Nella lista degli obiettivi dei Lakers – che come ogni estate hanno tutte le attenzioni mediatiche addosso e sembrano inseguire praticamente qualsiasi giocatore, disponibile e non, sul mercato – sembra essere finito (in prima fila) Bruce Brown, fresco della vittoria del titolo con i Denver Nuggets e già oggetto dei desideri di un’altra aspirante al titolo a Ovest.

L’ala ex Brooklyn e Detroit ha rifiutato la scorsa settimana la player option da 6.8 milioni di dollari prevista dal suo contratto per la stagione 2023/24, diventando così unrestricted free agent.

Dopo la sua ottima stagione in Colorado, non è un mistero che il numero 11 dei Nuggets sia uno dei giocatori più desiderati di questa free agency. A partire proprio da Denver, che vorrebbe ri-firmarlo e trattenerlo in squadra anche nei prossimi anni, come coach Malone e i tifosi hanno dimostrato in occasione della parata cittadina per la vittoria del titolo:


Oltre ai Nuggets, però, sono diverse le squadre che si faranno vive per lui una volta aperto il mercato dei free agent (venerdì sera), tra cui due contender della Western Conference che secondo diverse indiscrezioni sono fortemente interessate: Dallas Mavericks e Los Angeles Lakers. In particolare i secondi, come riportato nelle ultime ore da Michael Singer (Denver Post), vedono nell’ex Nets un fit perfetto per il proprio roster e un obiettivo prioritario di questa offseason.

Se Denver potrà offrirgli un contratto da 7.8 milioni annui quest’estate, sia i Mavs che i Lakers avranno l’occasione di rilanciare mettendo sul piatto più di 12 milioni di dollari a stagione (non tax-payer mid level exception). Non prima, però, di aver compiuto dei “sacrifici” rispetto alla composizione attuale dei rispettivi roster.

Come avevamo spiegato qui, per Dallas sarà necessario qualche incastro salariale per poterne disporre, dando seguito alle brillanti operazioni del front office durante la Draft night. I giallo-viola, invece, per riuscirci dovrebbero prima liberarsi dei contratti di Malik Beasley e Mo Bamba (rispettivamente: team option e contratto non garantito, entrambi con deadline questa sera); un’opzione che, secondo Dan Woike (LA Times), Rob Pelinka e soci stanno “seriamente prendendo in considerazione”.

L’aggiunta di un elemento con le caratteristiche di Bruce Brown potrebbe rivelarsi molto preziosa sia per i Mavs sia per i Lakers, e il suo profilo sembra corrispondere perfettamente tanto alle esigenze dei texani (soprattutto sul versante difensivo) quanto a quelle dei californiani (recentemete Pelinka ha tracciato l’identikit degli obiettivi estivi: “atleti che giocano duro in difesa, che hanno la giusta mentalità, che non mettono sé stessi sopra la squadra e che riflettano la personalità di coach Ham”).

Rimanendo con Jokic e compagni, d’altra parte, Brown potrebbe provare a inseguire il “repeat” in un contesto tecnico che ha mostrato di poterlo valorizzare, e in un ambiente in cui – parole sue – si è sentito a casa dal primo giorno. Lo stesso Brown aveva detto che “i soldi non sono tutto e la sua scelta non dipenderà solo da quello”. Le sirene di Mavs e Lakers, però, potrebbero avere una certa attrattiva.