
Questo contenuto è tratto da un articolo di Jahlil Williams per Air Alamo, tradotto in italiano da Marco Barone per Around the Game.
Coach Mitch Johnson è stato messo in una posizione incredibilmente difficile quando è stato posto a capo degli Spurs come allenatore capo dopo che Pop ha avuto un lieve ictus. Non doveva essere questo il piano. Il grande Gregg Popovich avrebbe dovuto guidare la squadra di quest’anno. Mentre si attende il suo ritorno nella speranza di un completo recupero, l’impressionante inizio di Johnson ha preso una brutta piega.
Gli Spurs sono 6-12 nel 2025
San Antonio aveva un record attorno al 50% di vittorie nel 2024. Stavano impressionando gli osservatori NBA di tutto il mondo, in quanto in anticipo sulle previsioni di tutti per la stagione. Il calendario era più facile, ma l’anno precedente la squadra aveva faticato a vincere contro avversari meno quotati, quindi i progressi erano evidenti. La difesa era molto migliorata e chiudeva le partite, ma poi tutto è cambiato.
A gennaio gli avversari si sono inaspriti e la stagione è precipitata. Perdere partite in un mese più difficile era inevitabile, ma l’eye test ha suggerito anche qualcosa non va. La squadra ha spesso trascorso il primo tempo delle partite in battaglie punto a punto con i rivali, prima di essere spazzata via nel secondo tempo. Un tema che si è sviluppato e protratto per tutto il mese.
All’arrivo di febbraio ci si aspettava di poter tirare il fiato. Nonostante il Rodeo Road Trip, il calendario degli Spurs sulla carta non si prospettava troppo complicato. La prima partita è stata contro gli Heat, e sebbene i nero-argento fossero alla seconda serata di un back-to-back, Miami era in completo disordine a causa del dramma di Jimmy Butler. Ma questo non ha impedito ai ragazzi di Spoelstra di battere San Antonio.
Da lì in poi non è stato un granché. Sono 2-4 questo mese e le due vittorie non sono state così impressionanti: una di un punto contro una squadra in crisi come Atlanta che ha concesso 125 punti e quella recente contro dei Wizards in difficoltà, peggiore squadra NBA, che ha comunque segnato 121 punti.
Coach Mitch Johnson deve implementare una semplice filosofia
Chris Paul o De’Aaron Fox dovrebbero essere sempre in campo. L’anno scorso, gli Spurs hanno raccolto numerose prove del fatto che la squadra si comporti meglio con un vero playmaker sul parquet. Quando hanno preso Chris Paul, hanno potuto tenerne uno accanto a Victor Wembanyama, soprattutto tra lui e Tre Jones.
Ora che Fox è qui, non c’è un motivo per non avere sempre almeno uno fra lui o CP3 sul parquet, visto che entrambi dovrebbero giocare minuti significativi. Stephon Castle sta disputando una stagione degna del Rookie of the Year, ma si è dimostrato migliore anche quando non è l’unico gestore della palla e playmaker sul perimetro. La squadra, nel suo complesso, trae vantaggio dal fatto di avere un playmaker d’élite in campo.
Nel Power Ranking di questa settimana, gli Spurs sono scesi di una posizione, passando dalla 20 alla 21. Era prima della partita contro Washington, ma quella prestazione non ha comunque spostato di molto l’ago della bilancia. Uno degli articoli scritti dall’autore NBA John Schuhmann ha evidenziato i dati delle formazioni senza Fox/Paul, che non fanno altro che rafforzare questo punto di vista:
“… Nelle quattro partite della scorsa settimana hanno giocato 38 minuti senza nessuno dei due. In quei minuti, sono stati superati di 14 punti, con un offensive rating di soli 102.4 punti per 100 possessi”.
Se si considera che San Antonio ha perso due partite di fila per un totale di due punti, 14 punti sono piuttosto significativi. Johnson ha schierato formazioni discutibili e attuato strane rotazioni nel corso della stagione. Ha tolto giocatori non appena entrati in una hot streak, ha inserito combinazioni di giocatori che non avevano senso, li ha lasciati in campo troppo a lungo etc.
Anche in questo caso, è stato messo in una situazione difficile. Non doveva essere lui il comandante in carica. Ma lo è. È un professionista e merita il rispetto di essere criticato come farebbe qualsiasi altro allenatore, purché sia fatto onestamente; e la verità è che Johnson deve migliorare rapidamente per far sì che questa squadra raggiunga i Playoffs.