Le deludenti prestazioni di James Wiseman – e non solo -potrebbero convincere Golden State a chiudere qualche affare per perfezionare il roster sistemando i danni.

Golden State Warriors nba around the game
FOTO: NBA.com

Questo contenuto è tratto da un articolo di Lee Tran per Fadeaway World, tradotto in italiano da Alessandro Di Marzo per Around the Game.


I Golden State Warriors stanno attraversando un periodo tutt’altro che positivo: i campioni in carica del 2022, partiti ancora sull’onda di un legittimo entusiasmo, hanno faticato a ingranare, e anche ora il trend non sembra cambiato, visto che sono 1-4 nelle ultime 5 e si trovano all’undicesimo posto a Ovest. Il tutto dovendo fare a meno di Stephen Curry ancora per un po’ e con Andrew Wiggins OUT da inizio dicembre.


I problemi, però, non finiscono qui: il rendimento delle giovani promesse della Baia non sta infatti fornendo i frutti sperati, con James Wiseman in perenne, totale difficoltà ogni volta che calca i parquet NBA, tra un viaggio in G-League e l’altro. È qui che Golden State dovrebbe rafforzarsi maggiormente, e le possibilità potrebbero non mancare affatto.

Tutti, ad esempio siamo a conoscenza delle qualità di John Collins, un lungo talentuoso ma lontano dal suo miglior rendimento con gli Atlanta Hawks quest’anno. L’ala sembra davvero bisognosa di un cambiamento, ed è ormai da un po’ che sentiamo voci di possibili scambi riguardo a lui. Jack Simone, di recente, ha riportato un’ipotesi di Sean Deveney, Heavy Sports, per un possibile arrivo del prodotto di Wake Forest a San Francisco:

“Viste le carenze inaspettate dei giovani Warriors, Golden State potrebbe rivolgersi al trade market per migliorare la situazione. John Collins approderebbe nella Baia, mentre James Wiseman, Jonathan Kuminga e Donte DiVincenzo andrebbero ad Atlanta. Ad oggi non tutto sta funzionando come si pensava per Golden State, aver messo in rotazione Wiseman, Kuminga e Moody è sempre stato rischioso, nessuno è in grado di comprendere come si svilupperanno le cose in futuro. Sacrificare Wiseman e Kuminga sarebbe un colpo basso, ma potrebbe essere l’unico modo per ottenere un pezzo grosso sul mercato immediatamente.”

(Jack Simone)

In questo modo Golden State potrebbe concentrarsi maggiormente sul breve periodo e provare a rendersi davvero competiti per un altra, ennesima cavalcata ai Playoffs: oggi, col roster attuale, questo scenario sembra più utopico.

Non solo Collins?

Attenzione anche ad un altro lungo molto desiderato sul trade market: Myles Turner. Il centro degli Indiana Pacers era già stato accostato a Warriors, Los Angeles Lakers e Los Angeles Clippers da parte di Eric Pincus, che aveva evidenziato un potenziale interesse di queste 3 squadre nel caso di mancato rinnovo di Turner con Indiana. Il centro, se non trovasse un accordo per il prolungamento, sarebbe un pregiatissimo free agent nel 2023.

Con Golden State il fit sarebbe perfetto, anche se sarebbe più facile puntare a Collins per ragioni finanziarie. Dato che il rintocco del roster potrebbe riguardare non solo il frontcourt, forse sarebbe meglio conservare qualche dollaro di spazio anche per altri ruoli, in modo da migliorare in più aspetti possibili.

Lo scopo di queste mosse sarebbe sempre lo stesso: tornare una credibile squadra da win-now. Con Steph Curry e un’ottima quantità di talento sempre a disposizione, le possibilità per un back-to-back ci sono, ma con un’altra importante aggiunta allora il riflesso del quinto titolo in 9 anni apparirebbe molto più nitido sulle acque della Baia.