NBA Finals | Post-Game 1 Press Conference | Phoenix Suns

Gara 1 è dei Phoenix Suns. Nonostante il ritorno di Giannis Antetokounmpo (in sorprendenti condizioni fisiche), il primo atto delle NBA Finals 2021 va a Chris Paul e compagni, 118-105.

A guidare i Suns è stato proprio CP3, protagonista di un grande secondo tempo (chiude con 32 punti, 21 dei quali dopo l’intervallo, con 9 assist e il 63% al tiro). La post-game press conference dei Suns si apre proprio con una domanda sui quei “momenti – già visti in questi Playoffs – in cui Chris Paul prende in mano la squadra”, rivolta a coach Monty Williams.

“Nei momenti in cui trova ritmo così, in cui riesce a segnare così, noi dobbiamo solo spaziare bene il campo e lasciare che lui orchestri il gioco. Viviamo di questo, quando entra in quella modalità.”

Di seguito le dichiarazioni complete dei protagonisti.


MONTY WILLIAMS

Sulla presenza di Giannis Antetokounmpo:

“E’ quello che ci aspettavamo e per cui ci siamo preparati. Il nostro game-plan è stato pensato per affrontare i migliori Bucks, ovvero quelli con Giannis.”

Sulla leadership di CP3 in campo:

“Sa segnare e allo stesso tempo sa creare per gli altri. Sa capire i momenti, e sa sempre dove sono e dovrebbero essere i suoi compagni. (…) Quando mi guarda, so che ha in mente un gioco offensivo.”

Sui cambi difensivi dei Bucks, che avevano coinvolto tutti i giocatori in campo (anche Brook Lopez) già alla fine della serie contro gli Hawks, riproposti da Coach Bud in Gara 1 questa notte:

“Nell’ultima partita hanno cambiato molto di più sui blocchi, sappiamo che sono quel tipo di squadra con cui deve prepararti per diversi scenari.”

Sulla prestazione di Cam Johnson, che in uscita dalla panchina ha avuto un ottimo impatto su Gara 1 in entrambe le metà campo:

“Big, strong defender. La sua capacità di aprire il campo e segnare da fuori è la prima cosa che si tende a pensare di Cam, ma prima di tutto stanotte ha giocato una grande partita in difesa. Ha avuto dei possessi davvero buoni, per come ha mosso i piedi ed è sempre rimasto di fronte all’attaccante. Semplicemente un ottimo giocatore.”

Sull’importanza di Ayton per la squadra:

“Ha preso alla grande il suo ruolo in squadra. Talvolta quando dico a un giocatore quali sono i suoi compiti in campo, lo prende come se stessi limitando le sue capacità. Ma non è il caso di DA, che capito il suo ruolo e come ci può davvero aiutare a vincere. È una grande presenza in entrambe le metà campo per noi.”

Sull’intesa di Chris Paul, Devin Booker e DeAndre Ayton in campo:

“Il tempo che hanno speso insieme quest’anno dopo gli allenamenti per parlare e costruire un’intesa è stato molto importante. Bisogna dare credito a loro per questo.”

CHRIS PAUL

Sull’essere per la prima volta nella press conference room dopo una gara di NBA Finals:

“Sono contento di essere qui e di avere questa opportunità, soprattutto se penso a dove eravamo oggi un anno fa. Stavamo partendo per andare a giocare nella bubble, con OKC.”

Sulle soluzioni trovate nel pick&roll con Ayton contro diversi schemi difensivi:

“Lo giochiamo così spesso da tutto l’anno, che abbiamo affrontato qualsiasi tipo di coverage. È per questo che ci viene naturale adattarci.”

Sulla crescita di Ayton:

“Ne sono orgoglioso. È bello sentirlo parlare, guardare com’è maturato. Non solo come giocatore, ma anche come persona. Non tutti hanno l’occasione di conoscerlo fuori dal campo, ma ha un cuore enorme, è uno dei migliori ragazzi che si possano incontrare. Anche per questo penso che tutto quello che sta ottenendo in questi Playoffs sia meritato. Non potrei essere più felice per lui.”

