NBA Draft Basketball

Forse è un po’ passato sottotraccia perché si doveva (giustamente) parlare di altro, ma i Dallas Mavericks escono a testa altissima da questo NBA Draft 2023. Reduci da una stagione fallimentare, conclusasi con del tanking improvviso e improvvisato per tenere la decima scelta assoluta – che sarebbe finita ai Knicks, qualora fosse uscita dalla top-10, sono stati baciati dalla fortuna (e dalla statistica) alla Draft lottery, mantenendo la pick. E ne hanno tratto il meglio.

Nel bel mezzo delle incognite su questo core, molto corto dopo la trade per Kyrie Irving – che dovrebbe restare in free agency, anche se non si sa mai, il front office dei Dallas Mavericks si presentava a questo Draft con 3 obiettivi che Tim MacMahon di ESPN ha elencato alla perfezione:

  • liberarsi di un pessimo contratto
  • scegliere leggermente più in basso al Draft
  • acquisire un veterano che possa partire in quintetto

Senza dividere in maniera troppo schematica, le fasi del piccolo capolavoro dei Mavs si possono riassumere così:

  • scambio di Cason Wallace, selezionato alla numero 10, e Davis Bertans a OKC per la 12esima pick
  • alla 12 Dallas sceglie Dereck Lively
  • grazie alla trade exception generata dallo scambio con i Thunder, acquistano Richaun Holmes e la scelta numero 24 dai Sacramento Kings, con la quale selezionano Olivier-Maxence Prosper.

Quei tre obiettivi elencati da MacMahon, in poche parole, non solo sono stati soddisfatti, ma si è andati ben oltre.

Liberarsi di un pessimo contratto

Il capolavoro dei Dallas Mavericks al Draft 2023 è prevalentemente dal punto di vista salariale. Il payroll di squadra era totalmente infognato e, soprattutto con le regole del nuovo CBA, partire presentandosi nella zona della lucury tax non sarebbe stato incoraggiante. E così, subito via Davis Bertans, titolare di un contratto terrificante da $17 milioni nella prossima stagione e $16 milioni nel 2024/25.

Grazie a questa mossa, i Mavs hanno alleggerito il cap di squadra, portando i contratti garantiti molto al di sotto della luxury tax line e aprendo la strada all’utilizzo della non-taxpayer mid-level exception da $12.4 milioni, ma anche generato una traded player exception del valore di circa $17 milioni, come fatto notare da Bobby Marks.

Da qui, non hanno aspettato un istante. Shams ha annunciato che ci sarebbero state altre mosse sul finire del primo giro, e così è stato: subito eccezione utilizzata per assorbire via trade Richaun Holmes nella TPE da $17 milioni e, assieme a lui, in arrivo anche una scelta al primo giro.

Stando a Spotrac, dunque, a questo punto ci sarebbero 8 giocatori a roster, a cui aggiungere le due first-round pick 2023, per un totale di $111 milioni e 5 slot da completare, escludendo per il momento la ri-firma di Irving: in poche parole, situazione flessibile, che permetterà di andare a fare un’offerta a KI da oltre $50 milioni sotto la soglia della luxury tax, il tutto con la MLE piena – eccezione che permetterà di firmare un free agent fino a un massimo di $12.4 milioni – a disposizione, come detto prima.

Draft

Tornando sul campo, anche le scelte al Draft sono state discrete. Partendo da Dereck Lively, il prodotto di Duke approda alla corte di Luka Doncic e probabilmente non poteva chiedere di meglio.

Si tratta di un giocatore perfetto per giocare con lo sloveno, essendo il miglior rollante della classe e un lungo potenzialmente molto versatile a livello di pick&roll, la sua combinazione di size e wingspan lo rende un lob threat di livello assoluto. Ma dove può fare la differenza nel sistema di Dallas è la metà campo difensiva.

