Questo contenuto è tratto da un articolo di Roberto Araiza per Air Alamo, tradotto in italiano da Marco Barone per Around the Game.
Sono ormai passate le prime sette partite della stagione dei San Antonio Spurs, e la giovane squadra ne è uscita con tre vittorie, inclusa una rimonta di 20 punti nella prima delle due sfide contro i Phoenix Suns. In tutto questo, come coach Popovich ha confermato durante la pre-season, è stato Jeremy Sochan a gestire le operazioni come point guard titolare.
Comprensibilmente, questo ha portato a numerosi alti e bassi nel corso delle prime gare, mettendo in dubbio l’esperimento “point Sochan”. Per dirla tutta, la decisione di schierare Sochan nel quintetto titolare al posto della point guard con esperienza quadriennale Tre Jones è stata a dir poco controversa. Al netto di tutto il trambusto che la questione ha causato, sembra che perfino Sochan ne abbia preso nota.
Quindi, questa è la mossa giusta? Se non sta andando bene, perché gli Spurs dovrebbero essere motivati a continuare così? Ci sono alternative migliori? Proviamo a rispondere nel rispetto più totale delle parti coinvolte.
Un pensiero personale
Al di là dei sentimenti di chi scrive a riguardo, va da sé, gli Spurs conoscono molto, molto più la pallacanestro di quanto io possa sperare di arrivare a saperne nella mia intera esistenza. Se la squadra dovesse scegliere di andare in una direzione diversa rispetto a quella qui suggerita, avrò la piena fiducia nella decisione e penso che tutti dovrebbero pensarla così.
Ma voglio comunque offrire il mio pensiero in modo che non resti ambiguo: far giocare Tre Jones come point guard titolare porterebbe a una pallacanestro più coesa e vincente in questa stagione e sarebbe lo scenario migliore per svariate parti, Sochan incluso. Va ricordato che Jones si è fatto un nome in origine durante il suo anno da freshman a Duke in una squadra attrezzata, che poteva permettersi di schierare Zion Williamson, RJ Barrett e Cam Reddish, fra gli altri. Jones sa come giocare senza dubbio accanto a giocatori di livello NBA massimizzandone il potenziale.
La sua campagna da sophomore è stata ancora più impressionante, ottenendo il riconoscimento di ACC Player of the Year e quello di Defensive Player of the Year nella stessa stagione. Nonostante un potenziale più basso a livello NBA rispetto ad altri, è stato scelto al Draft per essere un affidabile floor general con elevata intelligenza cestistica, e aver già ottenuto il riconoscimento di quello status e anche di più dopo 3 stagioni, facendolo in NBA da ex second-round pick, è qualcosa di raro e impressionante. Perciò, anche al netto della sua esperienza accanto a giocatori di calibro All-Star, Jones è la point guard più naturale e competente a roster per gli Spurs, punto.
Per dirla con le parole di Sam Vecenie su The Athletic: “Ne è valsa la pena sperimentare con Sochan come point guard titolare…”, ma scegliere chi debba esserlo fra lui e Tre Jones va ben oltre la domanda “chi è il miglior giocatore?”. Sebbene la risposta a questa domanda sia Sochan, far partite Jones potrebbe rapidamente portare a un effetto domino benefico sul resto della squadra, come spiegheremo dopo.
Perché gli Spurs continuano su questa strada?
Il bisogno di cambiare le cose nella starting lineup inizia e finisce con Victor Wembanyama. Quando sano, Jeremy Sochan ha giocato come ala grande titolare nel corso della passata stagione, Tre Jones è stato la point guard. Essendoci adesso Wembanyama nel ruolo di ala, uno fra Jones, Sochan e Keldon Johnson deve necessariamente iniziare dalla panchina. mentre Devin Vassell continuerà ad essere nel quintetto titolare, trattandosi di uno dei migliori giocatori in squadra. E dal momento che l’utilizzo del rookie francese in questo inizio di carriera sarà come ala per preservarne l’integrità, anche Zach Collins sarà titolare inamovibile.
Sochan non è una point guard naturale, né ha giocato in questa posizione da titolare per la maggior parte della sua carriera. Ma ha taglia, atletismo, talento da playmaker e abilità da palleggiatore tali da suggerirne un utilizzo da point guard in futuro, a determinate dosi. La scelta degli Spurs di farlo partite in questo ruolo serve ad accelerarne lo sviluppo in quanto tale: in poche parole, è stato gettato nella proverbiale mischia indipendentemente da quanto fosse pronto. Se eliminiamo dall’equazione tutto quello che non riguarda lo sviluppo di Sochan, direi che questo esperimento potrebbe anche avere senso sotto questa prospettiva.
