Le dichiarazioni di Draymond Green sulla gestione del rapporto con il neo-arrivato agli Warriors Chris Paul

La notizia del connubio tra Chris Paul e i Golden State Warriors è stata tra le più sorprendenti degli ultimi anni. Nelle stagioni di dominio dei Dubs, CP3 è stato uno degli avversari principali, con tanto di ben due serie Playoffs decise alla settima gara (nel 2014 con la maglia dei Clippers e nel 2018 con quella dei Rockets).

Tra le due parti, insomma, non c’è mai stata grande simpatia, per usare un eufemismo, anzi. In mezzo a tanti gesti provocatori (esultanze varie e simili) non è mancata una dichiarazione in cui Draymond Green annunciò pubblicamente la sua antipatia nei confronti di Paul.

Ora che sono compagni di squadra, sarà d’obbligo mettere una pietra sopra a certi episodi. Come farlo? Ecco il pensiero di Green, espresso in una puntata recente del podcast di Patrick Beverley:


Io e Chris abbiamo avuto le nostre divergenze in questi miei 11 anni nella lega. Chris è quello che è, io sono quello che sono. I sentimenti che ho provato nei suoi confronti non scompaiono da un giorno all’altro. Non possiamo addolcire quello che è successo negli ultimi anni, parliamo di vita reale, e io ho detto pubblicamente che non mi piace Chris in passato.

Ma io sono un adulto, e Chris è un adulto. Possiamo parlarne tra uomini, e non vedo l’ora di farlo. Siamo professionisti.

C’è un motivo se noi tutti lo odiavamo. Quando giochi contro di lui, fa tutto quello che può fare per batterti. Abbiamo affrontato vere e proprie battaglie contro quell’uomo. Steve mi ha detto “Draymond, è lo stesso motivo per cui tutti odiano te quando giocano contro di noi”