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Questo contenuto è tratto da un articolo di Lee Tran per Fadeaway World , tradotto in italiano da Alberto Pucci per Around the Game.


 


Lo scorso anno Julius Randle ha vinto il premio di Most Improved Player grazie ad una stagione da 24.1 punti, 10.2 rimbalzi e 6 assist, il tutto condito da un’ottima percentuale (41.1%) dall’arco. La scorsa annata, poi, gli ha portato in dote anche la prima apparizione all’All-Star Game, oltre ad una partecipazione ai Playoffs con i suoi New York Knicks.

Questa annata, tuttavia, si è rivelata molto più difficile per Randle. Le medie attuali (18.8/9.9/5.0) mostrano un calo sensibile in tutte le voci statistiche e anche la percentuale da tre punti – 30.7% – non è ai livelli dello scorso anno.

Proprio a causa di questa flessione, si sono ampliate nelle ultime settimane le possibilità di una trade da parte di New York. Come sintetizzato dall’insider Ian Begley i Knicks riterrebbero infatti “Randle cedibile dietro alla giusta offerta.”

“Come tutte le altre squadre, anche il management di New York farà diverse telefonate nei prossimi giorni per sondare il mercato. E secondo una fonte in contatto con un membro dell’organizzazione, Randle sarebbe cedibile dietro alla giusta offerta.
I Knicks e Randle si sono accordati per un’estensione di quattro anni prima dell’inizio della stagione, ma non ci si dovrebbe sorprendere se il suo nome venisse fuori dalle trade discussions di questi giorni.”

– Ian Begley

Nel mezzo di una stagione senza dubbio deludente, il front office dei Knicks sta riflettendo su come intervenire sul mercato. La squadra si trova al momento all’11esimo posto della Eastern Conference – fuori quindi dai seed validi per il Play-In – con un record di 23-26. È ancora possibile arrivare alla post-season, ma la bottom line non cambia: New York non è stata in grado di ripetere quanto fatto vedere lo scorso anno. In tutto ciò, Randle potrebbe essere ai saluti?

Prima di tutto, si dovrà attendere la prossima settimana: fino al 3 febbraio, infatti, Julius non può essere ceduto da NY (dopo l’estensione firmata il 26 agosto scorso). Dopo di che, come ha detto Ian Begley, non è uno scenario da escludere.

Il suo nome è stato legato recentemente a quello di Caris LeVert, indiziato a lasciare gli Indiana Pacers (non è l’unico) entro la trade deadline. LeVert ha un contratto da 18 milioni annui circa, in scadenza a luglio 2023; Randle, invece, percepisce 19.8 milioni in questa stagione ma entrerà l’anno prossimo nel suo quadriennale da $117M, che include una player option ($29.5M) per il 2025/26.

Potrebbe essere un’opzione intrigante per provare a sparigliare le carte tra due delle grandi deluse della Eastern Conference di quest’anno. Senza dubbio, l’arrivo di Randle a Indianapolis significherebbe che almeno uno tra Sabonis e Turner siano prossimi a fare le valigie.

In ogni caso, New York non ha posto nessun veto su una trade per Randle, che da giovedì prossimo diventerà a tutti gli effetti “scambiabile”.