Il momento difficile dei Dallas Mavericks attraverso le dichiarazioni dei volti principali: Luka Doncic, Kyrie Irving e Jason Kidd

La trade portata a termine dai Dallas Mavericks per l’acquisizione di Kyrie Irving, finora, non ha affatto dato i frutti sperati da Mark Cuban. Tra partite buttate nel cestino, infortuni e problemi difensivi, con la pessima sconfitta casalinga contro i mediocri Charlotte Hornets, i Mavs sono scivolati al di fuori delle posizioni valevoli per il Play-In Tournament.

Durante la partita si sono addirittura sentiti fischi dagli spalti, che vanno a infuocare ulteriormente la situazione.

L’emblema della complessità di essa viene rappresentato dalle parole nel post-partita dei protagonisti stessi di Dallas: Luka Doncic, Kyrie Irving e Jason Kidd.


L’allenatore, ad esempio, si è mostrato arrabbiatissimo con i suoi giocatori:

L’impegno è stato terribile. Abbiamo parlato prima della partita dell’importanza di quello per cui stiamo giocando, Playoffs e titolo, e poi siamo usciti e abbiamo concesso 37 punti nel primo quarto

Il livello di interesse non sembrava alto. E’ stato deludente. I fischi sono stati meritati

Irving non è invece apparso in totale accordo con l’allenatore, e ha deciso invece di rispondere ai tifosi:

Ovviamente vogliamo giocare bene, ma ci sono solo cinque persone che possono giocare sul campo per i Dallas Mavericks.

Se i tifosi vogliono scambiare il ruolo con noi, per me va bene. Hanno anni di lavoro davanti per essere bravi abbastanza per questo livello

Il segnale più preoccupante arriva da Doncic, dalle cui parole traspare tristezza e sconforto:

Penso che possiate notarlo quando sono in campo. A volte non mi sento me stesso, sono solo là fuori. Di solito mi diverto molto sul campo, sorrido, ma ora è solamente molto frustrante per un po’ di ragioni, non solo pallacanestro