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Questo contenuto è tratto da un articolo di Lee Tran per FadeawayWorld, tradotto in italiano da Marco Barone per Around the Game.


Con le quattro vittorie ottenute nelle ultime cinque partite, i Golden State Warriors hanno “aggiustato” il loro inizio di stagione (record attuale: 10-10) ma non hanno risolto tutti i loro problemi. Non è da escludere, infatti, che il front office guidato da Bob Myers decida di cambiare qualcosa nel roster entro la trade deadline del prossimo febbraio, con diversi nomi che sono già stati accostati alla squadra di Steve Kerr nelle ultime settimane.


Oltre all’interesse per Jae Crowder, che da quasi mesi è fuori squadra a Phoenix in attesa di una trade, secondo un anonimo executive della lega Golden State potrebbe muoversi “per aggiungere un centro al proprio frontcourt”, come riportato da Eric Pincus su Bleacher Report. I due possibili obiettivi potrebbero essere Jakob Poeltl dei San Antonio Spurs e Myles Turner degli Indiana Pacers.

“Kevon Looney è un role player che ha vinto da protagonista il titolo, ma lui e Draymond sembrano in difficoltà sotto ai tabelloni in questo inizio di stagione. L’anno scorso erano la settima squadra della lega a rimbalzo, adesso sono la 25esima. Hanno bisogno di un aiuto che Wiseman non è pronto per garantire.”

Secondo l’executive, Golden State potrebbe beneficiare molto dell’aggiunta di un lungo al proprio roster, visto che James Wiseman è stato spedito in G League essendosi dimostrato chiaramente non pronto per giocare minuti importanti in una squadra con ambizioni di titolo; e far partire Kevon Looney dalla panchina, riducendo il suo minutaggio, potrebbe avere un impatto positivo sul suo rendimento.

Si muoveranno sul mercato, dunque, i campioni in carica? Secondo un altro anonimo executive della Western Conference, al momento Bob Myers non avrebbe manifestato l’intenzione di sacrificare i giovani presenti a roster per rendere la squadra più competitiva nell’immediato, in quanto “l’organizzazione ha un forte commitment verso questi ragazzi” (Poole, Kuminga, Wiseman). Questo, però, potrebbe cambiare nel momento in cui Stephen Curry dovesse fare pressioni sul front office:

“La proprietà vuole avere dei ragazzi da cui ripartire dopo Steph, Klay e Draymond. E sono convinti di averli in casa. Sarà difficile far cambiare loro idea, ma nel caso in cui fosse Steph a dire ‘dobbiamo fare qualcosa’, la situazione potrebbe cambiare. Ma al momento, il commitment verso quei ragazzi è molto forte.”

La domanda che molti tifosi Warriors si stanno ponendo è: Golden State si deciderà ad abbandonare, almeno in parte, la propria “doppia timeline”, per dare priorità ad un’altra corsa al titolo nel 2023? Joe Lacob, Bob Myers e soci hanno ancora due mesi per prendere una decisione.