FOTO: Bleacher Report

L’All-Star Game è passato, ma ci ha lasciato alcune “chicche” indimenticabili, alcune delle quali provenienti dalle conferenze stampa dei giocatori. Ad esempio, Rob Perez – iconico account dell’NBA Twitter – ha chiesto alle stelle intervistate quale sia il loro personale canestro più memorabile segnato in carriera, ottenendo come risposta materiale molto interessante.

Ad esempio, per Jayson Tatum, l’MVP della gara di domenica, il canestro personale più memorabile è rappresentato dal poster su LeBron James, eseguito durante Gara 7 delle Eastern Conference Finals 2018.

Per Donovan Mitchell, invece, momento ben più specifico:


“Giocavamo contro OKC in Gara 6 (2018), a Utah, avevo segnato 10 punti in fila. Favors sbaglia il libero, Crowder prende il rimbalzo offensivo, la passa in ala e io arrivo dalla parte opposta sprintando, segnando la tripla e forzando OKC al timeout. Quello è stato uno di quei momenti a cui ripensi realizzando che ti trovassi ‘in the zone’, oltre ad essere stata la mia prima serie Playoffs e prima gara decisiva. Al tempo ero piuttosto scioccato, è stato molto speciale.”

Per Ja Morant, invece, la schiacciata su Jalen Smith contro gli Indiana Pacers, diventata “super viral” sui social, a ragion veduta. Lo stesso giocatore, comunque, ha ammesso la difficoltà a scegliere, essendo tanti gli highlights a disposizione.

Per Zion Williamson, invece, ritorno ai tempi del College e dei Duke Blue Devils:

“Contro Virginia Tech, Sweet 16. Tre Jones ruba la palla, alza il lob per me sul lato destro del campo, e ricordo di essere saltato con un solo piede, averla presa e schiacciata con tutte e due le mani. Ricordo che fosse un momento cruciale della gara e poi solo che mi sono girato e ho visto Tre Jones esaltato incitare il pubblico.”

Per Damian Lillard, invece, il background più da Damian Lillard che si possa immaginare. Il canestro più memorabile per lui è il suo primo in NBA, una tripla, ma ad essere particolare è il ragionamento di fondo: Dame aveva segnato il tiro precedente dall’angolo, pestando però la linea di fondo, e sbagliare un altro tiro avrebbe voluto dire un pessimo inizio. Inaccettabile, come racconta lui.

Anche per Kevin Durant la scelta è il primo canestro, mentre per Tyler Herro è il game winner in Sweet 16 ai tempi del College, come per Zion.

Dopo di lui, Pascal Siakam cita ovviamente il canestro decisivo in Gara 6 delle Finals 2019, mentre per Tyrese Haliburton è il game winner segnato di recente in stagione contro i Miami Heat.

Un’altra giocata dalle NBA Finals, questa volta del 2021, è quella scelta da Jrue Holiday, che non menziona un proprio canestro ma l’assist per la schiacciata di Giannis Antetokounmpo in Gara 5, dopo la palla rubata a Chris Paul.

Kenyon Martin Jr., protagonista dello Slam Dunk Contest, cita il proprio game winner di qualche tempo fa e Buddy Hield punta sulla sua tripla, anch’essa avvenuta in stagione, contro i Cavs, il canestro più veloce della storia NBA.

Per Collin Sexton si tratta di un’altra prima volta, mentre Anthony Edwards si sofferma a pensare con la sua solita attitudine (“In faccia a chi ho segnato?”), per poi menzionare “LeBron James”, indicando più che altro la sua “vittima” più memorabile.

Per Paul George, invece, l’indimenticabile floater per la vittoria “sopra” Rudy Gobert ai tempi di OKC, in quella che lui ha definito la miglior stagione della sua carriera – a ragion veduta.

Shai Gilgeous-Alexander ne cita ben tre: il suo primo in NBA, contro Denver; il game winner contro i Clippers; il suo ultimo game winner, contro Portland.

E, a proposito di game winner, De’Aaron Fox menziona il suo incredibile buzzer beater da metà campo contro Orlando di questa stagione.

L’ultimo a rispondere è Luka Doncic, con la classica uscita à-la-Luka: “Probabilmente qualcuno dei miei game winner, non lo so”. Effettivamente, il ventaglio è piuttosto ampio, e la scelta resterà nascosta nel sorriso finale di Doncic.

Qua sotto, il video delle interviste e un commento in risposta a Rob Perez con tutti i canestri menzionati, inseriti in fila.