FOTO: NBA.com

“La mia idea quando sono andato in NBA era quella di tornare a giocare in Europa. Non so come starò fisicamente e mentalmente, e se vorrò ancora giocare, ma il mio tempo lì sta per terminare.”

Queste sono state le parole di Ricky Rubio in diretta TV, nel corso della semifinale di ACB Playoffs (Liga Endesa, Spagna) tra Real Madrid e Joventut Badalona, vinta dai primi per 83 a 73. Il giocatore spagnolo non è nuovo a uscite simili nelle ultime settimane, e sembra ormai essersi delineata concretamente la possibilità di vederlo tornare in madrepatria nel raggio dei prossimi due anni.

Giusto una decina di giorni fa, sul podcast “La Sotana“, queste erano state infatti le sue parole:


“Sto iniziando a considerare un mio ritorno. Andare a casa, a Barcellona. Mi restano due anni di contratto, forse meno. Staremo a vedere.”

Per chiarezza, il contratto di Ricky Rubio lo pagherà per certo $6.1 milioni nella prossima stagione, mentre il 2024/25 sarà solo parzialmente garantito: se verrà tagliato entro fine giugno, gli spetteranno “solo” 4.25 dei $6.4 milioni totali, che i Cleveland Cavaliers andrebbero a pagargli passivamente.

Le destinazioni favorite, in caso di ritorno, restano ovviamente Barcelona Bàsquet e Joventut Badalona, sue ex squadre prima dell’arrivo in NBA, sebbene un piccolo pensiero lo abbia dedicato anche all’Italia, durante il podcast:

“Mi piacerebbe giocare un anno in Italia, mi piace l’ambiente, il cibo, la lingua, anche se forse ormai è un po’ troppo tardi.”

A spingere Rubio lontano dalla NBA ci sarebbero numerosi fattori. In primis, l’età, mescolata ai due infortuni al legamento crociato anteriore subiti in carriera, ultimo dei quali proprio con la maglia dei Cavs nel corso del 2022, che lo ha costretto a tornare a stagione in corso giusto qualche mese fa. Lo spagnolo ha così giocato rispettivamente 34 e 33 partite nelle ultime due stagioni, l’ultima delle quali chiusa comprensibilmente male, con pochi minuti (17.2 di media), cifre al minimo in tutti i campi e giusto 3 brevi comparse ai Playoffs.

A tal proposito, il GM Koby Altman ha dichiarato di avere però ancora buone speranze, consapevole delle difficoltà del recupero da un infortunio simile. Proprio per questo, secondo quanto riportato su cleveland.com, la società starebbe spingendo per una sua partecipazione a FIBA World Cup 2023, sulla quale Rubio si è espresso così:

“Penso che aiuterebbe. Mi incontrerò con la mia squadra, quella personale, valutando quello che sarà meglio per la riabilitazione. Penso che dovrò aggiungere un po’ di forza nella parte bassa delle mie gambe e del mio corpo, valutando il meglio per me. Io voglio sempre competere, e la World Cup è qualcosa di speciale. Ma mi prenderò il mio tempo per decidere.”

Se non sarà il declino fisico, comunque, per Ricky Rubio ci sarà la famiglia a forzare le decisioni. Come aggiunto sempre nella puntata del podcast:

“Quando mio figlio dovrà iniziare ad andare a scuola, non varrà più la pena stare in NBA. Dovrò tornare. Non voglio confonderlo quando avrà 6 anni, l’età in cui si comincia a farsi un giro di amicizie. Ne ho parlato con mia moglie, siamo stati molto decisi a riguardo. In quel momento la pallacanestro non sarà più la priorità.”

Insomma, comunque andrà, Ricky Rubio non starà ancora a lungo in NBA. Tutto sta nel capire quanto tempo gli resti e, soprattutto, chi si accaparrerà i suoi talenti una volta tornato.