Draymond Green critica ancora il nuovo CBA e riflette sull’impossibilità della nascita di altre dinastie

Il nuovo accordo tra NBA e associazione dei giocatori ha sollevato non poche polemiche. Diversi punti sono stati a lungo discussi dai media e da vari giocatori (in disaccordo con i vertici dell’NBPA) nel corso della settimana.

Uno dei più discussi è sicuramente quello riguardante le nuove regole sul salary cap. Con il nuovo CBA, sarà infatti molto più complicata la formazione e il mantenimento dei cosiddetti “Superteam” (ne abbiamo parlato qui). O almeno, questo è l’obbiettivo delle nuove normative.

Tra i giocatori che hanno messo becco sul tema, non poteva mancare Draymond Green, in prima fila tra i critici. Nel suo podcast, Green ha polemizzato su diversi punti del nuovo CBA, ma si è concentrato sul concetto di dinastia, destinato, a suo parere, a sparire nel corso dei prossimi anni:


Francamente con questo nuovo CBA, le dinastie sono finite

Non ci sarà un’altra dinastia. Tutti voi che vi siete lamentati degli Warriors “Oh avete preso KD bla bla bla”, non dovrete più preoccuparvene. Ma si perde anche una grossa parte del gioco, e dello sport, ovvero la creazione delle dinastie

Quindi, hey, saremo l’ultima dinastia. Non posso lamentarmene. Per il modo in cui il salary cap è organizzato ora, ci ricorderete per sempre come l’ultima dinastia di cui potrete parlare. E non ha senso che gli Warriors debbano essere puniti come una squadra che ha preso i giocatori sul mercato