Lively è il secondo miglior rim protector della classe, dietro solo a Wembanyama: al college 2.4 stoppate a partita con il 12,7 di block% in poco più di 20 minuti di media e nella seconda metà di stagione è stato determinante per il miglioramento di Duke. Dallas aveva parecchio bisogno di un giocatore con queste caratteristiche, regala versatilità al suo reparto lunghi unendosi a Powell e Kleber e lascia la possibilità di decidere che tipologia di giocatore schierare a seconda dei matchup.

Passando invece a Olivier-Maxence Prosper, si parla di uno specialista difensivo di prima fascia. Citando la sua scheda dal nostro mock Draft:

Al college, lo stopper di Marquette aveva il compito di marcare il miglior giocatore avversario ogni notte e l’ha fatto sempre al meglio, contro tanti archetipi di attaccanti. L’abbiamo visto sulle guardie creator, sulle ali esplosive, sugli scorer principali o sui tiratori in grado di muoversi tanto senza palla e lui ha sempre risposto presente, mettendo in difficoltà chiunque grazie al suo mix di lunghezza, intelligenza e velocità di piedi.

OMP è anche un ottimo tagliante, in grado di finire facilmente sopra al ferro e ottimo nei tagli back-door. Il suo ruolo principale sarà off ball e il tiro da 3 dovrà essere una prerogativa per trovar spazio in una rotazione NBA: attualmente tira con il 33,9%, c’è ancora lavoro da fare, ma la meccanica è fluida e migliorata parecchio dal suo Freshman year ad oggi.

In sostanza, la perfetta wing che possa fornire difesa POA ai Dallas Mavericks, in forte carenza sotto questo aspetto, con potenziale da 3%D.

Veterano

Ancora parquet, passando a Richaun Holmes. I Kings lo hanno tenuto fuori dalle rotazioni, dopo un periodo travagliato anche a cause delle accuse per violenza domestica, pertanto abbiamo potuto assistere solo a qualche apparizione sporadica nella passata stagione. Omettendo giudizi extra-campo, non trattandosi della ragione per cui siamo qui e non avendo nemmeno gli strumenti a disposizione per giudicare i fatti, ci limiteremo ad analizzare il suo fit sul parquet con i Dallas Mavericks.

Prima degli eventi sopracitati, Holmes si era affermato come un ottimo lungo su entrambe le metà campo, versatile difensivamente e molto dinamico offensivamente, facendo dell’atletismo la propria arma principale. Dopo una stagione 2020/21 da titolare assoluto dei Kings, ha anche ottenuto una meritata estensione quadriennale da $46.5 milioni, calando poi leggermente di minutaggio dopo la trade che ha portato Sabonis a Sacramento.

La sua dimensione da back-up sembrava poter avere comunque risvolti importanti, prima di questo rocambolesco anno, e i Dallas Mavericks cercheranno di puntare su una riabilitazione totale del giocatore al ruolo precedente, che aveva dimostrato tanto bene di saper ricoprire.

Si tratta di un lob threat di prima fascia, che ha chiuso sempre ai massimi percentili e con frequenza elevata nel pitturato nelle stagioni in cui ha messo piede in campo con continuità, in sostanza fino al 2022, chiudendo il 2021 con 1.301 punti-per-possesso sul pick&roll il 2021 e con 1.265 il 2022 – contestualizzando, élite della Lega, a cui aggiungere ottime cifre da tagliante e un discreto floater game ravvicinato.

I Mavericks non potevano davvero muoversi meglio in questo Draft e, qualora riuscissero a ri-firmare Kyrie Irving, potrebbero davvero trovarsi ad un passo dal costruire un nucleo quasi perfetto, e addirittura con del potenziale futuro.

La MLE potrebbe essere impiegata per vari nomi, fra cui emergevano quelli di Grant Williams o Harrison Barnes tra i free agent, due 3&D veterani che si integrerebbero alla perfezione a roster. Tutto, ancora, grazie ai movimenti in questo Draft 2023.