Nel suo anno da rookie, Sochan è stato lodato dai più e preso in giro dagli altri per aver cambiato il suo modo di tirare liberi da due a una mano in gare NBA ufficiali – ovviamente una rarità – e non si potrà definire mai abbastanza quanti pochi giocatori NBA, giovani o veterani, sarebbero a proprio agio con un cambiamento così immediato. Ma, come risultato, la percentuale ai liberi di Sochan è salita vertiginosamente e tutt’oggi continua a tirare liberi a una mano. Direi che questo sia un esempio recente di un buon esperimento che gli Spurs hanno portato a termine con Sochan.
Allo stesso modo, non è facile trovare molti altri casi di giovani selezionati al Draft come ala che poi abbiano visto il loro ruolo cambiare in quello di point guard nel corso della stagione da sophomore. Nonostante il cambiamento drastico, comunque, Sochan sta rivestendo questo ruolo senza problemi. Perciò è giusto dare a Sochan i suoi meriti ancora una volta per aver accettato questa sfida, un ruolo simile non dovrebbe essere facile per lui e i suoi dolori si sono manifestati in campo in maniera lampante.
Ecco la grande sfida per gli Spurs andando avanti: la squadra vuole dare la priorità alla massimizzazione dello sviluppo del potenziale offensivo di Sochan – con e senza palla – ma allo stesso tempo c’è bisogno di assicurarsi che il suo progresso non arrivi alle spese di quello di altri giovani compagni. Ecco dove l’esperimento con il giocatore da point guard, almeno l’appendice che ne stiamo vedendo, inizia ad andare in fumo.
Far partire Tre Jones aiuta tutti
Nelle valutazioni pre-Draft di Sochan, spesso ci si riferiva a lui come giocatore “senza posizione”, al massimo una point forward. Sebbene questo aspetto sia vero, la conseguenza pericolosa dell’utilizzo di tale linguaggio è che spinge i tifosi a credere che i giocatori siano capaci di cambiare ruoli in campo a piacimento, di pari passo con le responsabilità, mentre questo è piuttosto lontano dalla realtà nella maggior parte dei casi. In quello di Sochan, sta faticando con questo cambiamento a volte, spingendo erroneamente a credere che stia regredendo o che non sia un giocatore tanto valido quanto la posizione della sua scelta al Draft.
Tre Jones è la sola point guard “tradizionale” a roster per gli Spurs, pertanto spostarlo nel quintetto titolare provocherebbe sì una perdita di taglia e versatilità difensiva, ma procurerebbe benefici preclusi a Sochan in questa fase della sua carriera. I seguenti sono solo alcuni esempi.
1) Jones massimizza il potenziale off ball dei compagni
Mentre Sochan è stato quello che gestito palla maggiormente fra i giocatori in quintetto, ci sono state multiple occasioni in cui gli Spurs hanno utilizzato un approccio più da point guard “per commissione” e, sebbene questo possa funzionare in linea teorica, nessun giocatore al di fuori di Jones ha davvero i requisiti di ball handling e playmaking necessari per avere a che fare con una difesa schierata con consistenza, in particolar modo contro squadre difensive di livello.
Jones è una delle guardie più affidabili in NBA, dopo aver chiuso la passata stagione all’ottavo posto per rapporto fra assist e palle perse, mettendo a referto 6.6 assist a partita. Ha dimostrato di poter coordinare al meglio i compagni tenendo le palle perse al minimo, e questo è quello che continuerebbe a fare in un ruolo da starter. Questo vorrebbe dire molti più tocchi e lob per Wembanyama, più chance per Sochan di dimostrare i suoi istinti da tagliante, più tiri da tre punti smarcati per tutti e altro ancora. Jones può continuare a giocare così e ognuno ne trae vantaggio.
2) Keldon Johnson recupera un ruolo offensivo di rilievo
Keldon Johnson è ancora la seconda opzione offensiva, anche con Wembanyama e Vassell in campo, ma farlo uscire dalla panchina spostando Jones titolare renderebbe il suo ruolo meno ambiguo su base giornaliera. Dargli un ruolo da sesto uomo che gli consenta maggior libertà offensiva potrebbe permettergli di mantenere la sua produzione impressionante della passata stagione e il suo valore come asset per il futuro, aiutando lui e la squadra. Questa mossa darebbe anche maggior consistenza in attacco alla panchina degli Spurs, giocando una pallacanestro più vincente.
