Diversi giocatori potrebbero vedere le proprie possibilità di ricchi contratti svanire a causa delle pessime prestazioni primaverili.

FOTO: NBA.com

Con l’inizio della free agency 2023 all’orizzonte, sono diversi i giocatori con contratto in scadenza (QUI l’elenco completo dei free agent) che nelle ultime settimane di Playoffs hanno alterato – nel bene o nel male – il proprio valore sul mercato. Se degli esempi positivi sono protagonisti attualmente nelle NBA Finals, come Gabe Vincent e Max Strus dei Miami Heat, c’è anche chi in questa post-season ha “perso” dei (potenziali) milioni di dollari.

In un recente articolo su HoopsHype, Frank Urbina ha individuato cinque casi di giocatori che di qui a un mese faranno i conti con le proprie deludenti prestazioni nei Playoffs.

DILLON BROOKS

  • Playoffs stats: 10.5 ppg, 1.8 apg, 31.2 FG%, 23.8 3P%, -10.4 net rating

Del caso della guardia dei Grizzlies si è parlato molto durante e dopo la serie contro i Lakers. I saluti tra Brooks e I Memphis Grizzlies, un po’ per quanto visto in campo e un po’ per i problemi comportamentali (e in generale dello spogliatoio), sono ormai cosa scontata.  


Tutto questo ha creato una distanza tra le due parti, resa incolmabile dalle aspettative di Dillon per la free agency in arrivo. Ovvero, come riportato da Ramona Shelburne (ESPN), un ricco contratto (intorno ai 25 milioni a stagione) e un ruolo più centrale nel progetto tecnico di coach Jenkins. “Sono stato usato solo come 3&D, per tirare da tre e difendere, ma posso fare molte altre cose in campo”, aveva detto il numero 24 dei Grizzlies dopo Gara 6 contro i Lakers.

Ora, in ogni caso, Brooks sceglierà la sua prossima destinazione da free agent e secondo Shams Charania “sembra esserci un certo interesse per lui nella lega, da quanto mi è stato riferito”. Nonostante i suoi limiti offensivi, infatti, l’ormai ex Grizzlies è un difensore che farebbe comodo a molte squadre, soprattutto se il suo rendimento in post-season e le recenti vicende extra-campo dovessero impattare – al ribasso, naturalmente – sul suo prossimo contratto. E nelle ultime ore sono emerse le prime indiscrezioni in merito.

Un anonimo general manager dell’NBA ha detto a Sean Deveney (Heavy) che “ci saranno tax teams intenzionate a firmarlo con un 1+1 (player option la seconda stagione), dicendogli: vieni qui, abbiamo una buona cultura, ci aiuti a vincere, pulisci la tua reputazione e poi valuti la tua situazione sul mercato la prossima stagione. (…) Così facendo, ci si può aspettare che possa ottenere un contratto da 7 milioni di dollari a stagione.”

“I Miami Heat sono una squadra che avrebbe senso in questo caso”, continua il GM, “e potrebbero anche offrirgli un ruolo da starter oltre che la cultura dell’organizzazione. Oppure, un’altra possibilità sono i Boston Celtics, ma prima bisogna vedere come andranno le cose con Grant Williams. I Phoenix Suns e i Cleveland Cavaliers, poi, firmeranno sicuramente qualcuno nel suo ruolo; e i Dallas Mavericks saranno alla disperata ricerca di un giocatore con le sue doti difensive.”

Chris Mannix (SI) concorda sul fatto che la prima destinazione da tenere d’occhio siano i Miami Heat. “Ogni volta che Duncan Robinson o Tyler Herro sono in campo, si può vedere l’impatto difensivo che hanno sulla squadra”, ha detto Mannix, “ed è per questo che gli Heat potrebbero cercare un’ala più affidabile difensivamente. Brooks potrebbe trovare un contesto adatto a lui a Miami, e gli Heat firmarlo a un prezzo vantaggioso.”

Infine, Sam Quinn (CBS Sports) ha stilato ieri la sua lista delle possibili franchigie interessate, aggiungendo alle già citate Cleveland e Dallas anche Houston Rockets, Sacramento Kings e Indiana Pacers.

D’ANGELO RUSSELL

  • Playoffs stats: 13.3 ppg, 4.6 apg, 42.6 FG%, 31.0 3P%, -6.6 net rating

Come lo scorso anno. D-Lo ha sofferto nei momenti decisivi dei Playoffs, tenendo percentuali decisamente inferiori rispetto a quanto fatto vedere nell’ultima parte di regular season, giocata da assoluto protagonista.

