Ancora Dame Time? No, anzi, non in Massachusetts.

Damian Lillard Boston Celtics

Questo contenuto è tratto da un articolo di Adam Taylor per Celtics Blog, tradotto in italiano da Alessandro Di Marzo per Around the Game.


Se state sperando di vedere Damian Lillard con una canotta dei Boston Celtics il prossimo anno, potreste rimanere delusi. Come specificato lo scorso 8 giugno da Chris Haynes, infatti, “Lillard non vuole Boston”:


“Credo che se verrà scambiato, andrà a Est. Ma non finirà a Boston, ne sono piuttosto certo.”

(Chris Haynes)

Lillard, tra l’altro, è stato protagonista di un dibattito a “The Last Stand”, programma con Brian Custer, dove lui stesso ha parlato delle sue eventuali destinazioni preferite della costa Est in caso di trade:

“Miami, ovviamente. Miami è la risposta più ovvia, e Bam Adebayo è un mio grande amico, Davvero. Direi anche Brooklyn, perché conosco bene Mikal Bridges ed entrambe le squadre hanno un buon roster.”

(Damian Lillard)

Boston, dopo l’eliminazione alle Conference Finals avvenuta proprio per mano di Miami, ha iniziato a porsi diverse domande, a partire dal futuro di Jaylen Brown.

Dopo essere stato scelto per l’All-NBA Second Team quest’anno, il numero #7 è ora eleggibile per un supermax contract. Bisogna però chiedersi chi, realmente, voglia pagare Brown ben 295 milioni di dollari in 5 anni e se questa possa essere la soluzione migliore per i Celtics; da considerare anche il fit con Jayson Tatum, mai totalmente sbocciato come si sperava. 

Un altro grande motivo che ci spinge a immaginare Brown lontano da Boston è anche il nuovo Collective Bargaining Agreement (CBA), che ha inasprito molto le penalità pecuniarie per le franchigie che superano il limite del secondo tax apron. Oltre all’aspetto economico, ciò darebbe ovviamente meno spazio di manovra a Boston per tentare di compiere ulteriori mosse.

Ed è qui che ci si chiede nuovamente: cosa risolverebbe la trade per Lillard? A livello di stipendi, parliamo sempre di una paga molto alta per il quasi 33enne, vale a dire $45 4 $48 milioni per le prossime due stagioni e addirittura una media di $61 milioni per il 2026 e il 2027. Anche qui, Brown o non Brown, gli ostacoli salariali e normativi rimarrebbero.

Brown, perlomeno, ha ancora 26 anni, dunque più tempo per svilupparsi e migliorare; il suo valore è maggiore, e tenerlo avrebbe sicuramente più senso. Sì, Lillard andrebbe a migliorare non di poco la rotazione di coach Joe Mazzulla, ma la sua presenza non risolverebbe i problemi di salary cap che affliggono Boston già oggi.

Anche dal punto di vista di Lillard, la sua preferenza per Miami è legittima: gli Heat si stanno giocando le NBA Finals con un gruppo di role player affidabile e stelle che potrebbero avvicinarsi pericolosamente agli ultimi anni buoni per provare a vincere. Perché no, con Dame?