FOTO: Basket USA

Questo contenuto è tratto da un articolo di Cory Nelson per The Lead SM, tradotto in italiano da Marco Marchese per Around the Game.


Gli annali di storia della NBA sono pieni di franchigie che hanno dovuto affrontare molte annate nell’ombra, prima di poter raggiungere la vetta. Attualmente molte di esse si preparano a ricevere i frutti di stagioni colme di sconfitte, e tra le più sorprendenti sembrerebbero esserci i Detroit Pistons. Nei loro 77 anni di esistenza hanno attraversato svariate ere. Quella dei Bad Boys è la più nota e famosa, per via del loro stile di gioco maschio e rude che li ha condotti a vincere il Titolo NBA in back-to-back. Dopo 13 aride stagioni sono riusciti a vincere il 3° Titolo nel 2004 – il loro ultimo messo in bacheca. Dopo aver mancato i Playoffs negli ultimi 5 anni, la squadra sembra finalmente pronta a rimboccarsi le maniche. Con un record attuale di 23-21, la franchigia di Motor City ha messo a segno il miglior avvio di stagione (44 partite) sin dalla Stagione 2015/16. Ma ciò non sta accadendo per puro caso. 

Motor City aveva bisogno di un nuovo eroe

Dopo aver terminato la Stagione 2020/21 come peggior franchigia della Eastern Conference, a Detroit tirava un vento d’ottimismo in vista della offseason. Con la loro pick #1 al Draft 2021 hanno selezionato Cade Cunningham, point guard in uscita da Oklahoma State. Sin dall’inizio della stagione da rookie, Cunningham ha dimostrato ai Pistons di aver compiuto la scelta giusta. Nella sua 11° partita in carriera in NBA ha messo a referto la sua prima tripla-doppia, con 13 punti, 12 rimbalzi e 10 assist, nella sconfitta per 121-116 contro i Los Angeles Lakers. Cade ha terminato poi la stagione con una media di 17.4 punti, 5.5 rimbalzi, 5.6 assist e 1.2 palle rubate a partita. I suoi sacrifici sono valsi il 3° posto in classifica per il premio Rookie of the Year, alle spalle di Scottie Barnes e Evan Mobley. A 3 anni da allora, i Detroit Pistons hanno dimostrato di voler costruire il roster attorno a lui. Il 10 luglio 2024 ha firmato un prolungamento contrattuale quinquennale da $224 milioni. 

Quest’anno Cade Cunningham sta sfruttando ogni chance per dimostrare la sua gratitudine. Attualmente viaggia con una media di 24.6 punti, 6.5 rimbalzi e 9.4 assist a partita, tutti career-high. Ha inoltre messo a referto 7 triple-doppie, di cui la 6° è divenuta una pietra miliare della sua carriera: la prestazione sontuosa è giunta il 17 novembre scorso contro i Washington Wizards, con 21 punti, 10 rimbalzi e 10 assist. Con quella tripla-doppia ha infatti superato Isiah Thomas nella storia dei Pistons. 

Cade Cunningham ha dovuto adattarsi in fretta (come molti altri)

Anche se Cade Cunningham aveva già esibito il suo livello e stile di gioco durante le stagioni con la casacca di Oklahoma State, si pensava fosse comunque arduo per lui mantenerli anche in NBA, per lo meno sin da inizio carriera. Mentre si adattava alla lega è probabile che abbia ricevuto consigli e dritte dall’allora Head Coach, Dwane Casey. Casey è stato coach dei Pistons per 4 anni prima di passare al Front Office. Casey, noto per la sua empatia e per lo sviluppo e crescita dei giocatori, aveva compreso la grandezza di Cunningham già prima che la sua carriera in NBA avesse inizio. “Una cosa di cui sono certo è che Cade non sarà una meteora. Questa è una cosa di cui si può star certi”, parole dello stesso Dwane Casey ad ESPN durante il Media Day 2021. 

“Ma affronterà sicuramente svariati problemi e fatiche. Noi dovremo supportarlo. Presto avrà un bersaglio sulla sua testa in ogni singola partita, e ognuno di noi, compagni, coaching staff e l’intera organizzazione, dobbiamo assicurarci di essergli di supporto. Ci saranno partite in cui segnerà 7 punti, altre in cui ne metterà 25.”

Coach Dwane Casey

A prescindere dal suo talento, un altro tratto distingue la leadership di Cade Cunningham: durante la maggior parte della Stagione 2022/23 è stato messo k.o. da un infortunio. Tuttavia, Cade è rimasto vicino alla squadra ed ai compagni, sostenendoli durante un’annata molto faticosa e stressante. “La parola “leader” è un eufemismo per quel ragazzo, amico mio,” ha rivelato il centro Jalen Duren a Keith Langlois. 

“Sin dal primo giorno si è dimostrato una persona su cui poter fare affidamento. Quando si è infortunato siamo rimasti delusi e abbiamo sofferto, è chiaro, ma la sua voce era sempre lì con noi.”

Jalen Duren

Ovviamente, ogni franchigia vincente è composta da varie parti funzionali tra di loro. I Detroit Pistons si stanno godendo Cade Cunningham mentre costruisce il futuro con al fianco un giocatore esplosivo ed energico come Jaden Ivey ed un rim-protector come Jalen Duren. E con il nuovo Head Coach J. B. Bickerstaff alla guida, potrebbero aver imboccato la giusta via per la vittoria.