Questo contenuto è tratto da un articolo di Rishabh B. per Sportskeeda, tradotto in italiano da Edoardo Viglione per Around the Game.



Paolo Banchero sta diventando velocemente il personaggio di punta del rebuild degli Orlando Magic, viaggiando a 20.9 punti di media a partita sommati a 6.7 rimbalzi, 3.9 assist e 0.9 palle rubate nel suo anno da rookie. Prima delle ultime 2 sconfitte, i Magic avevano vinto otto delle loro ultime nove partite, con Banchero che si sta dimostrando il fulcro offensivo della squadra.

Ai microfoni di The Athletic, il rookie di Orlando ha parlato delle proprie aspettative e dell’hype che ha sentito sin dal suo debutto nella lega. Inizialmente, infatti, Banchero non pensava di avere tutte queste aspettative nei suoi confronti.

“Non percepivo l’hype nemmeno quando crescevo o fino a due anni fa. Quando vieni scelto al Draft devi gestirlo. È stato bello, ma mi sto ancora abituando cercando di vivere la mia vita e di rimanere la stessa persona di sempre, ma è stato un adattamento divertente. Il mio obiettivo è quello di portare la squadra a giocare quantomeno il Play-In e poi di vincere il premio di Rookie dell’Anno.”

Banchero, infatti, al momento è il favorito per vincere il ROTY, tanto che le sue stats al primo anno nella lega sono già state messe a confronto insieme a quelle di leggende come LeBron James (di cui ha parlato QUI) o Michael Jordan. Il coach Jamahl Mosley pensa che la squadra sia sulla giusta strada e, quando a Banchero è stata posta una domanda sulle aspettative, ha risposto così:

“Fare le giocate giuste, prendersi i tiri corretti. È questo quello che provo a fare, per più tempo possibile. Il coaching staff e i miei compagni ripongono tantissima fiducia in me. Ne ho tanta anch’io quando scendo sul parquet e provo semplicemente ad essere me stesso, a giocare la mia pallacanestro. È quello che faccio.”

Ed infine ha aggiunto:

“Cerco solo di migliorare accettando questa sfida ogni notte, in ogni partita ed in ogni incontro. Questa è un’altra cosa che i miei compagni e i miei allenatori vogliono da me, ma allo stesso tempo m’infondono fiducia e mi ripetono di essere me stesso in attacco. Mi dicono di competere e di mettere lo stesso impegno anche in difesa. Sto cercando di fare le stesse cose e di diventare un giocatore two way.”

In questa reazione degli Orlando Magic sicuramente Banchero è stato il trascinatore, ma anche gli altri giocatori a roster hanno avuto un ruolo non marginale. Il rookie infatti è riuscito a connettere ed a tirar fuori tutto il potenziale che avevano giocatori come Jalen Suggs, Mo Bamba o Franz Wagner.