
Quella di stanotte è stata una partita particolare per Rudy Gobert: una prestazione non in linea con gli alti standard stagionali e un finale parecchio concitato, con un’espulsione e un tecnico ad una manciata di secondi dalla fine che sono costati la vittoria ai Minnesota Timberwolves.
Dopo aver commesso il sesto fallo, infatti, Gobert ha mimato il classico gesto dei soldi rivolto verso gli arbitri, che lo hanno immediatamente punito con un tecnico. Il tiro libero segnato da Garland si è poi rivelato decisivo per mandare la partita al tempo supplementare.
Dopo la partita il francese ha rincarato la dose, spiegando il gesto e accusando gli arbitri NBA di essere influenzati dal mondo delle scommesse:
Non è solo una chiamata, tutti fanno errori. È quando dura per tutta la partita e più volte che diventa strano. Ovviamente la mia reazione è stata esagerata, anche se rispecchia ciò che penso veramente, non era il momento di reagire in quel modo. E ovviamente, loro non vedevano l’ora di darmi un tecnico.
Sono in questa lega da tanto tempo, e capisco il gioco abbastanza bene, e amo questo gioco. Stanotte ho fatto degli errori, capita, e capita anche agli arbitri. Ma certe volte non sono solo errori, e continuerò a sostenerlo. Penso che tutti in NBA lo sappiano. Sarò di nuovo il cattivo che dice ciò che pensa, e prenderò una multa, ma penso che tutto questo stia danneggiando il gioco. So che il mondo delle scommesse sta diventando sempre più grande, ma non dovrebbe essere così. Do tutto il credito a Cleveland, hanno giocato un’ottima partita, ma devono lasciare che siano i giocatori a decidere le partite.
Non è la prima volta che Gobert si lascia andare ad allusioni di questo tipo, e in questo caso la multa sarà probabilmente molto salata.