
Questo contenuto è tratto da un articolo di Dan Woike per Los Angeles Times, tradotto in italiano da Marco Barone per Around the Game.
Dopo aver perso la partita inaugurale della serie contro Minnesota sabato, i Lakers avevano solo due cose da sistemare. E questa era la buona notizia. La cattiva? Le due cose erano la difesa e l’attacco.
I Lakers sono riusciti a pareggiare la serie martedì sera grazie a una prestazione difensiva per lo più dominante, in cui sono stati in grado di giocare in modo duro e fisico contro Minnesota, pur facendolo in modo più intelligente e intenzionale. Una risposta da 10 e lode sul piano difensivo. Tuttavia, la realtà che è stata ribadita è che i Lakers non hanno ancora decifrato l’altra metà del codice, il lato offensivo della palla, dove i 94 punti di martedì sono stati sufficienti, ma tutt’altro che ottimali.
In sei partite contro i Timberwolves in questa stagione, i Lakers non hanno superato i 95 punti quattro volte, compresi entrambi gli incontri di playoffs. La loro effective field goal%, una metrica che tiene conto del fatto che i tiri da tre valgono più dei tiri da due, non è mai stata del 50% contro Minnesota. Sono stati sotto il 50% 17 volte in questa stagione – e sei (sì, SEI) sono state contro Minnesota.
“Penso che quando eravamo organizzati nei punti giusti, ce l’abbiamo fatta… abbiamo fatto delle buone cose. E francamente, sì, ho pensato che abbiamo sbagliato alcuni tiri da tre. [Austin Reaves] ha avuto delle ottime occasioni. Quindi, a parte un paio di giocate disorganizzate, stasera abbiamo giocato bene in attacco”.
– coach JJ Redick
A dire il vero, Redick ha rilasciato queste dichiarazioni in risposta al virale e rabbioso timeout che ha preso nel terzo quarto e che ha definito “solo fare l’allenatore”, ma chiunque lo abbia sentito avrebbe giurato che stesse “solo imprecando”. Ci sono molte parole di quattro lettere che si applicano a ciò che è successo quando i Lakers hanno cercato di mettere punti sul tabellone.
In due partite dei playoffs, l’attacco dei Lakers nel primo quarto è stato formidabile: 131.9 punti per 100 possessi. Nel secondo è sceso a 100 punti per 100 possessi. Nel terzo è risalito a 120.5, ma nel quarto è crollato al peggior dato NBA a quota 73.2. Cosa sta succedendo?

Uno: Minnesota sa davvero difendere.
“Si può iniziare con il fatto che hanno ottimi difensori individuali. Jaden McDaniels è un problema in quel lato del campo. Ant è un problema in quella zona del campo”, ha detto Reaves riferendosi ad Anthony Edwards – “Nickeil [Alexander-Walker]. Si può passare in rassegna tutta la linea. Rudy [Gobert] fa un buon lavoro nel proteggere il pitturato.”.
Luka Doncic è riuscito a mettere punti sul tabellone nel primo quarto. In gara 1 è stato più che altro un solista, mentre in gara 2 i Lakers hanno avuto un ritmo offensivo migliore.
Un altro problema di questa serie è il pessimo tiro dei Lakers. Reaves ha faticato da tre, nonostante un’ottima prova nel terzo quarto di gara 1. Ha segnato solo tre tiri su 14 da tre. LeBron James ha fatto solo due su dieci. Rui Hachimura e Dorian Finney-Smith hanno fatto cinque su quindici. Quando Doncic ha esordito a febbraio, i Lakers avevano quasi il 38% di tiri da tre punti. Contro Minnesota hanno fatto 21 su 70, con tutti coloro che, al di fuori di Doncic, hanno realizzato solo il 27% dei loro tiri.
“Penso che stasera abbiamo avuto degli ottimi tiri. So che molti dei miei tiri nel quarto periodo sono stati ottimi tentativi che non sono andati a buon fine. Se riusciamo a continuare a ottenere grandi risultati in questo modo, torneremo a credere nelle nostre percentuali. Ma dobbiamo continuare a lavorare sulle abitudini e continuare a tirare con fiducia.”
– LeBron James
Forse è vero. O forse le loro difficoltà offensive sono un costo da pagare per dare quanto hanno dato sul lato difensivo. I Lakers si preparano per l’imponente gara 3 di venerdì a Minneapolis e sanno di dover rimettere in sesto il loro attacco. Ma, come hanno visto più volte contro i Timberwolves, non sarà facile.