FOTO: Spurs Wire

Questo contenuto è tratto da un articolo di Will Eudy per Air Alamo, tradotto in italiano da Marco Marchese per Around the Game.


La off-season dei San Antonio Spurs è nel pieno del suo sviluppo, con i piani e preparativi già messi a punto in vista delle varie tappe fondamentali. L’NBA Draft 2024 dista meno di un mese, con la Free Agency subito dopo di esso. Gli Spurs sanno bene che il tempismo è fondamentale in vista della costruzione di un buon roster attorno a Victor Wembanyama. Perciò, il Front Office è all’opera diligentemente scrutinando tanto i prospetti in arrivo dal Draft, quanto il mercato dei free agent, alla ricerca dei migliori fit da affiancare al loro franchise player. Una caratteristica che sicuramente coach Gregg Popovich e il suo staff intenderanno migliorare in vista della Stagione 2024/25 è l’aggiunta a roster di tiratori dal perimetro. Nella stagione appena conclusa i texani si sono classificati al 28° posto nella lega in questa particolare statistica, con una percentuale del 34.7% da oltre l’arco. L’aggiunta di esperti sharp-shooter sarà di vitale importanza per contribuire al salto di qualità della franchigia. Di seguito sono elencati 5 nomi che probabilmente tasteranno il mercato dei free agent e che potrebbero fare al caso di coach Gregg Popovich e del suo staff – ordinati in base alla loro percentuale da oltre l’arco nella Stagione 2023/24.


5) Malik Monk – 35.5%

Il primo nome di questa particolare lista di cecchini sull’ipotetico taccuino dei San Antonio Spurs è quello di Malik Monk. Il veterano dei Sacramento Kings ha la percentuale peggiore in questa lista – il 35.5% da oltre l’arco – ma si è comunque dimostrato un tiratore ancora affidabile. Ha iniziato la sua carriera in NBA agli Charlotte Hornets, per poi sbocciare dopo qualche anno meno performante. Dopo che gli Hornets hanno rifiutato di offrirgli un prolungamento nel 2021, Monk ha firmato con i Los Angeles Lakers, dove ha disputato una stagione fondamentale per la sua carriera: dopo aver terminato l’annata con 13.8 punti di media e un career-high del 47% dal campo, le sue richieste economiche sono state troppo alte per i giallo-viola. Perciò, ha messo nero su bianco un contratto pluriennale con i Sacramento Kings, dove è rimasto negli ultimi 2 anni, riuscendo a qualificarsi in entrambi i casi in top 5 nella classifica di Sixth Man of the Year. Monk si è rivelato una delle migliori guardie backup della lega, per questo i Kings potrebbero provare ad accontentare le sue richieste per trattenerlo. 

4) Malik Beasley – 38.5%

Il nome successivo è quello di Malik Beasley, che ha terminato la stagione con una percentuale di 3 punti migliore rispetto a quella dell’omonimo Monk. Beasley è rinomato per la sua efficienza da oltre l’arco. Ha avuto una carriera da girovago, avendo esordito in NBA con la canotta dei Denver Nuggets nella Stagione 2016/17. Come spesso accade ai rookie, il suo impiego è stato limitato, ma nonostante ciò è riuscito a mettere in mostra le sue abilità al tiro da 3 punti e a risultare potenzialmente utile a ogni squadra. Giocare al fianco di Nikola Jokic ha permesso a Beasley di poter concludere liberamente a canestro, per via delle abilità in assistenza ai compagni del Joker. La sua permanenza a Denver è terminata nella Stagione 2019/20, quando è stato scambiato finendo ai Minnesota Timberwolves: ai T-Wolves è riuscito a dimostrare tutta la sua efficacia al tiro, tanto da meritare la promozione in starting lineup. Nel successivo anno e mezzo, Beas è riuscito a sfiorare i 20 punti di media, con eccellenti percentuali al tiro. Dopo esser stato inserito nella trade che ha portato Rudy Gobert in Minnesota, Beasley ha cambiato ben 4 squadre diverse. Ma ciò non deve alterare in negativo l’opinione su di lui. Malik Beasley è ancora uno dei migliori tiratori da oltre l’arco della NBA. La percentuale dal perimetro a referto al termine della Stagione 2022/23, di 41.3% su 6.9 tentativi a partita, rappresenta il suo career-high

