Ci siamo! La stagione regolare sta volgendo al termine, con gli ultimi verdetti che stanno arrivando giusto adesso dalle partite in corso, tra le qualificate ai Playoffs e chi punta al posto più alto in lottery. Intanto, con il periodo più bello dell’anno dietro l’angolo, noi di Around The Betting non possiamo non dare uno sguardo alla corsa ai chiacchieratissimi NBA Awards alla ricerca delle migliori quote.

Oggi (come settimana scorsa QUI) non ci dedicheremo ai pronostici live, ma all’analisi dei premi che tanto fanno discutere e che tanto contano per le carriere dei giocatori NBA: in questo secondo episodio parleremo di Coach of the year, Rookie of the year e ovviamente del Most Valuable Player, andando a vedere quali sono i favoriti seconodo i bookmkers e cercando di spiegarne il perché.

Ah, ovviamente non dimenticatevi i Bonus in fondo all’articolo!


Coach of the year

Partiamo subito con il premio per il miglior allenatore della stagione. Questo è quello che sembra più scontato, ma andiamo ad analizzarne le motivazioni:

  • Mike Brown (Sacramento Kings)

L’ultima volta che i Kings fecero i Playoffs era la stagione 2005-2006, 17 anni dopo ci stanno tornando e molto del merito va dato a coach Brown, che ha portato la squadra al terzo posto a Ovest in questa Regular Season. Certo, Fox e Sabonis stanno giocando probabilmente le migliori stagioni in carriera, Huerter ha fatto l’ennesimo passo avanti dopo una stagione semi deludente e Keegan Murray si è fatto subito trovare pronto alla prima stagione nella lega, ma nulla di tutto ciò sarebbe stato possibile senza l’impatto del nuovo allenatore, che ha saputo amalgamare alla perfezione il talento a sua disposizione, soprattutto offensivamente.

Infatti, i Kings stanno registrando il dato di offensive rating più alto della storia della lega, toccando quota 118.9 punti segnati ogni 100 posessi seondo il sito NBA, che si traduce in 121.0 punti a partita. Ma, soprattutto, hanno superato le vittorie stagionali attese di più di 14 partite, secondo dato più alto della lega e che di solito, assieme al piazzamento della squadra a fine stagione, è abbastanza indicativo di chi sarà il vincitore finale.

Bet365 @1.04

  • Menzione d’onore: Mike Daigneault (Oklahoma City Thunder)

Menzione speciale per l’allenatore di Oklahoma City. I Thunder sono un’altra squadra che ha sicuramente superato le aspettative di tutti, conquistandosi per ora addirittura un posto al Play-In, e se nella scorsa puntata abbiamo parlato dei miglioramenti di Shai Gilgeous-Alexander, questa volta è giusto parlare anche del lavoro fatto dal coach, che ha portato la squadra al maggior differenziale tra vittorie attese prima della stagione e quelle ottenute, con uno scarto di almeno 16 partite. Il tutto senza la seconda scelta dell’ultimo draft e con una squadra compatta, che gioca con effort e si diverte.

Bet365 @15.00

Rookie of the year

Passiamo al secondo premio. Anche per quanto riguarda il miglior rookie, il risultato sembra scontato, con un candidato più avanti rispetto agli altri nelle possibilità di portarsi il premio a casa, ma con un altro che, per qualche partita, è sembrato poterlo scavalcare. Andiamo a vedere subito i nomi.

  • Paolo Banchero (Orlando Magic)

A differenza della sua futura scelta sulla squadra nazionale che rappresenterà, il vincitore di miglior rookie dell’anno sembra ormai essere chiaro e con merito. Banchero ha giocato una stagione di alto livello. Le sue medie recitano 20.0 punti a partita, accompagnati da 6.9 rimbalzi e 3.7 assist. Certo, le percentuali sono rivedibili, ma sono comunque numeri che per un rookie di 20 anni fanno sperare in un luminoso futuro.

È stato fin da subito il leader tecnico di una squadra che è sì finita fuori dalla corsa Playoffs presto, ma che, dopo un inizio travagliato, ha dimostrato di potersela giocare, chiudendo con un record di 24 vittorie e 26 sconfitte nelle ultime 50 partite. Record che, traslato su tutta la stagione, li avrebbe portati a giocarsi l’accesso al Play-In.

