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Questo contenuto è tratto da un articolo di Vishwesha Kumar per Fadeaway World, tradotto in italiano da Marco Barone per Around the Game.


In un episodio di “Podcast P with Paul George”, Gordon Hayward è tornato a parlare del proprio periodo ai Boston Celtics, in particolare concentrandosi sulla stagione 2018/19. Sebbene la squadra abbia ottenuto 49 vittorie stagionali, l’uscita al secondo turno dei Playoffs è stata deludente rispetto alle alte aspettative derivanti dal potenziale di quel roster. Secondo l’attuale giocatore degli Hornets, il fattore cruciale del fallimento riguarderebbe la personale “agenda” di ogni giocatore: troppi obiettivi e aspirazioni individuali che avevano la precedenza rispetto a quelle collettive, cioè vincere il titolo. Questo e il bisogno di svariati possessi per ciascuno dei nomi a roster avrebbero rovinato lo spirito collettivo di squadra, creando un gruppo di singoli individui e tutt’altro che coeso:


“Per come la vedo io, c’erano troppi obiettivi individuali e quello di vincere il titolo non aveva la priorità. Non è mia intenzione criticare nessuno, però, perché credo che faccia parte della natura umana.”

“L’altro problema è che c’erano troppi di noi nella stessa posizione. Tutti avevano bisogno della palla, eravamo tutti bravi palla in mano… è stata una situazione nella quale abbiamo avuto incontri privati da 5 giocatori e ci siamo detti le giuste cose, ma credo che entrassero da un orecchio e uscissero dall’altro.”

Hayward va poi nello specifico, facendo esempi di giocatori chiave: lui stesso era reduce da un infortunio e voleva provare di essere ancora un All-Star, Kyrie Irving desiderava ristabilire la propria leadership dopo aver perso i Playoffs per un problema fisico, così come Jayson Tatum e Jaylen Brown stavano iniziando a diventare le stelle che sono oggi e volevano confermarsi dopo il raggiungimento delle Eastern Conference Finals l’anno precedente.

Ciononostante, i Celtics hanno raggiunto il secondo turno nei Playoffs 2019, obiettivo sì deludente, ma non scontato per una squadra con i problemi elencati da Hayward. L’incapacità di coordinare obiettivi individuali al bisogno collettivo deve fungere ora da lezione per Boston, che ha la possibilità di rimediare agli errori passati con un roster altrettanto talentuoso nella stagione corrente.