FOTO: Burn City Sports

Questo contenuto è tratto da un articolo di John Volta per Bright Side of the Sun, tradotto in italiano da Marco Marchese per Around the Game.


Aumentando la soglia dell’attenzione si può notare che prospettiva e opinione in generale riguardo all’All-Star dei Phoenix Suns, Devin Booker, stiano cambiando in positivo. Potrebbe esser frutto dell’orgoglio nazionale generato dall’indossare la canotta rossa, bianca e blu di Team USA ai Giochi Olimpici ma, di fatto, intere fette del web che finora hanno reso Booker un bersaglio per critiche feroci, adesso ne stanno tessendo le lodi. Spendendo un po’ di tempo a leggere i commenti social nei pre-partita, è possibile valutare quanto l’odio e la provocazione impregnino migliaia di essi da parte di utenti e tifosi delle franchigie avversarie. Purtroppo, questo è uno degli aspetti negativi del web. Ovviamente, questa non è la miglior banca dati da tenere in conto per stilare una prospettiva del giocatore. Dopo tutto, i tifosi di squadre avversarie e rivali dei Suns difficilmente potrebbero decantare le abilità di D-Book, dato che, volente o nolente, il suo obiettivo è contribuire alla sconfitta delle stesse squadre in questione. Sembrerebbe quasi come prendersela con un meteorologo per aver previsto una giornata piovosa. Ma si tratta di una costante durante tutta la stagione, e che quindi può essere interpretata liberamente da ognuno. Le prestazioni messe in mostra da Team USA a Parigi 2024, tuttavia, stanno fungendo da refresh sulla narrativa. Improvvisamente il vetriolo che riempiva i commenti in precedenza si è trasformato in un coro di complimenti. E osservando le varie sfide, è facile notare come i commenti borbottati sotto voce si siano evoluti in chiari segni di ammirazione. Sarebbe quasi come se la canotta di Team USA abbia trasformato un Villain in un’importante risorsa nazionale. 


Devin Booker ha messo in mostra uno stile di gioco più altruista a Parigi, e il mondo intero ha notato l’impegno profuso. Nelle prime 2 sfide, in cui Booker ha fatto parte del quintetto iniziale, ha chiuso con una media di 11 punti e il team-high di 5.5 assist, tirando con il 66.7% dal campo, il 71.4% da oltre l’arco e in aggiunta mettendo a referto 1.5 rimbalzi e 1.5 recuperi. Il potenziale per poter aumentare il dato nel box score è innegabile, poiché riesce spesso a trovarsi in ottima posizione per finalizzare. Tuttavia, anziché fermare la circolazione del pallone per cercare una conclusione personale, l’All-Star dei Suns si è concentrato sul gioco di squadra e sui compagni, facendoli risultare più efficaci e brillanti. Lo stile di gioco altruista e generoso è un fattore fondamentale per guadagnarsi il rispetto dei tifosi – specie quelli di franchigie rivali. Quando un giocatore dà priorità a servire i compagni, e gli stessi riescono a finalizzare ottimamente, rafforza il sentimento di sportività e al contempo attira ammirazione su sé stesso – a prescindere dal credo sportivo. Tutto ciò è facile da riscontrare controllando i vari social media. Perciò, forse a causa del cambio di scenario o del cambio di opinione da parte degli utenti, si sta facendo largo l’idea che Devin Booker sia perfetto per quest’impresa cestistica. Inoltre, è possibile che questa parentesi olimpica stia portando alla luce alcuni aspetti personali e privati dello stesso D-Book. In quanto membro di Team USA a Tokyo 2020, Booker si è perso la tradizionale esperienza olimpica per via delle restrizioni dovute alla pandemia di COVID-19. Stavolta, invece, si è immerso totalmente nello spirito olimpico. Booker ha presenziato a vari eventi e catturato parecchi di essi in foto o video, condividendoli poi con i suoi fan: dall’ammirazione durante le gare di skateboarding, passando per il sostegno e tifo mostrati per Simone Biles alle finali di ginnastica, Booker non solo sta dimostrando il suo amore per gli sport, ma sta anche rivelando al mondo una parte della sua personalità che può facilmente essere apprezzata dai fan. 

La presenza e l’entusiasmo dimostrati da Booker alle varie sfide sottolineano il suo amore genuino per lo sport e l’atletismo, e la dedizione verso i propri colleghi olimpici – rendendolo più apprezzabile per il pubblico. Probabilmente, una volta fatto ritorno in USA tutto ciò si affievolirà o addirittura svanirà, dando nuovamente spazio alla rivalità. I commenti anti-Booker torneranno nuovamente a far capolino sui social, e il solito circolo di odio e critiche tornerà a volteggiare sul web (e non solo). Tuttavia, per questo breve lasso di tempo, l’intero mondo del tifo statunitense sta osservando il ventisettenne dei Suns attraverso le stesse lenti dei tifosi della franchigia dell’Arizona: per i tifosi di lunga data, poter assistere a quest’esaltazione di Booker è un’esperienza molto gratificante. Ciò da maggior peso al tifo e supporto dimostrati sin dagli inizi della sua carriera, e per quanto prima o poi ci sarà l’inevitabile ritorno dei suoi oppositori, la grandezza di Devin Booker rimane innegabile. Una cosa che rende davvero molto felici, quasi come osservare o ascoltare Booker stesso. Inoltre, raggiungere l’obiettivo della Medaglia d’Oro potrebbe definitivamente cambiare l’opinione generale su di lui.