Che ci piaccia o meno, Kevin Durant fa parte di quell’esclusiva categoria di giocatori ancora in attivo che hanno già scritto la storia della NBA e si stanno avviando verso la fine della loro carriera. Non sarà domani e nemmeno dopodomani, ma KD ha 35 anni, anche se fa di tutto per convincerci del contrario, e il giorno del ritiro è lontano solamente qualche anno.

D’altronde, pur rimanendo un giocatore straordinario anche dopo il grave infortunio subito nel 2019, nel gioco di Durant si vedono i segni del tempo rispetto ad una decina di anni fa.

E’ lo stesso numero 35 dei Phoenix Suns ad averlo ammesso, ai microfoni di Malika Andrews di ESPN:


Se la mia carriera dovesse finire oggi sarei comunque felice di ciò che ho ottenuto, ma sento di avere ancora energie per giocare. Mi sento sicuramente un po’ più vecchio, soprattutto al termine di un filotto di partite. Ma rimanendo nella lega per così tanto tempo si guadagna un sacco di esperienza sul gioco. Basta vedere altri grandi dello sport, come Tom Brady, Cal Ripken e Derek Jater.

Al netto del passare degli anni, l’ex OKC, Warriors e Nets è fiducioso di poter giocare anche dopo aver compiuto 40 anni:

Si certo, posso farlo. Posso tirare in Catch&Shoot, difendere un po’, essere un buon 3&D. Magari quando sarò oltre i 40 anni potrei essere un sesto uomo. Vedremo.

L’imperativo, dal punto di vista di noi appassionati, è quello di goderci al massimo gli ultimi anni dei campioni che hanno segnato il passato decennio di NBA.