FOTO: Bleacher Report

La mancata estensione e soprattutto il mancato accordo a riguardo con i Golden State Warriors proiettano Jonathan Kuminga per forza di cose nel trade market. Il congolese si è guadagnato il posto da titolare grazie al potenziale messo in mostra nei primi 3 anni, costituito di versatilità difensiva e grande esplosività nei pressi di entrambi i ferri, chiudendo la passata stagione nell’88esimo percentile nell’ultimo metro di campo (74%), ma non è bastato a garantire un’estensione. Questo perché il giocatore e il suo camp avrebbero avanzato, stando a Monte Poole di NBC Sports Bay Area, una richiesta ben oltre i $30 milioni annui che i Warriors erano disposti a offrire. Una delle fonti interne a Golden State ha dichiarato: “Ha compiuto un salto nella passata stagione. Vogliono vederne un altro prima di fare un investimento simile, è ancora sotto il loro controllo. Se Kuminga farà una stagione molto positiva, so che si prenderanno cura di lui”. Il “controllo” risiede nel fatto che il giocatore sarà restricted free agent in estate, quindi i Warriors potranno pareggiare qualunque offerta prima di lasciarlo eventualmente andare. A tal proposito, sono già emerse squadre interessate come Philadelphia 76ers e Brooklyn Nets, secondo quanto riportato da Jake Fischer di Bleacher Report: “I Sixers hanno decisamente fatto comprendere a tutta la Lega e dietro le quinte che sono disposti a spendere per aggiungere un altro tassello. Sono disposti a impiegare Draft capital. […] Ci sono già stati rumors di Brooklyn potenzialmente interessata a sganciare una grossa offer sheet per Jonathan Kuminga.”. Due casi dunque piuttosto diversi: nel primo, è ponderata la trade, nella quale potrebbe giocare un ruolo importante Kenyon Martin Jr., “sovrapagato” da Philadelphia ($8 milioni l’anno) rispetto al suo valore proprio per includerlo in scambi con contratti più voluminosi, anche se le prime risposte dalla Lega sembrano indicare la richiesta di All-Star material dalla Baia; nel secondo, si parla di “offer sheet” e dunque dei meccanismi propri della restricted free agency, per i quali bisognerà aspettare l’estate. Detto ciò, non ci sarà da stupirsi nel vedere Kuminga in certi discorsi: si tratta di un giovane ancora da sgrezzare, ma “quadrato” e capace di crescere a vista d’occhio. Se l’accordo con Golden State non verrà trovato dopo questa stagione, come successo invece al “coetaneo” Moses Moddy su cifre ben inferiori, uno scambio diventerà quasi forzato, dato che a quel punto le opzioni saranno o pagarlo o perderlo in free agency.