FOTO: NBA.con

Questo contenuto è tratto da un articolo di Marc J. Spears per Andscape, tradotto in italiano da Alessio Porcu per Around the Game.


Jayson Tatum è andato in vacanza nelle Isole Cayman pochi giorni dopo aver perso le NBA Finals 2022 contro Golden State, per rilassarsi e scacciare i pensieri negativi legati all’epilogo della stagione dei Boston Celtics.


Passare del tempo lontano da Boston e indossare costumi da bagno invece che pantaloncini da basket non l’ha comunque aiutato a distrarsi davvero dalla sconfitta alle Finals, anche perché tanti tifosi NBA non perdevano l’occasione per ricordargli tutto ciò ogni giorno.

“Volevo solo rilassarmi, è stata una lunga stagione”, ha raccontato Tatum a Andscape durante le riprese per un recente spot pubblicitario. “Mi sono goduto del tempo con mio figlio e la mia famiglia. Volevo allontanarmi da tutto il resto. Le Finals però erano un ricordo fresco nella mia mente, e ogni volta che uscivamo di casa c’era qualcuno che mi vedeva e diceva: ‘Oh, Jayson, magari ce l’avessi fatta…’ oppure ‘buona fortuna per l’anno prossimo’. Ho sentito queste cose così spesso.”

Il tre volte All-Star ha vinto il primo premio di MVP delle Eastern Conference Finals, tenendo una media di 25 punti, 8.3 rimbalzi e 5.6 assist contro i Miami Heat. In Regular Season aveva 26.9 punti, 8 rimbalzi e 4.4 assist. Nelle sei gare di NBA Finals, invece, la sua produzione come realizzatore è diminuita notevolmente, come confermano i 21.5 punti di media e il 36.7% dal campo.

“È stata un’esperienza che mi ha fatto crescere, ho imparato la lezione. Forse la prossima volta arriverò a fare alcune cose in maniera diversa, quando ci arriverò. Ovviamente, è difficile imparare una lezione in questo modo, ma è andata così… Ma è una spinta. Mi ha motivato a tornare a quel punto”.

Dopo la fine della serie, è stato comunicato che Tatum ha giocato con un infortunio alla spalla destra; ad agosto, poi, il 24enne ha rivelato a Taylor Rooks (Bleacher Report) di aver avuto un microfrattura al polso durante i Playoffs, che è stata guarita prima della serie contro gli Warriors ma che causava ancora del dolore. Ha avuto bisogno di un intervento chirurgico al termine della stagione.

“Mi faceva male, ma è proprio per questo che non ne ho mai parlato. Non ho voluto mostrare che indossavo un tutore quando ero fuori dal campo: se giochi, allora giochi. Era giugno, tutti avevano a che fare con qualche problema fisico. Non ero l’unico là fuori che era messo male. Rob (Williams) era dannatamente vicino a giocare su una gamba sola, e so che anche gli Warriors avevano ragazzi con infortuni e cose del genere, quindi non è una scusa. Si tratta solo della realtà”.

Robert Williams dovrà rimanere out ancora diverse settimane dopo aver essersi sottoposto a un intervento chirurgico al ginocchio sinistro lo scorso 23 settembre. I Celtics hanno perso anche il neo-arrivato Danilo Gallinari, probabilmente fuori per tutta la stagione a causa della rottura del legamento crociato anteriore rimediata mentre giocava con la Nazionale Italiana, ad agosto.

L’offseason dei Celtics e di Tatum, insomma, è stata parecchio travagliata. Per gli infortuni, e soprattutto per il problema più grande (e imprevisto) che dovranno affrontare i campioni in carica della Eastern Conference: la sospensione di coach Ime Udoka.

Udoka è stato sospeso il mese scorso per l’intera stagione 2022/23 dopo che un’indagine di uno studio legale indipendente ha scoperto molteplici violazioni del regolamento dell’organizzazione. Joe Mazzulla, il vice allenatore nella passa stagione, è subentrato al suo posto.

Tatum ha detto durante il Media Day di due settimane fa che nessuno dei Celtics era a conoscenza della vicenda prima che fosse diffusa dai media. Il 24enne ha aggiunto che la notizia “gli ha dato molto da elaborare”, dopo averne sentito parlare per la prima volta su Twitter. “È difficile per me dire se le cose sono state gestite nel modo giusto, o come siano andate: non conosco tutti i dettagli”.

Durante l’estate, comunque, i Celtics hanno cercato e trovato quel playmaker di cui tanto avevano bisogno: Malcolm Brogdon. L’ex Pacers nella passata stagione ha tenuto una media di 19.1 punti, 5.9 assist e 5.1 rimbalzi, e il suo contributo come trattatore di palla sarà importante al fianco di Jayson Tatum e Jaylen Brown.

Durante il Media Day, Brogdon ha spiegato che accetterà qualsiasi ruolo a Boston. Tatum, invece, si è detto entusiasta di poter contare su un giocatore con la sua esperienza e le sue caratteristiche: “Brogdon porta aggressività, è un buonissimo playmaker. Ovviamente, sa anche tirare e difendere. Quindi, il suo arrivo ci ha decisamente migliorati”.

Infine, Tatum, tutta la franchigia e ogni tifoso dei Celtics inizieranno la stagione con un po’ di tristezza per via della scomparsa del leggendario Bill Russell. Ne ha parlato lo stesso Jayson:

“L’ho incontrato alcune volte e ho imparato molte cose su di lui quando sono entrato nella lega. Pur essendo giovane capisco cos’ha significato per il nostro Paese e per il gioco del basket. Sono stato grato di vedere il modo in cui la NBA ha onorato Bill Russell, la sua vita e la sua legacy.”

Ora, Tatum è pronto per iniziare la sua sesta stagione in NBA: è il volto dei Boston Celtics, uno dei giocatori più apprezzati dell’intera lega, ha vinto una medaglia d’oro con Team USA alle Olimpiadi di Tokyo e durante le vacanze è stato visto sui social media con Jay-Z, Kevin Hart ed Ella Mai.

“Da quando ho giocato le Finals, vengo riconosciuto da tutti in giro”, ha raccontato Tatum. “Tutti, anche chi non segue la Regular Reason, guardate le Finals, legge qualche articolo o commento, sa chi vince le partite e il punteggio della serie. Molte più persone mi conoscono ora”.