Sulle discussioni tra lui, Ayton e Booker all’inizio dell’anno:

“Ne ha parlato anche DA, e non poteva dire cose più giuste. La gente prendeva quei momenti come delle tensioni o cose del genere, ma erano conversazioni costruttive.”

MIKAL BRIDGES

Sulla partita di Chris Paul:

“CP3, man. Si è preparato per tutta la vita aspettando questo momento, e si è visto. Sapevamo che sarebbe stato pronto. Può giocare così ogni partita.”

Su quelle che sono le prime NBA Finals (e i primi Playoffs) per quasi tutti i giocatori dei Suns:

“Siamo un gruppo molto unito, lo sanno tutti. Siamo insieme ogni giorno, con lo stesso obiettivo. Vinciamo insieme, come squadra, e perdiamo insieme. Non dobbiamo imparare a farlo, per noi è naturale: siamo una famiglia. Amo questi ragazzi. (…) Ed è quello che ci ha permesso di non subire la loro rimonta nell’ultimo quarto. Togetherness.”


NBA Finals | Post-Game 1 Press Conference | Phoenix Suns

L’esperienza nella championship game NCAA lo ha preparato alle NBA Finals?

“Non molto, è tutto diverso. C’è un solo aspetto in cui mi ha preparato davvero: le attenzioni dei media.”

Sulle sue ultime partite:

“So di aver avuto delle difficoltà nell’ultima serie. Ma sapevo che ora avrei avuto l’occasione di fare meglio, sul palcoscenico più importante, e ho lavorato per farmi trovare pronto.”

Sul compito di difendere su Khris Middleton:

“Credo che la mia difesa sia stata OK. Con un giocatore così forte devi solo cercare di rendergli più difficili i tiri.”

DEANDRE AYTON

22 punti e 19 rimbalzi per DA, che rimane poco davanti ai media. Si comincia scherzando, parlando del 20esimo rimbalzo, che gli è stato “rubato” da Chris Paul nel finale di gara:

“Davvero, l’hanno dato a lui! Dai, ovviamente non è quello che mi interessa stasera.”

Sulla vittoria in Gara 1:

“Sono contento. Siamo una partita più vicini al nostro obiettivo.”

Sul suo miglioramento nell’approccio mentale alle partite:

“C’erano volte in cui mi complicavo la vita da solo. Ora ho imparato a fare tre respiri profondi, chiudere gli occhi e rilassarmi.”

Sulla centralità di Chris Paul nella sua crescita di quest’anno:

“Chris mi ha fatto capire come approcciare meglio le partite, l’importanza di conoscere le tendenze degli avversari in campo e come cercare di diventare un giocatore vincente.”

Sullo spogliatoio dei Suns:

“Amo essere qui, perché mi sento in sintonia con tutti i ragazzi dello spogliatoio. They are big dudes, man.”

DEVIN BOOKER

Su come ha vissuto emotivamente il suo debutto alle NBA Finals:

“Siamo una squadra in cui la fiducia l’uno nell’altro è alla base di tutto, dallo staff ai giocatori. Questo mi dà forza e toglie pressioni, perché sono sicuro del lavoro degli altri e so che, nel bene o nel male, saremo comunque in partita, a competere per la vittoria.”

Sul ritorno di Giannis:

“Non sapevo se avrebbe giocato, non ne avevamo idea. Ma abbiamo preparato la partita per essere pronti anche in caso di suo ritorno in campo.”


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Sulle ultime due partite di Chris Paul:

“73 punti… Chris Paul has been a bucket, man. È incredibile nel coinvolgere i compagni, è il giocatore che lo sa fare meglio in questa lega, ma è sempre stato anche un grande scorer. Non c’è scouting report che abbia mai detto che non possa segnare.”

Sulla crescita di Ayton:

“Come ha detto Chris Paul, lo abbiamo motivato e lui si è dimostrato molto ricettivo. Ci sono state volte in cui CP continuava a dirgli delle cose in allenamento, e io guardavo, aspettando che toccasse a me. Pensavo – ok, hai finito? È il mio turno ora per parlare con DA. È per questo che siamo così orgogliosi di lui.”