La franchigia dell’Oregon ha deciso di trattenere l’australiano.

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Sembrava essere l‘operazione finale di un’estate perfetta per i Dallas Mavericks, invece Matisse Thybulle sarà ancora un giocatore dei Portland Trail Blazers per la prossima stagione e le due successive. Nonostante le nubi a forma di Damian Lillard che si agitano sopra la testa di Joe Cronin, infatti, il front office dell’Oregon ha deciso di rinunciare a parte della futura flessibilità salariale esercitando il proprio diritto di pareggiare l’offerta dei texani.

Matisse, quindi, rimarrà a Rip City percependo i 33 milioni in tre anni offerti da Nico Harrison, con l’ultima stagione vincolata da una player option. L’accordo, secondo quando riportato da Chris Haynes, contiene inoltre un trade kicker del 15% del salario. Un eventuale scambio, per quanto possibile, è comunque da escludersi nelle immediatezze della firma. Secondo le regole dei restricted free agent, infatti, Thybulle non potrà essere inserito in una sign-and-trade e sarà inscambiabile fino al 15 gennaio, con ‘ulteriore divieto di essere scambiato a Dallas per almeno un anno dalla firma del contratto.

Dal punto di vista salariale, con una situazione comunque in evoluzione visto l’affare-Lillard, Portland si trova perciò ora a soli 3.5 milioni dalla luxury tax con 13 giocatori sotto contratto. Difficile, quindi, pensare che almeno per quest’anno la franchigia finisca nella lista delle franchigie più spendaccione. D’altro canto, Dallas, anch’ella appena al di sotto della prima fascia salariale che comporta il pagamento della luxury, avrà a disposizione per i prossimi giorni di free agency tutta la non-tax midlevel non occupata dal contratto Thybulle.


L’estate di Portland, dopo la rifirma di Grant, comincia quindi ad assumere tinte sempre più definite, anche se la fine della telenovela più importante sembra al momento ancora di là da venire.