“Non sono riuscito a giocare per tutta la partita” Larry Johnson e quella volta in cui Michael Jordan utilizzò un metodo spietato per abbatterlo psicologicamente

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Questo contenuto è tratto da un articolo di Gautam Varier per Fadeaway World, tradotto in italiano da Redazione Around the Game per Around the Game.


Quando si trattava di fare trash talking e giochi mentali, Michael Jordan si rivelava sempre un vero e proprio esperto. Sembrava saper trovare ogni volta la chiave giusta per entrare nella testa dell’avversario.


Ciò che avvenne al primo incontro con Larry Johnson rappresenta certamente uno degli episodi più esemplificativi. Con l’obbiettivo di stendere psicologicamente il giovane e promettente giocatore, Jordan tirò fuori il nome di sua madre.

Il racconto di Johnson:

Fece una porcheria

La prima volta che lo incontrai, entrò camminando in campo, venne dritto verso di me e disse “Come sta Dorothy?”… Era mia madre. Risposi “Oh m***a, sta bene, sta bene”.

Pensateci, venne verso di me e mi chiese di mia madre. Usò il suo nome. Venne a sapere il nome di mia madre e poi lo usò davanti a me

Non riuscii a giocare per tutta la partita. Penso di aver segnato 8 punti, e di solito ne avevo 24 di media

La mossa di Jordan, tanto meschina quanto efficace, destabilizzò completamente il giovane Johnson, impedendogli di concentrarsi al massimo sulla partita.