FOTO: Sports Illustrated

Come capita da ancora prima che fosse ai Los Angeles Lakers, D’Angelo Russell non si trova in una buona situazione dopo le prime gare di Playoffs. La buona Gara 2 non basta a giustificare la Gara 1 da 6/20 al tiro e 1/9 3PT o la Gara 3 da 0 punti e 0/7 dal campo, perfettamente in linea con quanto visto lo scorso anno contro Denver e per gran parte dei Playoffs: brutte percentuali, impatto difensivo assente o negativo, playmaking mediocre se non deleterio. Una tendenza, quella di calare dopo la regular season, già intravista con la canotta dei Minnesota Timberwolves nella serie di primo turno contro i Memphis Grizzlies, durante la quale DLo segnò i suoi 12 punti di media con il 33% dal campo e accumulando 2.8 palle perse a partita, nonostante si trattasse a tutti gli effetti di un terzo violino favorito dal contesto in quella squadra, dotata di un attacco 5-out con moltissimi spazi nei quali agire. Questo crollo che va ripetendosi dal 2022 – dai 18 punti di media della Regular Season in questi tre anni, ai 12 a partita nelle ultime 3 Playoffs run, con un calo di quasi 8 punti percentuali nella Effective Field Goal% – lo ha portato a un primo addio, ai Timberwolves, per approdare ai Lakers, e adesso molto probabilmente lo spingerà di nuovo verso altri lidi. Come ha spiegato infatti uno degli insider di punta di ESPN, Brian Windhorst, su “The Hoop Collective”:

“Le speculazioni sul prossimo scambio per un terza stella partiranno già da domani per i fan dei Lakers, perché questa serie è già finita. Molto probabilmente D’Angelo Russell rifiuterà la player option uscendo dal contratto attuale. Dal momento che gli hanno dato la possibilità di uscirne, lo farà e diventerà free agent, perciò non potranno scambiarlo. Sì, teoricamente si può fare una sign&trade, ma se i Lakers saranno nell’apron non potranno ricevere in cambio un giocatore, pertanto è probabile che non riuscirebbero comunque a fare una sign&trade anche qualora da qualche parte ci sia una squadra interessata a prendersi D’Angelo Russell in cambio di una stella.”

Al di là delle prestazioni, è l’atteggiamento di DLo che lo ha spinto spesso nell’occhio del ciclone. Già dopo essere stato panchinato nel corso della serie coi Grizzlies con la maglia di Minnesota sul finale di una decisiva Gara 6, rilasciò commenti ambigui sulla decisione. In Gara 3, non solo i tifosi di casa sono apparsi spazientiti dal suo modo di giocare, ma è apparso anche un video – divenuto virale – di un D’Angelo Russell completamente estraneo al resto della squadra e autoesclusosi dal classico huddle:


Rinunciare a una player option da $18.7 milioni lo porterà sicuramente a partire da LA, ma non è escluso che – anche in caso di permanenza – i Lakers a questo punto possano pensare a una trade. Posto che comunque, uscendo anche da questi Playoffs negativamente, potrebbero non essere molte le squadre disposte a investire più soldi in D’Angelo Russell, per il quale a questo punto la scelta di lasciare sul banco certe cifre potrebbe rivelarsi controproducente. La sola cosa certa è che i gialloviola hanno già deciso che andranno alla ricerca di una terza stella (ne abbiamo parlato QUI), che si tratti di Trae Young, Kyrie Irving e Donovan Mitchell. Qualora DLo dovesse restare, probabilmente non sarà nulla di più che un asset per arrivare al primo nome disponibile.