Kyrie Irving ha parlato con sincerità del controverso finale del rapporto con i Boston Celtics

Il capitolo Boston Celtics è senza dubbio il più controverso della carriera di Kyrie Irving. Arrivato per guidare la squadra al titolo, Irving è rimasto solamente due anni, subendo un infortunio nel finale di stagione al primo e una cocente eliminazione al secondo turno dei Playoffs al secondo.

E dopo aver a lungo promesso la permanenza, ha lasciato Boston per raggiungere Kevin Durant ai Brooklyn Nets.

La storia è stata oggetto di diverse discussioni negli ultimi anni, specialmente a seguito dei contatti poco amichevoli avvenuti tra il giocatore e i tifosi dei Celtics negli incontri delle ultime stagioni.


Tuttavia, non si è mai saputo il vero motivo della decisione di Irving. In un’intervista rilasciata a The Ringer, l’attuale giocatore dei Dallas Mavericks ha deciso di parlarne:

Ho perso mio nonno durante il mio secondo anno a Boston, era la prima volta che perdevo qualcuno di così vicino a me, a parte mia madre e mia nonna quando ero molto giovane. Quindi essendo a Boston, e non a casa, senza supporto emotivo, mi sono sentito solo, anche se non lo ero. Non sono riuscito a connettermi con gli altri come avrei dovuto, non mi sono aperto come avrei dovuto

La settimana prima della morte di mio nonno, ero impegnato con i Boston Celtics, e volevo stare lì. Poi mio nonno se n’è andato una settimana dopo, e il mio intero mondo è cambiato a quel punto, e penso che nessuno lo abbia capito. Né la fan-base dei Celtics, né i tifosi NBA, né nessun altro da lontano