Bet365 @1.012

  • Menzione d’onore: Jalen Williams (Oklahoma City Thunder)

Torniamo a parlare di Thunder, questa volta di nuovo lato giocatori. Se OKC è arrivata dov’è, parte del merito va dato anche alla sorpresa di questa stagione: il rookie Jalen Williams da Santa Clara (da non confondersi con Jaylin WIlliams, anche lui rookie ma da Arkansas).

Scelta numero 12 dell’ultimo draft, Jdub ha avuto un impatto che pochi si aspettavano, registrando 14.1 punti, 4.5 rimbalzi e 3.3 assist in 30.3 minuti a partita, risultando a tutti gli effetti il secondo giocatore più importante dei Thunder, offrendo importante supporto offensivo a SGA e offrendo impatto positivo anche nella metacampo difensiva. Ala di 198cm, offre creation secondaria e buon movimento senza palla, rendendosi una costante spina nel fianco delle difese avversarie. OKC potrebbe aver trovato una gemma a fine lottery.

Bet365 @21.00

Most Valuable Player

Passiamo all’ultimo premio, quello più atteso e che, dopo varie discussioni tra i media e sul web, sembra ormai deciso, anche se lo meriterebbero tutti e tre i candidati principali.

  • Joel Embiid (Philadelphia 76ers)

Il probabile vincitore sembra essere proprio lui, Joel Embiid. che sembra aver finalmente raggiunto l’obbiettivo dopo un paio di secondi posti consecutivi. Una stagione quasi irreale dal punto di vista dello scoring per lui, da 33.1 punti a partita con il 65.5% di true shooting, a testimonianza di un dominio offensivo quasi senza pari, affiancato ad una difesa di tutto rispetto. La presenza di Harden ha sicuramente aiutato, ma anche nei minuti senza le sue medie diminuiscono di meno di un punto per 75 possessi, con l’efficienza che varia di soli 2 punti percentuali nonostante il carico offensivo maggiore.

Insomma, se i 76ers hanno il terzo miglior record della lega e sono in top 10 sia per efficienza offensiva che difensiva, molto è dovuto alla stagione sensazionale di Embiid, che andrà meritatamente a vincere il suo primo Michael Jordan Trophy.

Bet365 @1.07

  • Nikola Jokic (Denver Nuggets)

Ormai non è più una sorpresa quanto più un habitué, e anche questa stagione per mesi è stato il candidato numero uno a portarsi a casa il premio. Il lungo dei Nuggets ha di nuovo giocato una stagione di altissimo livello, portando la squadra al primo posto ad Ovest, elevandosi a contender a tutti gli effetti. Per lui quasi una tripla-doppia di media, con 24.5 punti, 11.8 rimbalzi e 9.8 assist a partita (22 gli assist necessari per arrivare ai 10 di media), con un’irreale 70,1% di true shooting, ma soprattutto +25.7 di on/off, dato nel massimo percentile, a dimostrazione di come i Nuggets senza di lui siano persi, portandolo ad essere il giocatore probabilmente più impattante della lega.

Purtroppo per lui, però, l’aver vinto già due MVP consecutivi lo mette nelle condizioni di dover sottostare a standard più alti degli altri, vista la rarissima compagnia di cui farebbe parte vincendone tre. E questo, per molti dei votanti, ha valore e continuerà ad averlo finché Jokic non dimostrerà di poter entrare in quella cerchia con delle prestazioni di altissimo livello anche ai Playoffs. Che sia l’anno buono?

Bet365 @5.00

  • Giannis Antetokounmpo (Milwaukee Bucks)

Eccoci all’ultimo candidato: The Greek Freak. In questo caso le motivazioni sono molto semplici, si tratta del giocatore più forte della squadra più forte (cioè quella col miglior record) della lega. Antetokounmpo ha disputato l’ennesima stagione “for the ages”, dominando, seppur a fasi alterne in certi periodi, su entrambe le metacampo, affermando con ancor più furore il suo essere il giocatore migliore della lega. Ma, come detto per Jokic, Giannis ha già vinto per due volte il premio di MVP e la “voter fatigue” colpisce anche lui, da cui ormai quasi ci si aspetta una regular season del genere con picchi elevatissimi, a dimostrazione di come lui invece la porta dell’élite l’abbia sfondata e si stia mettendo comodo a fianco dei mostri sacri del gioco.


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