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Questo contenuto è tratto da un articolo di Ishaan Bhattacharya per FadeawayWorld, tradotto in italiano da Marco Barone per Around the Game.


I Brooklyn Nets erano reduci da 18 vittorie in 20 partite e si trovavano saldamente al secondo posto della Eastern Conference, prima che uno sfortunato infortunio al ginocchio costringesse Kevin Durant a fermarsi. Ora, senza KD, i Nets hanno perso le ultime due, contro Boston e Oklahoma City, e immediatamente gli incubi della passata stagione sono riaffiorati. Dodici mesi fa, infatti, arrivarono 11 sconfitte consecutive in seguito all’infortunio – una lesione allo stesso legamento – di Durant, che fecero perdere terreno all’allora squadra di coach Nash e la trascinarono in zona Play-In.


Kyrie Irving, però, ha provato a rassicurare i tifosi Nets: nelle prossime settimane la situazione non precipiterà come accaduto un anno fa. Quel periodo era stato segnato dall’instabilità dello spogliatoio, con Irving che saltava buona parte delle gare a causa del suo status vaccinale e James Harden che, esasperato dalla situazione, chiedeva al front office di essere scambiato. Senza usare giri di parole, Kyrie ha chiarito che adesso la situazione è completamente diversa, in parte per la sua presenza a pieno regime e in parte per l’assenza di giocatori che fanno parte “a metà” dello spogliatoio:

“Stavolta non avremo un tracollo. Io sono costantemente in campo, e questo è importante. E poi, quest’anno non abbiamo nessuno che si sente parte a metà del gruppo…”

Considerando come si è evoluta la situazione un anno fa, è abbastanza chiaro che quella della point guard sia una frecciata ad Harden, nonostante Kyrie avesse assicurato nei mesi scorsi che il suo rapporto con il Barba non era stato condizionato dalla rottura di quest’ultimo con i Nets, e dal conseguente trasferimento a Philadelphia.

In ogni caso, con una nuova guida tecnica e un gruppo che sembra essersi compattato, sarà davvero diversa la musica quest’anno nelle settimane senza Durant? Il prossimo tour nella Western Conference – in settimana i Nets faranno visita a Spurs, Suns, Jazz e Warriors – e poi la sfida proprio contro i Sixers di Harden (parte della nuova “Rivals Week”) daranno degli primi indicatori sulle chances di Brooklyn di mantenersi tra le prime quattro a Est.