FOTO: Sports Illustrated

I Los Angeles Lakers sperano di poter completare una run profonda ai Playoffs, indipendentemente dal risultato di questa sera. Per aumentare le loro probabilità, hanno deciso di completare il loro roster con due firme dell’ultimo minuto: Tristan Thompson e Shaquille Harrison. Per aggiungerli entrambi, necessario il taglio di Davon Reed, che aveva un contratto comunque non-garantito per la prossima stagione.

Reunion in salsa Cavs, dunque, fra Thompson e LeBron James, con i due che hanno condiviso il parquet con la stessa canotta a Cleveland fra il 2014 e il 2018, portando anche a casa lo storico titolo del 2016. Parlando di attualità, invece, Tristan Thompson è decisamente in una fase calante della propria carriera, reduce da esperienze parziali con Kings, Pacers e Bulls nelle ultime due stagioni, nelle quali ha giocato un totale di 57 partite (62, se aggiungiamo le 5 di Playoffs con i Bulls).

La firma è dettata dunque da un paio di ragioni e basta: l’affinità con LeBron James; la partnership con Klutch Sports e il CEO Rich Paul, suo agente; le condizioni di Mo Bamba, reduce da infortunio di un mese e quindi precario in ottica Playoffs.


Quello di Shaquille Harrison è invece, a modo suo, un ritorno, dato che il giocatore aveva firmato un exhibit-10 proprio con i Lakers a ottobre 2022, prima di essere tagliato. Il giocatore non ha troppa esperienza ad alti livelli, sebbene abbia trovato un po’ di spazio in dei Nuggets nel 2021 in totale emergenza nel back court.

Reduce da un 10-day contract appena scaduto con i Trail Blazers, con la canotta dei quali ha giocato 5 gare convincenti, porterà principalmente difesa PoA, caratteristica che gli è valsa il riconoscimento di Defensive Player of the Year in G League nel corso della stagione 2021/22.