Le dichiarazioni dei pilastri degli Warriors dopo la pesante sconfitta contro i Chicago Bulls

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La partita di ieri sera contro i Chicago Bulls (privi di DeMar DeRozan) doveva essere una rampa di lancio per i Golden State Warriors. Non è stato così. E’ invece arrivata l’ennesima sconfitta in trasferta, sinistramente simile a molte delle altre in questa stagione.

I campioni in carica si trovano ora nuovamente padroni di un record negativo (21-22), con una manciata di squadre pronte a scardinarli per un posto da Playoffs nella Western Conference.

Le parole nel post-partita dei pilastri della dinastia sono abbastanza eloquenti. Primi tra tutti Steve Kerr e Draymond Green.


Abbiamo difficoltà a mettere insieme diverse buone decisioni una dietro l’altra, in entrambe le metà campo. I tiri non entrano sempre, devi essere in grado di eseguire offensivamente e difensivamente con continuità, e noi non lo stiamo facendo. Non siamo abbastanza solidi ora come ora

Potremmo darci degli alibi, ma tutte le squadre hanno infortunati. Non ci sono scuse.

– Steve Kerr

Non possiamo fare due passi avanti e tre indietro. Deve essere una costruzione costante. E per noi quella costruzione costante non è ancora iniziata

Ci deve essere senso di urgenza. Non siamo una squadra quando giochiamo così.

– Draymond Green

Klay Thompson, al contrario, si è mostrato un po’ meno preoccupato:

Non ho nessuna preoccupazione sulla stagione. Zero. L’importante è arrivare ai Playoffs sani, con un seed decente

I Dubs avranno l’occasione di rifarsi immediatamente, nella trasferta in back-to-back stasera sul campo degli Washington Wizards.