Ormai, quando si parla di Jayson Tatum è impossibile non notare ed apprezzare i continui miglioramenti del suo gioco offensivo. Anche da rollante.
Non c’è dubbio che Jayson Tatum, nel corso di questa stagione, abbia portato il suo gioco a cime che non aveva mai raggiunto prima: gioca con più sicurezza ed efficienza al ferro, è in grado di misurare l’aggressività e si sta dimostrando un serissimo candidato per l’MVP.
Abbiamo anche visto i Boston Celtics utilizzare il numero #0 in modi alternativi rispetto al passato: come Popper negli Spain pick&roll e, più di recente, come slip man (come sempre, QUI trovate il glossario di AtG per tutti i termini tecnici e non solo) quando ha agito da bloccante, movimento che gli ha permesso di rollare e scatenarsi nel mezzo contro i difensori in aiuto.
Uno dei migliori esempi di questo comportamento di Tatum è la partita contro i Miami Heat: dopo lo slip, ha ricevuto più o meno alla linea del tiro libero, attirando subito gli occhi di tutta la difesa, ma ormai era troppo tardi anche per uno dei migliori rim protector della lega come Bam Adebayo:
Qui sopra vediamo anche come Tatum stia continuamente incrementando la sua potenza fisica ed atletica, cosa che in passato non era facile da testimoniare visto il suo stile di gioco.
Quando gli è stato chiesto di agire da rollante, Tatum ha risposto fieramente presente. Spesso, inoltre, il suo movimento riesce anche a liberare i compagni sul perimetro.
Guardate quanto spazio trova qui, nella gara vinta contro i Brooklyn Nets, dopo aver rollato bene:
A differenza della clip contro Miami, qui Tatum ha fortemente cercato il mismatch contro un difensore non eccezionale come Kyrie Irving, per poi bruciarlo anche grazie alla stazza ben diversa.
Tutto, in realtà, parte prima ancora di questo movimento, quando il prodotto di Duke sfrutta un primo blocco lontano dalla palla e apre lo spazio per inserirsi pochi secondi dopo:
Anche contro i Toronto Raptors, Tatum ha mostrato le sua abilità da rollante: qui sotto effettua un rip screen per Marcus Smart prima di rollare ancora verso il canestro, trovando davanti a sé un’incredibile quantità di spazio da attaccare. Matt Thomas prova coraggiosamente a salvare il salvabile, ma senza successo: Tatum dimostra un ottimo controllo del corpo, nonostante la buona contestazione di Thomas, e appoggia elegantemente al ferro.
A prescindere da dove si trovi in campo, Tatum esercita ormai una gravity senza precedenti in carriera. Dunque, usarlo come rollante aggiunge un nuovo livello di difficoltà alle difese, che sono costrette a scegliere tra incollare un marcatore fisso al ball handler rinunciando però ai cambi o accettare il mismatch che, probabilmente, verrà a crearsi a favore di Tatum.
Il prossimo passo sarebbe, a rigor di logica, utilizzarlo per situazioni di short roll, dove può nuovamente rendersi pericoloso dal mid range, in post up e – non dimentichiamolo – come passatore, per individuare e servire i taglianti. Così facendo le difese dovrebbero fronteggiarlo rischiando di lasciare troppo spazio verso la linea di fondo.
Tatum è anche un giocatore in post d’élite, con un arsenale di movimenti invidiabile che gli conferiscono altre opzioni offensive da attuare: non solo il tiro, ma anche l’abilità di muoversi per superare i difensori aggressivi che gli vengono incontro.
Il ruolo di rollante è solamente l’ultima, importante evoluzione del suo gioco offensivo all’interno dell’ottimo sistema Celtics, e manca ancora Robert Williams. Chissà quale Tatum vedremo con lui sul parquet, ma ormai non essere ottimisti sembra vietato.