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C’è chi lo definirebbe “karma” per i New York Knicks, e chi invece giustamente si incazza e basta come coach Monty Williams. L’allenatore dei Detroit Pistons non le ha mandate a dire, contestando animatamente in conferenza stampa l’operato arbitrale nell’ultimo possesso, al punto da – udite udite – ricevere ragione anche dagli stessi ufficiali di gara dopo la review nel post-partita. Queste, intanto, le parole di Williams:

“Dove sono adesso i media di New York? In assoluto la peggiore chiamata arbitrale della stagione, anzi, ‘non chiamata’. Quando è troppo, è troppo. Abbiamo contattato la Lega, mandato le clip, stiamo vedendo le stesse cose di continuo. Abbiamo avuto l’opportunità di vincere la partita, DiVincenzo si è gettato sulle gambe di Ausar (Thompson) e non è arrivato nessun fischio. È un abominio, non puoi perderti una cosa del genere in una gara NBA, punto. E sono stanco di parlarne, stanco che i miei ragazzi mi chiedano: ‘Che altro possiamo fare, coach?’. Questa situazione è l’esempio lampante di ciò con cui abbiamo a che fare da tutta la stagione. Quando è troppo, è troppo. Non ci può essere un tuffo sulle gambe di un giocatore, durante una partita di questo tipo, e non fischiare. È ridicolo e siamo stanchi, chiediamo solo correttezza, e non c’è stata.”

Come detto, il pool report di fine partita ha addirittura dato ragione a Monty Williams, con la spiegazione da parte di uno dei tre ufficiali di gara, James Williams, dell’errore:


“A seguito di una revisione nel post-partita, abbiamo determinato che Thompson abbia ottenuto per primo il controllo della palla e che poi sia stato privato dell’opportunità di mantenerne il possesso. Perciò, si sarebbe dovuto fischiare fallo ai danni di Donte DiVincenzo di New York.”

Monty Williams, che ai Knicks ha anche giocato da rookie, si è riferito direttamente ai media newyorkesi non solo come provocazione, ma anche in relaziona all’accaduto di qualche settimana fa, quando New York si è scagliata contro la NBA per un fallo fischiato a Jalen Brunson su un tiro all’ultimo secondo di Aaron Holiday: la chiamata ha deciso la partita a favore dei Rockets, e così i Knicks hanno deciso di fare ricorso, anche lì a seguito del riconoscimento dell’errore da parte degli arbitri, sperando di poter decidere la gara all’overtime. I Pistons hanno adesso 48 ore per presentare un ricorso ufficiale e, al netto del pool report e della parole di Monty Williams, ci sono pochi dubbi sul fatto che lo faranno.