Il giovane esercito di Ime Udoka contro l’esperienza di Jimmy Butler e Stephen Curry: la preview della serie

La serie tra Houston Rockets e Golden State Warriors rappresenta lo scontro di due mondi opposti per quanto riguarda il recente passato e la costruzione del roster. Da una parte abbiamo una formazione giovane alla prima vera esperienza ai Playoff, profonda e priva di gerarchie fisse pre-definite; dall’altra, invece, l’ultimo corso di una dinastia che ha scritto pagine di storia nell’ultimo decennio, con Stephen Curry, Jimmy Butler e Draymond Green affiancati da tante incognite.
Cosa dobbiamo aspettarci? Difficile stabilirlo, ma non impossibile. Ecco quattro fattori a cui dovremo fare l’abitudine fin da Gara 1 di stanotte.
1 – La difesa fisica su Curry
L’ultimo scontro diretto tra le due squadre, quello vinto dai Rockets un paio di settimane fa con i soli 3 punti segnati da Curry, potrebbe trarre in inganno, Golden State veniva infatti da una striscia di tante partite giocate in pochi giorni. Ma una cosa è certa: la priorità della difesa di Houston sarà quella di prendere a botte Steph il più possibile.
Gli arbitri NBA sono più propensi a chiudere un occhio sui contatti che avvengono lontano dalla palla, e a farne le spese è l’efficacia di Curry nel riuscire a liberarsi dalla marcatura nelle modalità a lui più congeniali. Che su di lui ci sia il freak difensivo Amen Thompson o Dillon Brooks, il tentativo sarà quello di rendergli complicato ogni movimento.
Quando invece il #30 fungerà da palleggiatore nei Pick&Roll, Sengun sarà chiamato a raddoppiare in modo aggressivo. L’obiettivo è evitare che Curry prenda ritmo (una volta che lo prende, non c’è più nulla che la difesa possa fare) e indurlo a perdere qualche pallone di troppo.
Il metro arbitrale, partita dopo partita, giocherà un ruolo fondamentale.
I Rockets hanno la fisicità e la stazza per creargli problemi, ma Curry ha più volte dimostrato in passato di saperli risolvere. Sia individualmente che collettivamente, sfruttando la sua gravity per aprire spazi per i compagni.
2 – Make or miss game
Mi rendo conto che è un assunto che si potrebbe fare per qualsiasi partita nel gioco moderno, ma in questa più che in qualsiasi altra serie la differenza la faranno spesso le percentuali al tiro.
Nessuna delle due squadre ha tra le proprie migliori qualità le spaziature, ed entrambe hanno giocatori facilmente battezzabili dalle difese. Da una parte troviamo Dillon Brooks, Amen Thompson e Tari Eason, dall’altra Draymond Green, Jimmy Butler, Gary Payton II e Jonathan Kuminga (se giocherà).
Entrambe le difese affolleranno il pitturato, e tutti i giocatori sopracitati avranno autostrade di spazio per tirare sugli scarichi.
3 – Rimbalzi offensivi
I Rockets hanno un pessimo attacco a metà campo: 93.2 punti su 100 possessi a difesa schierata, 22esimi in NBA durante la stagione regolare. Solitamente, un dato di questo genere è un pessimo segnale per i Playoff. Tuttavia, sono per distacco i migliori in NBA a rimbalzo offensivo.
Raccolgono il 35.7% dei rimbalzi dopo i possessi a difesa schierata con esito negativo. Quando Steven Adams è in campo, i Rockets ottengono un extra-possesso nel 44.6% delle occasioni. Significa sostanzialmente poter giocare quasi il doppio dei possessi rispetto agli avversari, ed ecco che la bassa efficienza offensiva passa in secondo piano.
Un detto reso popolare dall’anime Slam Dunk recita: “Who controls the rebound controls the game”. Spesso è tirato fuori per retorica, ma in questo caso potrebbe essere veramente la chiave della serie. Punendo Golden State a rimbalzo offensivo Houston guadagnerebbe un grosso vantaggio psicologico e costringerebbe gli avversari ad alzare il loro quintetto, portandoli fuori dalla comfort zone.
4 – “Dog fight”
Anche di questo aspetto ne abbiamo avuto un assaggio nell’incontro di inizio aprile, con il battibecco animato tra Green e Sengun. Questa serie ha tra i suoi protagonisti le due teste più calde in NBA: Draymond Green e Dillon Brooks. Nell’ultima occasione in cui si sono trovati contro ai Playoff, nel 2022, il primo è stato espulso in Gara 1 e il secondo è stato addirittura sospeso per una gara a cavallo tra Gara 2 e Gara 3. E non sono gli unici due con il sangue bollente.
In una serie che si prospetta lunga ed equilibrata, anche la gestione dei nervi è un dettaglio importante. Aspettiamoci trash talking, litigi e magari qualche episodio controverso.
Il pronostico
I Rockets hanno dalla loro il fattore campo e la fisicità giusta per mettere in difficoltà gli avversari. Gli Warriors, però, hanno i due giocatori migliori della serie, ed esperienza Playoff da vendere.
Mi aspetto battaglia nei primi quattro episodi della serie, con Curry e Butler che dovrebbero poi riuscire a prendere il controllo delle operazioni quando ci si avvicina al traguardo.
Warriors in 6.