Con molto ottimismo Zion Williamson si è espresso riguardo all’infortunio all’area posteriore della coscia che lo tiene fermo ormai dal 6 novembre, data della sua ultima gara, contro i Cavs:
“Quando ho lasciato l’arena, mi sentivo bene. Nessun problema, niente di niente. Il giorno dopo mi sono alzato e sono venuto a fare le terapie, ma mi sentivo più dolorante del solito. Mi sono fatto controllare. Non era quello che volevo sentire. La parte iniziale (quando si apprende la notizia dell’esclusione) è sempre dura a livello mentale. Dopo la prima settimana, il morale si risolleva. Anche stare con i ragazzi aiuta.”
“Se chiedete a me cosa potrei fare, molto. Ma bisogna seguire il protocollo e le linee guida. La riabilitazione sta andando benissimo. È in regola. È tutto quello che posso fare in questo momento.”
“Lavoro sulla mobilità. Rafforzare diverse aree. Ci sono sicuramente molte cose che posso fare per migliorare, togliendo lo stress dall’area infortunata.”
Sebbene queste parole, risalenti a un’intervista del 22 novembre su NBA.com, sembrino rassicuranti, nelle ultime ore sono arrivate una serie di stangate che sembrano andare nella direzione opposta. Shams Charania di ESPN se ne è uscito con questo report: “Da quello che mi è stato riferito, Zion Williamson non sia vicino a un ritorno, anzi, sarebbe molto lontano. Fonti mi dicono che abbia ricevuto svariati trattamenti all’area infortunata, per quello che sta diventando un problema cronico negli ultimi anni. Si tratta di un infortunio che tipicamente richiederebbe dalle 4 alle 6 settimane di stop in base al livello di gravità, da quanto riferito, ma i Pelicans vogliono rinforzare quella zona: potrebbe andare oltre questo periodo, per cui parleremmo di oltre metà dicembre. Una vera sfortuna per Williamson, che si è presentato al training camp nel miglior stato di forma della sua carriera, col peso corporeo più basso da quando è in NBA. Da quello che mi è stato riferito, i Pelicans credevano davvero a inizio stagione di aver assemblato la squadra più profonda degli ultimi anni a New Orleans. Invece, adesso si trovano con molti infortuni e devono avere a che fare anche con l’assenza di Zion Williamson per un considerevole periodo di tempo.”. Un incubo tanto per la squadra, quanto per il giocatore, che rischia conseguenze ben più gravi di qualche mese di assenza: The Athletic ha infatti rivelato che l’Agenzia che lo rappresenta, Creative Arts Agency (CAA), si sia separata dalla stella per ragioni non precisate dal suo primo rappresentante, Austin Brown, ma sembra lampante che sia a causa dei dubbi sulla sua salute fisica. Williamson, al momento senza un’agenzia, dovrà aspettare minimo 15 giorni prima di trovare un altro agente a seguito del licenziamento del precedente, stando alle regole vigenti. Il quinquennale da $197 milioni iniziato nel 2023 sembrerebbe comunque indicarne un’eventuale tranquillità a livello teorico, ma si ricordano le stringenti clausole che danno molto potere ai Pelicans in caso di assenze del giocatore e peso eccessivo nelle misurazioni svolte durante l’anno. Prendendo le informazioni dalla pagina Spotrac, attinte dall’articolo di Mike Vorkunov su The Athletic, queste sarebbero le clausole:
Le stagioni garantite sono diventate non garantite a causa della clausola delle partite giocate:
- 2024-25: 50% garantito, completamente garantito 7 gennaio 2025
- 2025-26: non garantito, completamente garantito 15 luglio 2025
- 2026-27: non garantito, completamente garantito 15 luglio 2026
- 2027-28: non garantito, completamente garantito 15 luglio 2027
Esistono alcuni trigger di garanzia se vengono soddisfatti determinati criteri:
- Il 20% dello stipendio del 2025-26 diventa garantito se supera tutti e sei i controlli di peso durante la stagione 2024-25.
- Il 40% dello stipendio del 2025-26 diventa garantito se gioca >= 41 partite durante la stagione 2024-25, un ulteriore 20% se gioca >= 51 partite, il restante 20% se gioca >= 61 partite.
- Gli stipendi per le stagioni 2026-27 e 2027-28 possono essere garantiti nuovamente se si raggiungono le metriche di cui sopra nella stagione precedente.
Ulteriori protezioni passano da:
- Il peso, che deve essere inferiore a 295 libbre; il grasso corporeo deve essere monitorato.
- Infortunio al piede destro
In grassetto sono evidenziate le parti riguardanti la stagione in corso che potrebbero influenzare il contratto del prossimo anno, fra cui sono degne di segnalazione le 61 gare da giocare per ottenere il 20% aggiuntivo, cifra che quasi sicuramente non verrà raggiunta da Zion Williamson anche in caso di test di peso superati. Pochi dubbi, infine, sul fatto che il contratto diventerà garantito al 7 gennaio, ma bisogna menzionare la possibilità dei Pelicans di tagliarlo a fine stagione: non è probabile, al momento, dato che si parla di un top della Lega quando è in campo, ma non è da escludere del tutto in caso il problema si riveli davvero cronico o qualora si presentino ulteriori infortuni traumatici. Insomma, il rientro in campo, per Zion Williamson, si fa adesso una questione di priorità soprattutto economica.