Sono molti i segnali incoraggianti per i Knicks, ma il fenomenale inizio di RJ Barrett è il più importante.

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Questo contenuto è tratto da un articolo di Candace Pedraza per The Knicks Wall, tradotto in italiano da Marco Barone per Around the Game.


“Leap”, il salto. Un termine spesso usato quando si prova a descrivere quel qualcosa che ci si aspetta da un giovane giocatore che sembri destinato alla grandezza. Significa il passaggio da buon giocatore a uno consistentemente superiore. Significa iniziare a lasciare il segno sul successo della squadra, non ridurre l’impatto alle sole statistiche individuali.


RJ Barett è al suo quinto anno dopo essere stato scelto con la terza assoluta al Draft 2019 dai New York Knicks, dietro fenomeni come Zion Williamson e Ja Morant. Scagliato in una tumultuosa New York, tra cambi di allenatore, rivoluzione del roster e il tentativo di farlo legare per la prima volta a Julius Randle, ci sono voluti molti alti e bassi ma, dopo una manciata di partite nella stagione 2023/24, sembra finalmente che Barrett sia il miglior titolare in campo.

Rispetto alla passata stagione ci sono precise aree di miglioramento: il suo tiro da tre punti, l’abilità da facilitatore per i compagni e il suo impatto difensivo. Tutte e tre parte di uno sviluppo sostenibile per il giocatore, da osservare per il resto dell’anno. Ma vedremo di nuovo una regressione, specialmente difensiva? Vediamo in che modo queste tre aree stanno contribuendo alle sue buone prestazioni e come possa mantenere questi livelli con il passare della stagione, per lui e per i Knicks.

Tiro da fuori

Il tiro da tre punti di RJ Barrett sembra il più lampante e positivo miglioramento rispetto alla passata stagione. Nel 2022/23, ha chiuso con il 31% da fuori su 5.3 tentativi di media, minimo in carriera; ad oggi, sta tirando invece con un incandescente 50% da tre punti su 5.7 tentativi a partita.

Molte cose sono cambiate per lui con queste percentuali per svariate ragioni, ma la principale è il suo costante movimento confrontato alla passata stagione. Non è più piantato sul perimetro e sta rendendo la difesa per le squadra avversarie un inferno, forzandole a battersi sui blocchi portati da Randle, Mitchell Robinson e Isaiah Hartenstein per inseguirlo.

In aggiunta a questo, il giudizio di RJ Barrett in termini di shot selection è migliorato, e a beneficiarne sono state ovviamente le percentuali. In campo è spesso stato una terza o quarta opzione per la squadra in attacco fra i titolari, specialmente con Randle e Jalen Brunson capaci di generare i propri tiri con una certa efficienza nella passata stagione. Ma ora, la precisione e il ritmo da fuori del canadese sono difficili da ignorare.

Il rilascio sul suo tiro si è fatto automatico, aprendo di più il campo per l’attacco di New York, per cui è più facile trovarlo in fretta sulle penetrazioni e sugli scarichi. Se i Knicks riusciranno a mantenere tale il flusso offensivo, Barrett continuerà a goderne; al contrario, set stagnanti e isolamenti come quelli dello scorso anno potrebbero portare a un calo nell’efficienza. Ma, fino a che rimarrà attivo sul perimetro, continuando a muoversi e a mettere pressione sulle difese, dovrebbe essere capace di generare buoni tiri.

Facilitatore

RJ Barrett ha sempre avuto flash da passatore nel suo arsenale, ma ora sembra aver trovato due perfette armi a propria disposizione in Immanuel Quickley e Hartenstein. Nella passata stagione, il canadese ha smistato la maggior parte dei propri passaggi in direzione di Randle e Brunson, offrendone solo il 13% a Quickley e il 4.9% a Hartenstein: il primo ha tirato con il 43.4% dal campo su questi assist, il secondo con il 62.5%. In questa stagione, la frequenza è rimasta più o meno la stessa per quanto riguarda i tocchi, ma lo shot-making di Quickley e Hartenstein è cresciuto a dismisura: il primo tira con il 57.1% dal campo dopo un assist di Barrett, il secondo con il 75%. Su 3.1 assist a partita, RJ Barrett ne sta destinando svariati a questi due in uscita dalla panchina, migliorando il proprio impatto sulla second unit.

Se il prodotto di Duke manterrà la sua produzione con la panchina, continuerà ad avere successo in questa metà di campo. Le difese avversarie potrebbero iniziare a fare più attenzione a lui qualora gli venissero assegnate maggiori responsabilità da ball-handler principale al posto di Quickley per qualche possesso, ma per non regredire in quest’area dovrà continuare a muovere la palla fra gli scattanti membri delle seconde linee.

Difesa

Gli avversari tirano con il 47.5% dal campo contro RJ Barrett in questa stagione, che sembra molto più energico nel passare sui blocchi e nel coprire gli isolamenti rispetto alla passata stagione. Quest’area è la sola che sembra non destinata a regredire – trattandosi, dopo tutto, di una squadra allenata da Tom Thibodeau. Il canadese è stato capace di tenere il passo dei tiratori che si è trovato davanti sul perimetro e i suoi sforzi sono stati premiati, dal momento che gli avversari tirano con il 35.9% da tre punti quando sono marcati da lui.

Un’area di miglioramento pro futuro se non vorrà tornare a commettere troppi falli potrebbe riguardare la difesa senza palla. Barrett è bravissimo a restare sempre di fronte agli avversari, ma deve diventare più affidabile in aiuto, sospeso fra il pitturato e un rapido scatto sulla linea da tre punti per difendere le conclusioni sugli scarichi. In stagione lo ha fatto con discreta efficacia, ma ci sono stati comunque momenti in cui ha perso la propria marcatura e si è trovato costretto a uno scatto verso la linea dei tre punti per contestare il tiro. Migliorare le proprie letture galleggiando in difesa aggiungerebbe un ulteriore boost al suo già impressionante avvio.

RJ Barrett, forse dietro solo a Randle, è il giocatore più polarizzante di questi Knicks. Quando eccelle, i tifosi di New York si immaginano già la parata per il titolo; quando stacca la spina, l’intera squadra ne risente. Il salto del canadese rispetto alla passata stagione sarà cruciale con il progredire della stagione, quando la squadra cercherà in lui sempre più un leader.