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Questo contenuto è tratto da un articolo di Dr Rajpal Brar per 3CB Performance, tradotto in italiano da Marco Marchese per Around the Game.


Non arrivano buone notizie dall’infermeria dei Los Angeles Lakers per coach Darvin Ham. L’allenatore gialloviola dovrà infatti fare forzatamente a meno della giovane e versatile guardia Jalen Hood-Schifino, che nella giornata di giovedì 21 marzo si è sottoposto a un intervento di discectomia lombare e dovrà rimanere lontano dai giochi per qualche tempo. L’intervento, previsto di comune accordo con lo staff medico californiano, consiste nella rimozione di tessuto intravertebrale – che costituisce i dischi di cartilagine a protezione delle vertebre spinali. Questo tessuto può deteriorarsi e danneggiarsi col tempo, se sottoposto a eccessivo stress ed usura, causando dolore da sfregamento, disagio e malessere, rendendo necessario il ricorso al bisturi. L’intervento chirurgico è urgente soprattutto perché la zona controlla la mobilità degli arti inferiori, ed eventuali complicazioni potrebbero compromettere l’autonomia – e quindi l’intero stile di vita – del paziente.


I casi più gravi – in cui i danni ai tessuti intravertebrali sono tali da poter causare la fuoriuscita del tessuto interno, noto come ernificazione – richiedono l’intervento, che consiste in una piccola incisione da parte del chirurgo; successivamente introduce un piccolo bisturi per rimuovere e asportare la parte di tessuto vertebrale danneggiata, e poi richiudere e suturare la ferita. Pur essendo un intervento invasivo, esso è di breve durata, e i pazienti vengono spesso dimessi a distanza di qualche ora dal loro ricovero. I tempi di recupero sono variabili da paziente in paziente, in base all’entità del danno ai tessuti e al volume di tessuto coinvolto. Nello specifico caso di Hood-Schifino non è stata rilasciata un’effettiva timeline per il suo ritorno in campo, il che vuol dire che il giovane losangeleno verrà mantenuto sotto controllo nei prossimi giorni e settimane, per valutare i progressi del suo recupero – che tuttavia dovrebbe completarsi in non meno di due mesi e mezzo o tre, stabilendo di fatto il suo ritorno in campo in un momento non ancora specificato della Summer League.

Sfortunatamente, negli ultimi anni l’incidenza di questo tipo di infortuni e fastidi è andata in aumento tra i giovani cestisti, che hanno sofferto con sempre maggior frequenza di problemi alla colonna vertebrale. In compenso, pur trattandosi di un infortunio fastidioso e sempre più diffuso, fortunatamente non comporta problemi a lungo termine, evitando il protrarsi di strascichi e fastidi. Parallelamente all’aumento dell’incidenza di questo tipo di traumi e problemi, in compenso, è stato registrato un netto miglioramento delle conoscenze e delle tecniche a disposizione di medici e pazienti, che hanno accelerato drasticamente  tempistiche e modalità di recupero. L’insorgenza di questo problema non è certo un toccasana per la giovane carriera di Hood-Schifino, che aveva già dovuto affrontare e superare svariati intoppi e problematiche durante il suo anno da rookie. Tuttavia, come detto, questo particolare tipo d’infortunio non dovrebbe lasciare particolari strascichi dietro di sé, permettendo all’atleta il pieno recupero e ritorno in campo al fianco di LeBron James ed Anthony Davis una volta rispettati gli step previsti dal suo programma.