FOTO: FIBA.basketball

Chi siamo? Da dove veniamo? È più facile segnare in Europa o in NBA? A quanto pare, il dibattito che sembra alimentare qualunque intervista o intervento dei giocatori europei sui canali americani verte su questo tema. L’ultimo arrivato? Lauri Markkanen, finlandese star dei Utah Jazz che ha fatto un salto enorme in questa stagione e che ha preso parte all’ultimo episodio del podcast di Draymond Green (‘The Draymond Green Show’).

Tra i veri temi affrontati, non si poteva che andare a cadere su questo. Ricordiamo che Luka Doncic, in QUESTO intervento, aveva definito più semplice segnare in NBA per le diverse regole e il tempo a disposizione; Nikola Jokic, invece, ha commentato così:

“Forse è più facile per lui perché è una guardia, mentre io devo lottare nel pitturato (ride n.d.r.). In Europa non ci sono i tre secondi difensivi, e questo toglie molto all’attacco. La linea dei tre punti è più vicina, c’è meno spazio per giocare. Una volta ho fatto questa metafora: in Europa è come se ci fossero dieci montoni in una stalla e si scontrano sempre tra di loro perché c’è poco spazio. Giocare ad Eurobasket per me è stato strano, ma mi ci sono abituato abbastanza in fretta.”


Alla lista, dunque, aggiungiamo anche Lauri Markkanen, che si è inserito così:

“Concordo parzialmente (con Doncic), non ho giocato la EuroLeague come Luka, perciò la mia esperienza viene da EuroBasket. Ma lì non ci sono le stesse chiamate che ricevi in NBA, né i tre secondi difensivi e quarti più corti, che influenza i punti per partita. Si tratta di un gioco diverso. Stavo guardando in estate la difesa della Repubblica Ceca su Giannis e c’erano letteralmente 5 persone nel pitturato senza la regola dei 3 secondi. Però devo dire che ho segnato molto di più a EuroBasket che in NBA.”

Anche Green concorda sull’impatto dei tre secondi difensivi, raccontando un’esperienza difficile contro la Francia e il quintetto con il doppio lungo, in questo caso Rudy Gobert e Moustapha Fall, e aggiungendo un’altra voce a questo dibattito destinato a non trovare mai una fine. Chi sarà il prossimo dopo Lauri Markkanen?