Al suo secondo anno a Boston, Derrick White si è ritagliato un ruolo più grande, anche se non vuole ammetterlo.

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Questo contenuto è tratto da un articolo di TimSheilsNBA per CelticsBlog, tradotto in italiano da Niccolò Scquizzato per Around the Game.


Dopo aver faticato ad inizio marzo, perdendo tre partite consecutive (e quattro su cinque), vanificando multipli vantaggi in doppia cifra, i Boston Celtics hanno conquistato una vittoria convincente contro i Portland Trail Blazers lo scorso mercoledì sera al TD Garden. All’intervallo lungo, i Celtics hanno chiuso in vantaggio 60-45, e questa volta non l’hanno solo mantenuto, ma lo hanno amplificato. Ancora prima dell’inizio dell’ultimo quarto, i Celtics sono riusciti a tenere a riposo i propri titolari, facendo chiudere la pratica alle seconde linee.


“È un po’ come la natura umana”, ha detto Derrick White riguardo all’abitudine dei Celtics di rallentare una volta preso un largo vantaggio. “Quando sei sopra di 20 punti, vorresti sempre arrivare a 30 punti di vantaggio. Ma anche quando sei sotto di 20, basta una giocata per costruirci un parziale. È un gioco di parziali… bisogna sempre fare la mossa giusta”.

In una partita in cui era vitale giocare bene per risollevarsi, Derrick White è stato il secondo miglior marcatore, dietro solo a Jayson Tatum, con 21 punti (8/12 FG, 4/4 3PT), 5 rimbalzi e 7 assist, in 36 minuti sul parquet. È stato il Celtic con più minuti in campo contro i Trail Blazers, ed è stato fondamentale nella vittoria.

Quando gli è stato chiesto il suo punto di vista riguardo al fatto di non far parte del quintetto che chiude le partite, White è rimasto umile e per nulla infastidito. “Gioco a pallacanestro. Sono fortunato”, ha detto White con un sorriso: “Non sto cercando di avere la giusta prospettiva delle cose, ma semplicemente capire che è un gioco di squadra. Ci saranno momenti in cui chiuderò le partite, altri in cui giocheranno Malcolm, oppure Marcus. È difficile togliere anche loro dal campo. Perciò, ogni volta che mi trovo sul parquet, cerco di fare sempre la cosa giusta per aiutarci a vincere e, anche se sono in panchina, essere un buon compagno di squadra e affidarmi a chi si trova in campo in quel momento”.

In generale, Derrick White è stato uno dei pezzi più pregiati dei Celtics in questa stagione, presumibilmente la migliore delle tre guardie sopracitate. Sia Smart, sia Brogdon hanno subito infortuni, mentre White è stato un vero Iron Man a Boston, presenziando a tutte le 67 partite giocate finora; non ha saltato una partita nemmeno dopo essersi fatto male al collo contro Charlotte.

White, insieme a Robert Williams III, è il giocatore con il net rating più alto tra i Celtics, con 9.9 (fonte NBA Stats), nonostante Timelord abbia giocato solo 28 partite questa stagione; per avere una visione più ampia, Jayson Tatum ha un Net Rating di 8.1 su 62 partite giocate. Derrick White ha, inoltre, il più alto differenziale di efficienza (differenza tra Offensive Rating e Defensive Rating) tra i Celtics, con 8.4 (fonte Cleaning The Glass), ed è nel 91° percentile tra tutte le guardie della lega; in confronto, Tatum ha un differenziale di efficienza di 6.9, rientrando nell’87° percentile.

Non solo l’eye test, ma anche le statistiche provano l’eccellente stagione di White: Derrick è uno dei giocatori con più impatto in campo per Boston, e la sua importanza nei successi dei Celtics non deve passare sottotraccia. In tutte le migliori lineup di Boston, dal punto di vista statistico e di differenziale, è presente Derrick White, che sia nel ruolo di guardia assieme a Smart, oppure traslato ad unica PG del quintetto.

È uno dei giocatori più bilanciati e più adattabili che i Celtics possono schierare in campo, e sta dimostrando di guadagnarsi sempre più minutaggio. White è anche enormemente impattante nei finali tirati, guidando tutti i Celtics (con almeno 10 partite clutch) con un sorprendente 18.2 di Net Rating.

Con Robert Williams III ancora infortunato, è tempo che coach Joe Mazzulla inizi a pensare di modificare permanentemente il quintetto di partenza, continuando a schierare Derrick White a fianco di Brown, Tatum, Smart e Horford. Non per demeriti di Rob, ma, dopo due operazioni al ginocchio, sarebbe ingiusto riassegnarlo al quintetto titolare aspettandosi lo stesso impatto. È irrealistico, e se i Celtics vogliono effettivamente capire se è in grado di tornare fisicamente ai livelli pre infortunio, non sarebbe meglio relegarlo alla second unit con un minutaggio più contenuto?

Mantenere Derrick White nel quintetto titolare sarebbe la soluzione migliore per i Celtics e, dopo la recente dichiarazione di Mazzulla riguardo il chiudere le partite, non si può fare a meno di pensare che questo cambiamento sia ben considerato. Con White in campo, Boston può schierare un altro giocatore intelligente capace di creare per sé e gli altri, giocare senza palla, generare spaziature e grande difesa. Arrivati a questo punto, con gli infortuni di Rob, Brogdon, Smart e il riposo programmato di Horford nei back-to-back, un minutaggio più elevato per White sembra inevitabile.

Che lo chieda o meno, Derrick White dovrebbe vedere il campo più spesso. E, con Boston che naviga tra gli infortuni, questa è l’occasione perfetta.