Questo contenuto è tratto da un articolo di Orlando Silva per Fadeaway World, tradotto in italiano da Marco Barone per Around the Game.


La solita turbolenta situazione di James Harden e in generale dei Philadelphia 76ers potrebbe innescare un effetto-domino di grande impatto per l’organizzazione. Da anni a questa parte, infatti, Joel Embiid è il giocatore-franchigia del team, ma dopo l’ennesima estate in cui Phila di trova ad affrontare problemi interni allo spogliatoio, non mancano le voci riguardo alla sua frustrazione.


Nonostante l’MVP in carica abbia sempre reiterato davanti ai media il proprio commitment con la franchigia, si sta facendo largo in queste settimane l’idea che il centro camerunense stia seguendo gli sviluppi del caso-Harden con comprensibile preoccupazione, e che una sua richiesta di trade potrebbe essere dietro l’angolo. Uno scenario che, forse, non sarebbe accolto con eccessivo dispiacere da Daryl Morey, considerando le prospettive del roster attuale, mai in grado di competere negli ultimi Playoffs e prossimo a perdere la propria point guard titolare.

Come ha riportato Vincent Goodwill, insider di Yahoo Sports, Morey pare essere addirittura in segreta attesa che Embiid dia il definitivo colpo di grazia a questo ciclo, per avviare la ricostruzione:

“Embiid ha detto tutte le cose giuste da dire pubblicamente, ma c’è della sfiducia e della fatica dopo tutti questi anni. Morey è responsabile soltanto degli ultimi, ma all’interno della lega in tanti sono convinti che prima o dopo Embiid chieda di essere ceduto. E intraprendere la strada di una ricostruzione dalle fondamenta è quello che Morey, segretamente, si sta augurando.”

Occhi puntati sugli sviluppi del caso-Harden, dunque. Con la consapevolezza che un suo addio potrebbe essere soltanto l’inizio dello smantellamento di questo core, con Philadelphia che potrebbe ripartire dagli asset ottenuti in cambio delle proprie stelle e mettendo Tyrese Maxey al centro del nuovo corso.