L’inconsistenza dell’ex-Timberwolves costerà cara nella prossima Free Agency, con Russell che difficilmente arriverà a pareggiare i $31.3 milioni di dollari guadagnati nella stagione appena terminata. Nonostante sia eleggibile per un’estensione biennale da $62 milioni complessivi, infatti, è difficile immaginare che i Los Angeles Lakers offrano cifre del genere (un approfondimento QUI).

A pesare nelle discussioni, poi, sarà anche il ruolo che la franchigia californiana intenderà offrire al proprio playmaker. D’Angelo ha accettato per Ragion di Stato il ruolo da gregario delle ultime gare contro Denver, dicendosi al contempo scontento del proprio impiego, pur con toni decisamente moderati.

Se i Lakers continuano ad aver bisogno di un creator con punti nelle mani per far riposare le proprie stelle in stagione regolare – e quindi sono proni a riportare Russell a roster in vista della prossima annata – la conferma del matrimonio potrebbe essere meno “inevitabile” di quanto apparisse anche solo venti giorni fa agli insider che profetizzavano un contratto simile a quello firmato l’estate scorsa da Jalen Brunson (circa $26 milioni di dollari all’anno).

In caso di addio, secondo Dan Woike del Los Angeles Times, i nomi da tenere d’occhio per LA sarebbero quelli del sempre aleggiante Kyrie Irving e di Fred VanVleet, recentemente “acquistato” da Klutch Sports e giocatore su cui Pelinka sembra essere vigile da tempo. Le due eventualità potrebbero addirittura coincidere, con Jovan Buha (The Athletic) che ha scritto pochi giorni fa di un’ipotesi di sign&trade per Russell proprio per arrivare al campione NBA 2019.

HARRISON BARNES

  • Playoffs stats: 10.7 ppg, 3.4 rpg, 41.7 FG%, 24.0 3P%, -26.3 net rating

6/25, lungo sette partite. I numeri da tre punti di Harrison Barnes nella serie contro i Golden State Warriors sono probabilmente tra le ragioni di preoccupazione principali della dirigenza dei Sacramento Kings, che deve decidere in estate se mantenere a roster l’ex-Dallas.

Barnes ha 31 anni e non gioca una Playoff Run di alto livello dal Titolo conquistato proprio nella Baia nel 2015. Il suo skillset fisico e cestistico – da stretch-four puro – dovrebbe tuttavia permettergli di avere più di una richiesta, ma a cifre decisamente più contenute rispetto ai $18.3 milioni di salario percepito in questa stagione.

Il giocatore, comunque, ha già detto la propria sul futuro qualche settimana fa, dichiarando Al reporter Jason Anderson:

“Sappiamo tutti che si tratta di un business, ma continuare con questo gruppo sarebbe speciale.”

Tra le squadre che potrebbero muoversi in caso di separazione si segnalano i Cleveland Cavaliers, almeno secondo gli scenari riportati dall’insider dell’Ohio Chris Fedor, che ha inserito Harrison tra i nomi da tenere d’occhio in vista della prossima stagione, in cui gli uomini del Lago Erie sono chiamati ad un deciso salto in avanti.

MALIK BEASLEY

  • Playoffs stats: 3.0 ppg, 0.7 rpg, 29.4 FG%, 26.9 3P%, -11.6 net rating

Altro giro, altra guardia dei Los Angeles Lakers. Il tiratore giallo-viola ha giocato dei Playoffs con percentuali decisamente scarse, manifestando tutta la propria negatività nella metà campo difensiva, tanto da ritrovarsi panchinato per quasi tutta la post-season.

LA ha comunque la possibilità di esercitare un’opzione da $16.5 milioni per tenere Beasley anche nella prossima stagione, eventualità che al momento sembra più che lontana. Del suo futuro hanno parlato recentemente gli insider Scotto e Buha in un recente podcast.

“Penso che quando lo hanno preso fossero convinti di esercitare la team option. Ora non sono altrettanto sicuro che vogliano farlo, visto il finale di stagione. Dovrebbe avere delle richieste, come sempre per i tiratori. È ancora giovane ed è stato uno dei migliori tiratori da fuori dalla panchina nella scorsa stagione.”

– Michael Scotto

SETH CURRY

  • Playoffs stats: 8.3 ppg, 1.0 rpg, 52.6 FG%, 33.3 3P%, -7.0 net rating

Il secondo figlio di Dell si è ritrovato immerso nella caotica situazione dei Brooklyn Nets, passando da rincalzo di primissimo piano a titolare con diverse problematiche.

Unrestricted free agent, Seth non convince per età e numeri nelle partite decisive. Il suo calo potrebbe portare eventuali squadre interessate ad offrire contratti-ponte di una o due stagioni. Al momento, non si segnalano particolari interessi nei suoi confronti.