FOTO: NBA.com

Questo contenuto è tratto da un articolo di Johnathan Wright per Sportskeeda, tradotto in italiano da Marco Barone per Around the Game.


In una lega come l’NBA, i giocatori sono abituati a fare le valigie più volte nella loro carriera, un cambiamento di squadra dopo l’altro. Gli atleti di solito traslocano durante la free agency, per effetto di una trade oppure in seguito ad un buyout o taglio; a prescindere da tempi e modalità, comunque, ce ne sono alcuni che si si sono trasformati in veri e propri “nomadi” della lega. Vediamo i casi più estremi.


Il record appartiene a Ish Smith, arrivato da undrafted nel 2010 e attualmente ai Denver Nuggets, dopo un vagabondaggio che, a 34 anni, potrebbe ancora non essere giunto al termine.

Dopo Ish Smith, ci sono quattro giocatori che hanno vestito – giocando almeno un minuto in una partita di Regular Season – dodici maglie diverse. Ovvero:

  • Chucky Brown (anni ’90, visto anche in Italia)
  • Jim Jackson (anni ’90 / 2000)
  • Tony Massenburg (anni ’90 / 2000, in un continuo avanti-e-indietro tra USA e Spagna)
  • Joe Smith (anni 2000)

Alle loro spalle, “fermo” a 11 squadre diverse, troviamo invece Kevin Ollie. La cui carriera, però, è forse quella più nomade di tutte, considerando che in 13 stagioni ha traslocato 15 volte, passando in tre occasioni diverse da Philadelphia, in due da Orlando e in entrambe le versioni dei Seattle SuperSonics / Oklahoma City Thunder.

Tra i giocatori più o meno recentemente in attività, ecco alcuni altri casi degni di nota:

  • Anthony Tolliver (10 squadre diverse)
  • Trevor Ariza (9)
  • Jamal Crawford (9)
  • Jeff Green (9)
  • Garrett Temple (9)
  • D.J Augustin (8)
  • Gerald Green (8)
  • Corey Brewer (8)