Questo contenuto è tratto da un articolo di Tyler Marko & Raymond Brenkert per The Knicks Wall, tradotto in italiano da Marco Marchese per Around the Game.


Il tempo a disposizione per Mitchell Robinson a New York sembra sia agli sgoccioli. Dopo la sua terza stagione in NBA, devastata da vari gravi infortuni, i New York Knicks l’estate scorsa hanno scelto di esercitare la team option per il centro 23enne e di farlo diventare unrestricted free agent la prossima estate (sempre che non venga scambiato prima della trade deadline).


L’anno scorso i Knicks si sono classificati quarti per Defensive Rating (107.8) anche senza il loro giovane “shot-blocker” (è stato fuori per quasi tutta la stagione a causa di una frattura al piede), e la speranza era che quest’anno Robinson migliorasse la squadra sotto ai tabelloni, affermandosi come centro titolare, con Nerlens Noel e Taj Gibson da backup.

Tuttavia, il team di coach Tom Thibodeau si classifica attualmente al 22esimo posto della lega per Defensive Rating, 110.5. Thibs ha offerto parecchie opportunità a Mitch, schierandolo nella starting lineup sin dall’inizio della stagione; ma a seguito di una striscia di tre sconfitte di fila, dalla partita dello scorso 7 dicembre contro gli Spurs ha preferito affidarsi a Nerlens Noel.

Sin dal suo esordio in NBA, l’alta propensione a commettere falli ha limitato l’utilizzo di Robinson. Oggi, alla sua quarta stagione in NBA, si trova invece ad affrontare problemi legati alla carenza di fiato. Prima della partita contro gli Spurs, Mitch ha rilasciato questa dichiarazione:

“Vorrei solo poter tornare indietro ed essere in campo quello visto prima dell’infortunio. Però va bene così, lavorerò per tornare a quei livelli. Attualmente faccio fatica, mi stanco molto presto. Dopo 6-7 minuti sono già senza fiato.”

La scorsa stagione Robinson stava giocando bene prima di subire la frattura alla mano contro gli Wizards (a febbraio), e poi quella al piede (marzo) dopo appena quattro partite trascorse dal suo recupero del precedente infortunio. Questi due sfortunati eventi hanno limitato e terminato anzitempo quella che i tifosi speravano fosse la stagione in cui si sarebbe affermato.

Dopo circa 8 mesi lontano dal parquet, oggi sarebbe sbagliato aspettarsi che il ragazzo sia al massimo del livello di sforzo sostenibile dal suo corpo, poiché il duro lavoro in offseason potrebbe aver sovraccaricato il suo apparato muscolare. E poi, c’è il discorso relativo al suo cambio di peso.

Da rookie Robinson pesava circa 100 kg, mentre la scorsa stagione, per sua stessa ammissione, è arrivato a pesare circa 117 kg. Ad inizio stagione la sua massa corporea è cresciuta fino ai 127 kg, e per lo più si parla di massa muscolare aggiunta nella speranza che una struttura fisica più solida e massiccia lo aiutasse nella prevenzione degli infortuni.

Il suo ruolo all’interno del sistema di gioco dei Knicks, però, prevede una certa mobilità e agilità, e di questo pare se ne sia accorto anche lo stesso Mitchell, che recentemente ha ammesso di aver stabilizzato la sua massa corporea di nuovo attorno ai 117 kg. Si sentiva “troppo rallentato” da quei 10 kg extra, mentre adesso si sente “più agile e veloce”. Quantomeno, per i primi minuti in cui scende in campo.

Nonostante si possa sentire meno appesantito, ora il suo corpo deve (ri)abituarsi al nuovo livello di esplosività. Ma l’aumento di quest’ultima non comporta automaticamente anche un aumento di resistenza, ed è per questo che sembra che ad ogni giocata intensa è come se Mitch svuotasse il suo serbatoio.

La buona notizia, comunque, è che finalmente Mitchell Robinson è finalmente consapevole della sua situazione e sta lavorando duro per aumentare il suo livello di resistenza fisica (ha rivelato ai media che dopo ogni partita si allena in bici o con la cyclette).

Se è vero che questo sia il peso-forma perfetto per Mitchell Robinson, allora ne trarrà benefici d’ora in avanti. Tuttavia, se ciò dovesse accadere, potrebbe causare la fine della sua esperienza con i Knicks.

In vista della sua unrestricted free agency, Mitch deve mostrare il suo valore per strappare un buon contratto l’estate prossima, che New York non dovrebbe offrirgli. E la domanda è: i Knicks cercheranno una nuova squadra per lui prima della trade deadline?