FOTO: Sports Illustrated

I Los Angeles Lakers stanno già muovendo i loro primi passi in offseason. Nella fatidica Gara 4 contro i Denver Nuggets, “il caso” ha voluto che fossero presenti Trae Young e Kyrie Irving alla Crypto.com Arena, entrambi obiettivi di mercato giallo-viola, come di recente riportato da Jovan Buha su The Athletic:

“Non è molto chiaro se i commenti di LeBron (li trovate QUI) siano solo una strategia per forzare i Lakers a costruire un roster migliore, cosa che non ha fatto nelle recenti stagioni. Per quel che vale, Kyrie Irving e Trae Young, due point guard di livello All-Star, erano seduti a bordo campo per la seconda volta in questa post-season. Young, così come Davis, è un cliente di Klutch Sports. I Lakers hanno avuto discussioni interne riguardo a quale potrebbe essere l’aspetto di un ipotetico pacchetto per il giocatore in estate, stando alle fonti.”

Pista, quella con Atlanta, da tenere dunque d’occhio, sebbene per adesso ci siano opinioni discordanti. Chris Haynes, altro insider, ma di Yahoo Sports, riporta ad esempio che la pista per Trae sia più fredda, ribadendo la maggior attrazione giallo-viola per Kyrie Irving.


A tal proposito, Buha approfondisce anche questo punto su The Athletic. Effettivamente, se le parole di James celassero una volontà di spingere la franchigia a forzare la mano, Irving sarebbe il primo obiettivo logico, nelle grazie di LeBron dai tempi di Cleveland e più volte corteggiato prima e dopo la trade deadline che lo ha portato a Dallas:

James ha spinto molto per Irving nell’offseason 2022 e alla deadline di febbraio. La preferenza è quella di avere lui come terza stella. Ci sono vari modi di far funzionare la cosa, come creare $30-35 milioni di spazio salariale rifiutando di estendere o ri-firmare molti giocatori in free agency. I Lakers potrebbero trattenere comunque Austin Reaves (un approfondimento QUI) anche qualora firmassero Irving, ma le rotazioni si accorcerebbero. Un altro metodo potrebbe consistere in una sign&trade, ma questo innescherebbe l’hard-cap e richiederebbe una cooperazione da parte dei Mavericks.”

Le problematiche sono molteplici. Irving potrebbe ricevere da Dallas un’estensione astronomica da $210 milioni in 4 anni (o $270 milioni in 5 anni), secondo Eric Pincus contratto più probabile con un 3+1 di player option, più di quanto chiunque altro possa offrire. I Lakers dovrebbero sperare che il giocatore accetti un paycut e firmi solo per il rapporto con LeBron, facendo un favore alla franchigia, che comunque ne uscirebbe devastata in termini di profondità. Cooperazione non scontata, ricordando che uno dei motivi che lo hanno portato a chiedere la trade ai Nets fosse legato all’estensione.

I giocatori in possibile partenza sarebbero: Mo Bamba (contratto non-garantito), Jarred Vanderbilt (parzialmente garantito), Malik Beasley (team option), Shaquille Harrison (non-garantito) e potenzialmente tutti i free agent come D’Angelo Russell, Dennis Schroder, Lonnie Walker IV, Troy Brown Jr. e Wenyen Gabriel. Da notare l’esclusione voluta di Austin Reaves e Rui Hachimura, quasi intoccabili secondo The Athletic.

E questo ci porta al problema legato alla seconda opzione. In una sign&trade, sarebbe difficile inserire materiale di valore e pareggiare i salari allo stesso tempo. Probabilmente richiederebbe l’inclusione di DLo, il cui valore di mercato è però sceso sotto lo 0, e della scelta futura rimasta a disposizione. Ma non basta. Come fatto notare da Brian Windhorst (ESPN), in un eventuale scambio sarebbe necessaria proprio l’inclusione dell’ala giapponese ottenuta da Washington, unico asset di valore assieme a Reaves – a cui però i Lakers sarebbero ancora più legati.

Senza dimenticare che, comunque, la “cooperazione da parte dei Mavs” non sarebbe affatto scontata, dato che Bleacher Report ha parlato di una stretta di mano fra Irving e la dirigenza di Dallas al suo arrivo per un’estensione al massimo salariale, e che Mark Cuban sembra volenteroso di onorare questi accordi.

Questo non significa comunque che la cosa non si potrebbe fare, come spiegato QUI sempre da Brian Windhorst:

Ci vorrebbero un po’ di manovre, e Irving dovrebbe probabilmente rinunciare al max contract, ma ci possono arrivare. Possono anche tenere Reaves e prendere Irving.

Posso immaginare che Kyrie sia pronto ad arrivare, e i Lakers possono pensare “Ehy, siamo arrivati alle Conference Finals, immaginate se rimpiazziamo Russell con Irving”. Per il modo in cui sta finendo la loro stagione, penso che le chance che avvenga si siano alzate.

Se Kyrie dice ai Mavs “Voglio andare ai Lakers, potete scambiarmi e ottenere qualcosa in cambio”, i Mavs sarebbero messi con le spalle contro il muro, e probabilmente sarebbero costretti a collaborare.

I Lakers appaiono dunque sospesi al momento fra una prima opzione, Kyrie Irving, e una di riserva, Trae Young; allo stesso modo, si trovano in balia della decisione dell’attuale giocatore di Dallas e i Mavs stessi. Posto che l’opzione di continuare con questo nucleo apportando solo miglioramenti minori non è esclusa, un bel modo di iniziare in maniera scoppiettante l’offseason.