FOTO: Peachtree Hoops

Il Limbo, in questa NBA, è solo un’altra faccia dell’inferno. Gli Atlanta Hawks, dopo la run Playoffs 2021 che aveva caricato l’ambiente di ottimismo, si sono consolidati come una squadra neutra, tendente al negativo; i New York Knicks, nonostante le solide prestazioni in regular season, sono poco più di una squadra da primo/secondo turno, in questa Eastern Conference con un dislivello marcato tra contender e tutte le altre. Entrambe dovranno dunque cercare di cambiare lo stato attuale delle cose.

Forse anche per questo non troppo il report di Michael Scotto su HoopsHype riguardo a un interesse dei secondi nei confronti di Dejounte Murray, una cui partenza non è da escludere proprio a causa del pessimo record di Atlanta – in futuro, visto che non sarà scambiabile fino al 9 gennaio. Il fit con New York sarebbe quantomeno discutibile, trattandosi di un tiratore da tre punti scarso e dallo scarso volume, non proprio ideale da affiancare a una point guard ball dominant come Jalen Brunson, di cui sarebbe una sorta di doppione nella metà campo offensiva. Le lunghe leve e l’abilità nella difesa PoA si integrerebbero meglio con il sistema di coach Tom Thibodeau, aggiungendo un profilo versatile da utilizzare eventualmente sia sulle linee di passaggio che sulla maggior minaccia avversaria.

Gli Hawks, dal canto loro, potrebbero voler cambiare aria. Le recenti notizie sul rientro di Jalen Johnson fanno ben sperare per il futuro di questa stagione ma, anche in caso di miglioramento e eventuale arrivo ai Playoffs, difficilmente si potranno avere ambizioni di sorta. Nelle recenti settimane, non casualmente, il nome di Atlanta è apparso ripetutamente sul mercato, sia fra i possibili buyer (QUI l’interesse per Siakam), sia seller, ricordando su tutti i nomi di De’Andre Hunter e Clint Capela. Se anche Dejounte Murray dovesse rivelarsi a tutti gli effetti un nome cedibile, allora la dirigenza cercherà di ricavare il più possibile in termini di first-round pick, avendone spese tre al tempo (e 1 pick swap) nello scambio con gli Spurs. Ricordiamo comunque che il giocatore è stato appena esteso fino al 2028, perciò sembra quantomeno opinabile pensare a uno scambio immediato in questa stagione – magari, pensando ai Knicks, si potrebbe chiedere in cambio un contratto lungo e “giovane” come quello di Barrett?


Stando a Scotto, inoltre, i New York Knicks sarebbero anche interessati a OG Anunoby, profilo di Three&D che sembra messo lì apposta per uno come Thibodeau. Il report di HoopsHype ricorda che già lo scorso anno c’era stato un tentativo di portare il Raptor nella Grande Mela, per cui era stato offerto addirittura RJ Barrett. Il canadese però farà difficilmente ritorno a casa tramite una trade, perciò i Knicks dovranno attrezzarsi per costruire un eventuale pacchetto. Le first-round pick non mancano, ma gli asset un po’ sì, con una eccezione:

Immanuel Quickley, che un executive NBA ha descritto come il secondo miglior trade asset di New York dietro a Jalen Brunson, è stato molto lontano dal raggiungere un accordo con i Knicks per una potenziale estensione in estate. Come riportato in precedenza da HoopsHype, Quickley ha ricevuto un’offerta da $18 milioni all’anno, nonostante la richiesta di una base di $25 milioni annuali, stando alle fonti. Vista la differenze di vedute nelle trattative e il sentimento che Quickley possa desiderare un posto da titolare alla fine, i Knicks potrebbero pensare di muovere il giocatore nella trade giusta.”

Di questa situazione difficile avevamo parlato anche QUI. Il contratto da $18.9 milioni in scadenza di Evan Fournier – da tempo sul mercato – assieme a quello di Quickley ($4.17 milioni, da estendere), uniti a numerose pick, potrebbero bastare per soddisfare le richieste di Toronto, che abbiamo appurato essere elevatissime nelle ultime stagioni? Qualcosa di simile potrebbe essere proposto per Dejounte Murray? Le risposte a queste domande arriveranno solo alla trade deadline dell’8 febbraio, per la quale si sono aperte già numerose piste.