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Questo contenuto è tratto da un articolo di Brandon Duenas per Bright Side of the Sun, tradotto in italiano da Marco Marchese per Around the Game.


Nel corso dell’estate si sono sviluppati parecchi dibattiti attorno al topic della difesa dei Phoenix Suns, molti dei quali le hanno attribuito minor credito di quanto gliene spetti. Tutto ha inizio con la scelta di assegnare la guida della squadra a coach Frank Vogel. Lungi dal creare un’apologia all’ex coach dei Lakers, siamo comunque convinti che uno dei compiti più ardui per un allenatore, ma allo stesso tempo più redditizi, sia costruire una solida chimica tra i propri giocatori, specialmente durante la fase difensiva. 


Ciò non sarà un compito semplice, dato l’elevato numero di nuovi arrivi: partendo da Bradley Beal (del cui impatto in roster avevamo parlato QUI), passando poi per Yuta Watanabe, Keita Bates-Diop, Chimezie Metu, Eric Gordon (QUI avevamo parlato degli ultimi movimenti di mercato dei Suns e QUI delle loro ambizioni future). Ai Suns servirà necessariamente una difesa da Top 5 per vincere l’anello? Probabilmente no. Basterà loro costruire una fase difensiva efficiente e Frank Vogel sembra l’uomo adatto per permettere alla franchigia dell’Arizona di raggiungere quest’obiettivo. Sviluppo del gioco e delle letture, creare e consolidare un’identità e chimica di squadra sono le basi affinché ciò avvenga.

Statistiche della Regular Season 2022/23

Al termine della scorsa Regular Season i Phoenix Suns si sono classificati al 7° posto nella classifica inerente al Defensive Rating (112.3), al 5° per quanto riguarda la media di stoppate a partita (5.4), al 15° per ciò che concerne i recuperi (7.1 a partita) e infine al 19° nella classifica dei rimbalzi difensivi (con il totale di 32.4).

Per quanto riguarda il versante opposto, Booker & Co. hanno raggiunto il 14° posto in Offensive Rating (114.5) e il 9° in Overall Net Rating, con +2.2. Un risultato ottimo, considerando i tanti infortuni e successivi necessari cambi di lineup che hanno afflitto la squadra per tutta la scorsa stagione. 

Riuscire a non soccombere durante il periodo invernale, in cui il roster ha patito maggiormente gli infortuni, è stato il fattore fondamentale per i Suns. Con più esperienza sulle spalle, che dovrebbe apportare un netto miglioramento nell’alchimia di squadra, e un roster più completo e competitivo – e, soprattutto, meno predisposto a subire infortuni – coach Vogel dovrebbe riuscire facilmente a trovare la quadra e apportare miglioramenti anche in fase offensiva.

DeAndre Ayton

Per quanto riguarda la fase difensiva, tutto ha inizio con DeAndre Ayton. La squadra risente molto, difensivamente parlando, del suo stato di forma. Il cambio di allenatore potrebbe aiutare ad accendere la scintilla del venticinquenne. 

Oltre che cambiare lo scenario, un cambio di allenatore può spingere i giocatori più giovani ad esprimersi al meglio, specie se con quello precedente non c’era un ottimo feeling. E Ayton, che ha appena compiuto 25 anni, non ha evidentemente ancora raggiunto il suo prime. 

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DeAndre Ayton non può certamente giocare per tutti e 48 i minuti di gioco, quindi le responsabilità difensive sono condivise maggiormente coi vari Drew Eubanks, Chimezie Metu, Bol Bol e potenzialmente anche Udoka Azubuike.

Il reparto dei lunghi garantisce solidità e profondità in modo da potersi adattare alle diverse situazioni che ogni singola partita potrebbe presentare. Sul versante difensivo, la versatilità è uno degli aspetti fondamentali, e i Suns ne sono abbastanza provvisti quest’anno.

Point of Attack Defense

Qui è dove Phoenix potrebbe rilevare qualche problema in più, specie nei matchup sul perimetro e nella conduzione dei blocchi. Ed è la ragione per cui sia Josh Okogie che Jordan Goodwin svolgeranno un ruolo molto importante.

Devin Booker è una risorsa primaria, vista la sua resilienza e consistenza nel difendere sui blocchi. Ma i Suns non vorranno impiegare il loro uomo-franchigia nel fare il lavoro sporco, anche perché dovrebbe cimentarcisi per tutte le 82 partite della Regular Season: uno sforzo incommensurabile – e che potrebbe togliere energie a D-Book in vista dei Playoffs.

Lo stesso discorso vale per Bradley Beal, il cui impatto difensivo dovrebbe risultare maggiore in questo contesto. Non avrà più addosso il peso dell’essere “l’uomo in più” in fase offensiva e potrà permettersi un minor dispendio di energie da poter impiegare sotto il proprio canestro. In ogni caso, si troverà in un’ambiente con una mentalità diversa e vincente, che gli consentirà di crescere ulteriormente.

Altezza & Stazza

Nell’assemblare un reparto difensivo d’élite il dubbio primario riguarda rapidità e stazza dei protagonisti. Nonostante i Suns potrebbero non avere in roster giocatori perimetrali molto rapidi, il resto del roster possiede altezza, stazza e versatilità in abbondanza. 

La lista di giocatori di altezza superiore ai 205 centimetri è lunga: Kevin Durant, Keita Bates-Diop, DeAndre Ayton, Yuta Watanabe, Drew Eubanks, Chimezie Metu, Bol Bol, Toumani Camara e Udoka Azubuike. Va inoltre tenuto conto del fatto che sia Josh Okogie che Jordan Goodwin hanno un fisico che li agevola molto in rapporto al loro ruolo sul parquet. Booker, Beal e Gordon sono le guardie più strutturate fisicamente, fornendo versatilità ed ulteriori soluzioni a coach Frank Vogel. 

Conclusione

Ci si aspetta che i Phoenix Suns si classifichino tra il 10° ed il 15° posto per Defensive Rating, mentre hanno le potenzialità per arrivare tra il 3° ed il 5° per quanto riguarda l’Offensive Rating – con aspirazioni verso il 1° posto. Gli infortuni possono essere una variabile pesante, perciò conterà molto lo stato di salute del roster e quanto riuscirà a rendere quando godrà di ottima in salute. 

Ci sono le possibilità che un DeAndre Ayton “rinato” sia affiancato da KD – anche lui oltre i 205 cm – e insieme a Devin Booker guidino un reparto difensivo da Top 5 NBA. In piena forma e senza infortuni è nelle loro potenzialità. Il problema, semmai, riguarderebbe velocità e sintonia che riusciranno a raggiungere.

Cercando di isolare il verdetto da qualsiasi influenza esterna, in definitiva si potrebbe ipotizzare che i Suns si qualifichino al 3° posto per Offensive Rating e al 12° per Defensive Rating. Non si tratta di essere il terzo miglior attacco o la dodicesima difesa in NBA, ma di calcolare la crescita e i miglioramenti che il roster potrebbe attuare nel corso della ventura stagione.