Se il nuovo CBA fosse in vigore già per questa stagione, quali nomi illustri rimarrebbero automaticamente esclusi dai quintetti All-NBA?

Tra le tante novità del nuovo CBA – ovvero l’accordo tra NBA e NBPA (associazione dei giocatori, con presidente CJ McCollum) – vi è, come ormai saprete, l’obbligo di giocare almeno 65 partite di Regular Season per poter ricevere un premio individuale o essere selezionato per i quintetti All-NBA.
Da una parte, il load management sempre più invadente è ormai parte integrante nella stagione di un giocatore di rilievo, considerato fondamentale per mantenere la forma in ottica Playoffs. Dall’altra, premi individuali e quintetti All-NBA portano ai giocatori prestigio e soldi a cui è complicato rinunciare. Insomma, non è un vincolo da poco.
Le nuove regole entreranno in vigore a partire dalla prossima stagione. Ma se così non fosse, chi rimarrebbe automaticamente tagliato fuori dai quintetti All-NBA? E chi, invece, ne beneficerebbe?
Questi sarebbero i giocatori potenzialmente meritevoli ed eleggibili, avendo raggiunto o superato la soglia delle 65 presenze:
- Mikal Bridges
- Brook Lopez
- Domantas Sabonis
- Anthony Edwards
- Julius Randle
- Zach LaVine
- DeMar DeRozan
- Jayson Tatum
- DeAaron Fox
- Trae Young
- Draymond Green
- Pascal Siakam
- Jalen Brunson
- Shai Gilgeous Alexander
- Nikola Jokic
- Donovan Mitchell
- Jaylen Brown
- Jrue Holiday
- Klay Thompson
- Joel Embiid
- Lauri Markkanen
- Luka Doncic
- Jimmy Butler
Gli esclusi illustri a priori, invece, sarebbero i seguenti:
- Giannis Antetokounmpo
- Jaren Jackson Jr
- Kyrie Irving
- Ja Morant
- Damian Lillard
- Paul George
- Stephen Curry
- Anthony Davis
- Devin Booker
- LeBron James
- Kawhi Leonard
- Kevin Durant
Chi vorrà far parte delle selezioni All-NBA, a partire dal prossimo anno dovrà evitare troppo riposo e, soprattutto, infortuni.