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Dopo aver parlato di quali potrebbero essere le prossime mosse dei Dallas Mavericks (trovate il pezzo QUI), è il turno dei Brooklyn Nets. Concedeteci di riassumere tutto quello che è accaduto nelle franchigia newyorkese negli ultimi anni con un’espressione informale, ma diretta: che casino.

La cessione di Kyrie Irving e la partenza di James Harden alla passata deadline hanno smantellato nel giro di un anno un progetto che sembrava destinato alle stelle, e rischia di finire, se non alle stalle, in fase di stallo. L’arrivo di (“il ritorno di”, semmai) Spencer Dinwiddie e Dorian Finney-Smith non ammazza infatti del tutto la capacità di competere della squadra, fino a che ci sarà (quando ci sarà) Kevin Durant. Ma proprio la reazione di quest’ultimo è attesa col fiato sospeso, tanto quanto sospese sono le speranza dei Nets di non vederselo scivolare via dal nulla.

Kevin Durant, tra rumors e cruda realtà

Sembra abbastanza inevitabile che adesso gli occhi di tutta la Lega siano puntati su KD. Il giocatore proprio la scorsa estate ha richiesto una trade per la mancata capacità del front office dei Nets di accordarsi con Kyrie Irving. Che sia l’inizio di un deja-vu concentrato negli ultimi giorni prima della trade deadline?

I Phoenix Suns sono già emersi come sciacalli (ne abbiamo parlato QUI), con Chris Haynes di Bleacher Report che ne ha riportato l’interesse in pompa magna, spiegando come la squadra dell’Arizona sarebbe interessata qualora il giocatore si liberasse. E, perdonaci Chris, chi l’avrebbe mai detto? Ci saranno 29 squadre su KD al primo starnuto riportato dai media, e non siamo sicuri che bastino quelle NBA – l’ex compagno Mike James, che su Twitter scherza dicendo che anche il Monaco ci proverebbe, se potesse, offrendo “Yacht considerations“.

Dal canto loro, i Nets faranno assolutamente di tutto per soddisfare la propria superstar e convincerla a restare, come riportato da Adrian Wojnarowski:

“Brooklyn vuole tornare subito al lavoro. Hanno ricevuto tre scelte in questo scambio, hanno una first-round pick futura di Philadelphia. Saranno aggressivi con questi assetti tra ora e il 9 febbraio per cercare di arrivare a qualcosa di meglio per Kevin Durant. L’organizzazione vuole a tutti i costi tenersi stretto KD, e continueranno a modellare il roster da qui alla trade deadline.”

Se i rumors però impazzeranno, la cruda realtà resterà solo una. Questi Brooklyn Nets non sembrano poter essere abbastanza competitivi da accontentare Kevin Durant, e questa stagione sembra suonare come l’ultima campana della notte scesa sull’organizzazione newyorkese. Joe Tsai e Sean Marks hanno avuto le loro sacrosante ragioni nel lasciare andare Irving, con il quale il rapporto era diventato insostenibile anche al di fuori delle fallite trattative dell’estensione, stando a un milione di report. Ma non ci si può aspettare che questa mossa venga presa di buon grado da una superstar che, ricordiamolo, ha appena esteso impegnandosi con la squadra fino al 2026, e che di certo non si aspettava di rimanere senza il principale co-protagonista di questa avventura.

Le ultimissime da Nick Friedell (ESPN) spengono anche le speranze per un’eventuale trade di Ben Simmons, il quale avrebbe perso di valore e non potrebbe essere al momento utilizzato per uno scambio interessante. Situazione da tenere d’occhio, considerando che le indiscrezioni parlano di un KD tutt’altro che affascinato dall’ex Sixers.

Infine, sempre secondo ESPN, se la rottura dovesse arrivare, non ci sarebbe una separazione immediata ma, eventualmente, in offseason, quando i Nets potranno richiedere un pezzo più alto. E quando capiremo davvero, in base alla post-season, se Kevin Durant possa essere interessato a rimanere a Brooklyn.

Nuovo roster, nuovo mondo

Comunque, al momento i Nets hanno a disposizione una squadra che, guardandola così, sembra piuttosto competitiva e anche meno costosa. L’ammontare della luxury tax è sceso a $80 milioni, circa 29 in meno rispetto a prima, e con Dorian Finney-Smith arriva l’ennesimo contratto molto favorevole alla squadra.

Avere una rotazione di questo tipo, con una decina di giocatori schierabili ai Playoffs, consentirà a Jacque Vaughn di svariare con le lineup. Finney-Smith è un ottimo difensore, versatile, e un attaccante capace di concludere con buone percentuali da fuori. Il nuovo quintetto titolare dovrebbe essere composto da lui, Simmons, Dinwiddie, Durant e Claxton, sebbene per chiudere le partite si potrebbe optare per qualcosa che apra di più il campo. Doe Doe potrebbe essere utile anche in questo, rappresentando un upgrade di Royce O’Neale e capace di cambiare su più ruoli, magari per coprire anche giocatori come Harris o Seth Curry. Insomma, meno star power, ma forse più profondità e flessibilità, come detto con tanti contratti team friendly.

Le eccezioni sono rappresentate da Simmons – che, comunque, è reduce dai problemi alla schiena, e nulla vieta che se ne possa rivedere una versione accettabile negli anni avvenire – e Spencer Dinwiddie, il quale però potrebbe non restare a lungo.

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Trade rumors: Spencer Dinwiddie e non solo

Il giocatore è tornato a Brooklyn, dove ha militato dal 2016 al 2021 e in cui praticamente ha plasmato la sua figura da sesto uomo, ma potrebbe essere costretto già ad andarsene. Non ci sono voci su eventuali landing spot, ma Marc Stein riporta che i Nets non hanno dato per scontata una sua permanenza. Anzi, potrebbero impiegarlo per una trade, stando all’insider.

Il suo contratto, coordinato con quello di altri nomi messi sul mercato da Brooklyn, come Seth Curry, Joe Harris o Patty Mills, e le Draft pick, sarebbe abbastanza per migliorare in maniera consistente i Nets? Probabilmente, no, ma un pacchetto del genere potrebbe essere impiegato per mosse marginali.

Alcune fonti avevano riportato (QUI) i nomi di Mo Bamba – e John Collins, il quale però non potrebbe arrivare senza cedere prima Simmons, che al momento sembra destinato a stare ai Nets – e soprattutto di Jae Crowder. Quest’ultimo ha uno stipendio in scadenza da poco più di $10 milioni, e potrebbe non essere impossibile giocare con qualcuno dei tre nomi sopracitati per arrivarci. Tornando a Dinwiddie, i Clippers sono interessati a una point guard e avrebbero tanto da offrire in termini di ali, giusto per fare un nome.

I Brooklyn Nets dovranno fare tutto il possibile per rendere al meglio in questa stagione, se vorranno avere quantomeno la possibilità di trattenere Kevin Durant.