3) Sochan si sviluppa dove necessario
Sebbene Sochan stia andando in lunetta un pelo di più rispetto alla sua prima stagione, averlo in campo con Johnson, Vassell e Wembanyama significa far regredire il suo ruolo da scorer ancora di più di quanto già non fosse, il che significa che le possibilità di vederlo sviluppare come uno scorer sono più basse e più lontane. Per adesso in stagione ha preso meno tiri ed è stato meno efficiente su di essi, specialmente dentro l’arco. Permettere a Jones di dare il via all’azione più regolarmente mentre Sochan è in campo gli offrirebbe più opportunità di segnare sui tagli, allenarsi sui piazzati e maggiori chance a rimbalzo offensivo.
4) Blake Wesley potrebbe vedere di più il campo
Uno sfortunato e sottovalutato effetto dell’esperimento con “point Sochan” è che Blake Wesley non stia molto in campo – 7 minuti totali, per essere precisi. Wesley non ha dato prova di sé o dimostrato di meritare minuti più di altri, ma usare una scelta al primo giro per un giocatore da tenere solo in panchina non è ideale per nessuno. Ma ponendo che Sochan ricominci a giocare la maggior parte dei suoi minuti senza palla, si aprirebbe più spazio nel ruolo di point guard per Wesley: una mossa che potrebbe essere saggia per gli Spurs per valutare cosa abbiano in mano, considerando il numero immane di prime scelte future in mano alla squadra.
La via di mezzo
Per condensare tutte queste informazioni in un unico riassunto, gli Spurs sembrano voler sviluppare Sochan come ball-handler primario, ma i benefici di far partire Tre Jones come point guard si fanno sempre più ovvi da ignorare. Tra l’altro, Sochan come point guard potrebbe accelerare il suo sviluppo, qualora tutto andasse bene, ma questo ruolo potrebbe avere alcune implicazioni negative per altri compagni. Qual è la soluzione?
Priorità numero uno, in assoluto, è porre Victor Wembanyama nella miglior posizione in cui avere successo il prima possibile. Questo inizia con il fargli condividere il campo con un veterano come Zach Collins e finisce con l’avere accanto Tre Jones per la maggior parte del tempo sul parquet. La gravity del francese mista al talento come floor general del prodotto di Duke è una ricetta per il successo a favore di tutti i nomi coinvolti, che si tratti di migliori tiri al ferro per Wembanyama, più tagli per Sochan, più spazio per i tiri adatti a Jones, più tiri sugli scarichi di squadra… insomma, infinite possibilità.
Detto questo, è abbastanza chiaro che gli Spurs vedano in Sochan qualcosa di più rispetto a una minaccia senza palla e che la squadra debba dare la priorità alla scoperta del suo potenziale da portatore in attacco il prima possibile, ora che possono ancora sostenere inciampi durante la stagione. Quindi, sebbene gli Spurs possano trarre vantaggio dal farlo giocare ala, ciò non significa che debba occupare necessariamente quella posizione.
Con Jones in quintetto e Johnson in uscita dalla panchina, Sochan potrebbe giocare alcuni minuti da secondary creator (idealmente contro avversari di seconda fascia). Qualora Sochan dovesse avere bisogno di riposo, alcuni minuti potrebbero andare a Blake Wesley o, per gli amanti del rischio, a Wembanyama per un possesso o due ogni tanto. Una rotazione a tre nel ruolo di point guard permetterebbe agli Spurs di avere portatori con le gambe riposate e di capire cosa fare di Wesley prima di prendere una decisione definitiva.
I dolori di Sochan sono un indice del fatto che Jones si riprenderà il ruolo di point guard titolare? Non necessariamente. Sette partite sono un campione troppo ridotto e, a parte i Rockets, gli Spurs non hanno avuto proprio un calendario facilissimo a inizio stagione. Mavericks, Clippers e Suns sono tutte squadre Playoffs con ottime possibilità di fare una run profonda. San Antonio può innegabilmente ancora permettersi di sperimentare, fare errori e perdere partite dal momento che non si prospetta nel prossimo futuro una run Playoffs profonda.
Quindi, se sentono che Sochan possa fare significativi passi in avanti, pur attraversando dolori crescenti e perdendo alcune partite lungo la strada, bisogna aspettarsi di vedere lui partire titolare nel prossimo periodo.