3) Gary Trent Jr. – 38.6%

Il 3° nome della lista è quello di Gary Trent Jr., che ha riportato il minimo essenziale per superare Beasley: la sua percentuale da oltre l’arco è stata infatti di 38.6%, appena 0.1 in più rispetto alla guardia quest’anno ai Milwaukee Bucks. Trent Jr. rappresenta una famiglia di eccellenti atleti, poiché molti appassionati di basket più anziani ricorderanno certamente Gary Trent Sr. – che, proprio come il figlio, ha iniziato la carriera ai Portland Trail Blazers per poi passare ai Toronto Raptors. Trent Jr. è un tiratore molto prolifico da oltre l’arco, che probabilmente non ha ancora mostrato tutto il suo potenziale a Toronto. Ha esordito con la maglia dei Raptors nel 2021, avendo disputato la sua migliore annata nella Stagione 2021/22 con i career-high di 18.3 punti a partita con 35 minuti d’impiego di media. In precedenza, crescere al fianco di Damian Lillard a Portland gli ha conferito delle solide fondamenta sin dall’inizio. Nelle ultime 2 stagioni le sue percentuali sono calate leggermente, probabilmente per via del cambio del suo ruolo all’interno della squadra. Il prossimo step più logico per lui sarebbe quello di cercare una squadra con aspirazioni di vittoria, che possa massimizzare le sue abilità, migliorando il suo rendimento. E con le attenzioni difensive che Victor Wembanyama attira su di sé, Trent Jr. potrebbe avere parecchio spazio libero per tentare le conclusioni da oltre l’arco. 

2) Buddy Hield – 40%

Un’opzione più costosa dal mercato dei free agent è costituita dal penultimo nome della lista: Buddy Hield, reduce dal suo contratto da $23.5 milioni con i Philadelphia 76ers la scorsa stagione. E ogni singolo centesimo è stato guadagnato meritatamente. A questo punto della carriera, Buddy può essere a tutti gli effetti considerato un veterano – essendo giunto al 10° anno in NBA – avendo un rendimento da grande lavoratore e professionista. Ha terminato la stagione con una media di 15 punti e 4.2 rimbalzi a partita, con la percentuale del 40% da 3 punti. Avendo debuttato in NBA all’età di 24 anni, ha da sempre avuto qualche piccolo vantaggio caratteriale rispetto ai suoi colleghi – che di solito hanno attorno ai 19-20 anni. Perciò è riuscito a portare avanti una carriera parecchio solida e consistente, non andando mai al di sotto della doppia cifra in media punti, né tirando mai con percentuali inferiori al 36% dal perimetro. La sua presenza a roster comporterebbe un certo appesantimento del payroll, ma gli Spurs vorranno quantomeno valutare la sua disponibilità a trasferirsi in Texas. La sua capacità di tirar fuori dal cilindro prestazioni da 30 punti, come quella messa in mostra contro i Toronto Raptors, lo rendono un giocatore ancora più che affidabile su cui puntare.

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1) Klay Thompson – 41.3%

Indubbiamente, l’ultimo è il nome più intrigante della lista: si tratta, infatti, di Klay Thompson. Fino a poco tempo fa, un suo finale di carriera lontano dai Golden State Warriors sarebbe stato letteralmente impensabile. Ma visto l’andamento delle ultime 5 stagioni, quelle da qui a luglio potrebbero potenzialmente essere le ultime settimane di permanenza per Thompson nella Baia. Ha fatto parte degli storici Splash Brothers insieme a Stephen Curry, avendo composto uno dei migliori backcourt di tutti i tempi nella decade tra il 2010 ed il 2020. A seguito di vari gravi infortuni, Klay non sembra più in grado di poter raggiungere i livelli di una volta. Nonostante ciò rimane uno dei migliori tiratori dal perimetro della lega. Gli infortuni in sequenza al tendine d’Achille e al Legamento Crociato Anteriore avrebbero avuto un significativo impatto sulla carriera di qualsiasi atleta. Thompson ha saltato interamente sia la Stagione 2019/20 che quella successiva, affrontando un enorme blocco, e sin dal suo ritorno in campo, avvenuto nel gennaio del 2022, lo Splash Brother ha provato a ritrovare i suoi livelli. In ogni caso, le cose vanno osservate per come sono: anche al meglio della forma, Steph Curry non può migliorare ancora, pur risultando uno tra i migliori 5 giocatori della NBA. Se Klay Thompson decidesse di voltar pagina e scrivere la fase finale della sua carriera in solitaria, quale fit migliore potrebbe esserci rispetto al principale candidato a essere il miglior giocatore della prossima decade?