Kyrie Irving zittisce il pubblico di Toronto con un buzzer beater che vale 32 punti e la vittoria per i Brooklyn Nets

Kyrie Irving segna il buzzer contro Fred VanVleet
FOTO: NBA

Kyrie Irving delivers the victory at the buzzer!!!

E chi, se non Kyrie Irving per decidere il finale di gara fra Toronto Raptors e Brooklyn Nets, uno dei più entusiasmanti di questa parte di stagione (nonostante quello clamoroso di ieri)? E, se proprio dobbiamo essere sinceri, assolutamente il più indimenticabile per il sottoscritto, che ha avuto la fortuna di trovarsi di persona alla Scotiabank Arena.

Dopotutto, qui, che sarebbe stata una chiusura di un certo tipo lo si è capito da quando la tripla scagliata in aria da Fred VanVleet a 3 minuti e 6 secondi dalla fine ha a malapena scheggiato il ferro subito prima di insaccarsi per i suoi personali 35, 36 e 37 punti.


Da qui in poi, oltre in parte al solito VanVleet, sono però da segnalare 3 protagonisti: Yuta Watanabe, Scottie Barnes e, ovviamente, Kyrie.

Il primo si è presentato da ex dopo le ultime due stagioni passate a Toronto, ed è stato protagonista di un ottimo assist per Ben Simmons subito dopo la tripla sopracitata, spegnendo immediatamente l’entusiasmo dei propri ex tifosi. Dopo un ottima difesa di Irving che lancia il contropiede, la schiacciata di Kevin Durant arriva perentoria a siglare il +4 Nets a poco più di 2 minuti e mezzo dal termine.

Potrebbe sembrare una batosta per i Raptors, ma per quell’inesauribile fonte di entusiasmo e caos racchiusa sotto il nome di Scottie Barnes non può significare che una cosa: showtime. Scottie comincia a martellare il ferro: dapprima chiude un un and-one spazzando via Simmons di potenza; Irving risponde dall’altro lato con un pull-up in faccia a Malachi Flynn, ma Barnes è lucidissimo e, dopo un possesso non brillante, ottiene il cambio contro Kevin Durant attaccandolo senza paura e guadagnandosi 2 tiri liberi con un gancio a tutto braccio. Solo rete, in entrambi, e -1 Raptors a 90 secondi dal termine.

A completare l’opera del compagno è il solito VanVleet che, dopo un’ottima difesa di squadra, mette a segno il jumper del +1 a favore di Toronto, il primo vantaggio dall’84-83 di fine terzo quarto. Tutto è apparecchiato per un ultimo minuto di fuoco.

Kyrie Irving è on fire, ma decide di calmare i bollenti spiriti della Scotiabank Arena con un layup clamoroso. Di là, Scottie risponde presente, infilandosi nel petto di Watanabe dopo una virata a centro area. Giusto, Watanabe. Dall’altro lato, su uno slip e una quasi palla persa, Kyrie trova l’equilibrio per palleggiare contro il solito, malcapitato Flynn e fare a fettine in uno spiraglio la difesa Raptors: solo che, anziché chiudere al ferro, scarica in angolo, e indovinate chi c’è?

Vi sembra abbastanza? Per Scottie, no. Barnes ottiene il cambio contro Irving, e lo attacca a testa bassa. Alza la parabola per il layup, ma spunta la provvidenziale manona di KD a negare il tutto. Peccato, però, che una frazione di secondo prima sia arrivato il fischio a favore del Rookie of the Year in carica. L’Arena incrocia le dita sperando che la palla abbia toccato il tabellone ma, dopo un check per verificare l’eventuale goaltending di Durant, gli arbitri decidono che la stoppata è regolare e quindi niente and-one, “solo” 2 tiri liberi. Per Scottie, in versione clutch player of the year, un 2 su 2 senza battere ciglio che fa infuocare il pubblico.

Pari 116, possesso Nets, e 8 secondi sul cronometro. Anzi, 3.7, perché VanVleet spende un ottimo fallo dopo la rimessa.

A questo punto il tempo si ferma. Tutti in tribuna stampa sembrano stringersi nella speranza di veder fallire il tentativo di sorpasso degli ospiti senza neanche tentare di mascherare il tifo con la teorica oggettività del mestiere. Sugli spalti il pubblico esplode nel più classico dei cori, “Defense, defense”, i decibel sono a mille. Irving affronta VanVleet in palleggio dopo la rimessa, step back, si alza da tre…

Simmons, gets it in to Irving. 2 seconds left. Irving, stops, takes aaaaaand…

Il gelo.

Cala il silenzio su una partita chiusa in maniera spettacolare dai Nets, che esultano a centrocampo e corrono immediatamente verso gli spogliatoi lasciandosi alle spalle la scena di diciannovemila persone che escono a testa bassa dallo stadio. Un addetto ai lavori batte il pugno sul tavolo ripetendo “Ancora….”, a sottolineare la quarta sconfitta consecutiva, la seconda con un solo possesso di distacco e decisa all’ultimo secondo. Solo due giorni fa l’epilogo è stato diametralmente opposto, con i Raptors ad avere l’ultimo tiro spentosi poi sul ferro.

Coach Jacque Vaughn in conferenza ha speso una buona parola per tutti ma, ovviamente, non poteva che soffermarsi su Irving:

“Ky ha una calma interiore eccellente e un’abilità incredibile di trovare il suo spazio. È speciale, le sue abilità sono innate, la sua è gran pallacanestro, senza pensare alle critiche.”

Per poi uscire dalla sala stampa esclamando a gran voce “Oh, Canada…” suscitando l’ilarità generale.

Il fun fact che emerge poco dopo è che la giocata finale fosse stata disegnata inizialmente per Kevin Durant, che ha spiegato però la scelta al suo arrivo alla conferenza stampa: “La giocata era disegnata per me, ma ho pensato che Kyrie fosse più caldo. Non lo hanno raddoppiato ed è uscito un tiro veramente speciale“. Questa versione è poi confermata da Kyrie in persona, il quale ha speso due parole anche sulla sfida all’ultimo sangue contro Fred VanVleet:

“Avevo un buon matchup contro Fred, io e KD abbiamo parlato e mi ha dato fiducia. Io e Fred ci siamo provocati per tutta la partita, è un grande giocatore. Subito all’inizio del quarto mi ha segnato una tripla in faccia e ho pensato ‘ok, si balla’. Voglio essere grande in ogni situazione, è così che voglio essere ricordato, soprattutto contro grandi squadre come i Raptors.”

Tempi duri per i tifosi dei Raptors che ormai affrontano le partite alla Scotiabank con rassegnata delusione. Tempi molto più luminosi per i tifosi dei Nets che vedono la squadra raccogliere la quinta vittoria consecutiva.